Viaggio naturalistico in Laos, la gemma nascosta dell’Asia

Una guida scritta da Alessandro Nicoletti, fondatore di Keep the Planet, per tutti gli amanti della natura asiatica. Se hai il sogno di fare un viaggio naturalistico in Laos, questa guida ti aiuterà a partire al meglio.

viaggio naturalistico in laosIl Laos è probabilmente la destinazione del Sud Est Asiatico meno battuta dal turismo di massa. Rispetto a Thailandia, Vietnam e Cambogia infatti, il Laos rimane un paese ancora poco conosciuto con tantissime opportunità per chi ama la natura e gli animali.

Essendo Keep the Planet un’associazione ecologista che lotta per la conservazione delle specie selvatiche, in questa guida ci concentreremo sulle attrazioni naturalistiche, i parchi nazionali e la flora e fauna da ammirare in questo meraviglioso paese.

Devi inoltre sapere che in Laos è inoltre possibile a partecipare ad esperienze di volontariato ambientale per la salvaguardia della natura e degli animali.

Se vuoi diventare un volontario in Laos, devi sapere che puoi partecipare a diversi progetti come lo sviluppo dell’ecoturismo, monitoraggio di specie simbolo del paese come i gibboni e molto altro ancora.

Dopo un lungo periodo di isolamento internazionale in seguito a vari problemi sociali e politici,  il Laos offre oggi al viaggiatore molte esperienze legate alla natura e alla conservazione.

Ovviamente, e purtroppo aggiungiamo, i problemi ambientali sono presenti anche in Laos che è ancora ricco di risorse naturali che fanno gola ai grandi paesi come la vicina Cina.

Viaggio naturalistico in Laos: informazioni generali

cosa vedere in laosLa Repubblica Popolare Democratica del Laos è un paese del sud-est asiatico che non ha lo sbocco sul mare. Confina con Cina, Cambogia, Vietnam, Thailandia e Birmania e ha una popolazione di 6 milioni di abitanti.

È il paese meno densamente abitato di quell’area, per questo considerato meta ideale di viaggi naturalistici lontano dal caos delle metropoli asiatiche.

Spesso il paese è raggiunto via terra dai paesi confinanti come la Thailandia che offrono molte più connessioni internazionali con l’Italia.

Chi arriva direttamente in Laos in aeroporto, probabilmente arriverà all’aeroporto internazionale di Vientiane, il più grande del paese, oppure all’aeroporto di Luan Prabang.

Quest’ultima è l’antica capitale del Regno Lan Xang – il Regno di un milione di elefanti – che dal 1995 è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.

Luan Prabang è certamente il simbolo, il cuore pulsante dell’intero Laos è ed tra le città antiche meglio conservate dell’intero sud est Asia.

Qui il ricco patrimonio artistico è racchiuso all’interno di uno scenario suggestivo di montagne carsiche, lussureggianti foreste, villaggi tribali animisti ed impressionanti grotte

Il Laos è certamente una meta ideale per chi è alla ricerca di incredibili esperienze naturalistiche che non solo ti offriranno un viaggio indimenticabile, ma che aiuteranno anche la conservazione della natura.

Questo è vero in quanto nei paesi poveri come il Laos, il turismo ecologico è il solo modo per preservare il territorio dallo sfruttamento selvaggio.

Quanto costa viaggiare in Laos

Non esistono voli diretti per il Laos, quindi potreste dover pagare fino a 800 euro, andata e ritorno, con almeno uno scalo. Non è un paese molto turistico, quindi almeno l’aereo andrebbe prenotato con anticipo per evitare problemi.

Il costo della vita, invece, varia molto a seconda della zona. Nelle località più turistiche si possono incontrare anche prezzi superiori rispetto al sud-est asiatico. Ma basterà allontanarsi da tali centri per poter spendere poco, mangiando bene e dormendo in location comode.

È comunque possibile risparmiare sul costo del viaggio se si opta per un viaggio di volontariato ambientale.

Spostamenti interni, visto e denaro in Laos

I cittadini italiani possono ottenere il visto turistico di 30 giorni direttamente all’aeroporto internazionale di Vientiane, la capitale. È il metodo più comodo per i turisti di ottenere il visto.

La valuta locale è il Kip laotiano, che può essere ritirato dai numerosi sportelli di banche e aeroporti della città. È consigliato fare scorta di banconote perché i pagamenti con carta di credito prevedono l’aggiunta di una commissione che va dal 2% al 3,5%.

Per spostarsi in Laos, sono essenziali gli autobus per le lunghe tratte, mentre si consigliano i tuk-tuk o i taxi per gli spostamenti cittadini. Ricordatevi però di contrattare ogni volta sul pagamento, soprattutto quando vi chiedono cifre sproporzionate rispetto ad altri spostamenti!

Qual è il miglior periodo per visitare il Laos?

È molto importante scegliere con criterio il periodo della partenza per il Laos, perché come ogni paese della zona è soggetto a pesanti monsoni.

Il periodo migliore per un viaggio nel paese è da novembre a febbraio, quando difficilmente le temperature superano i 25-28 gradi. Eviterete così il caldo umido della stagione delle piogge.

Situazione sanitaria e sicurezza in Laos

Nessun vaccino è obbligatorio per viaggiare in Laos, anche se il consulto di un medico può esservi d’aiuto. È comunque sempre consigliato munirsi di un’assicurazione sanitaria, che risolve eventuali sfortunate emergenze.

Se pensate di frequentare zone rurali, evitando le mete turistiche più frequentate, sono vivamente consigliati i vaccini di base (epatite, tifo, tetano, tubercolosi etc.).

Il Laos ha strutture sanitarie da paese povero e pertanto per i casi peggiori sarà necessario il trasferimento nella vicina Thailandia.

In ogni caso:

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Ambiente in Laos

animali in laosLa particolarità del Laos consiste nell’essere tagliato, per tutta la sua longitudine, dal fiume Mekong, che segna il confine del paese con Birmania e Thailandia.

Ed è proprio questo fiume che rende produttive e fertili le valli circostanti.

Il paese è costituito principalmente da altopiani e montagne, per questo è meta di molti turisti attirati dalla natura e dal trekking.

È uno dei paesi più incontaminati della zona, e gode di una ricca vegetazione, principalmente costituita da foreste tropicali.

Anche la fauna è degna di nota.

Oltre a varie specie endemiche come il gibbone nero e il cane procione, in Laos vivono più di 500 specie di uccelli.

Ma anche animali di grossa taglia come elefanti, rinoceronti, leopardi, tigri e orsi.

Nel Mekong, poi, in alcuni periodi dell’anno si possono avvistare i rarissimi delfini Irrawaddy.

Tutela ambientale in Laos

Nonostante le distruzioni subite durante la guerra americana contro il Vietnam, il Laos è riuscito a istituire molte aree protette e parchi nazionali, che contribuiscono a mantenere incontaminato questo bellissimo paese.

Il Laos può vantare uno dei sistemi di aree protette più recenti e vasti del mondo. Nel 1993, infatti, il governo laotiano ha istituito 18 aree nazionali di tutela della biodiversità; nel 1995, invece, sono state riconosciute altre due riserve, raggiungendo così le 20 aree protette che rappresentano il 14% della superficie totale del Paese.

Un ulteriore 4% è destinato all’istituzione di aree protette provinciali, elemento che fa del Laos uno degli Stati più attenti alla salvaguardia del proprio ecosistema.

Le montagne, le foreste e la rete fluviale del Laos ospitano una grande varietà di animali sia endemici del Paese sia presenti anche nelle vicine nazioni del Sud Est Asiatico.

Una volta conosciuto come il Regno di un milione di elefanti, il Laos ha ancora il privilegio di ospitare un discreto numero di elefanti asiatici sul suo territorio.

I gruppi più consistenti di questi pachidermi si concentrano soprattutto nelle zone occupate da foreste meno fitte, in particolare nella provincia di Sainyabuli (a ovest di Vientiane), in quella di Bolikhamsai, nell’Area Nazionale Protetta di Phu Khao Khuay e nell’Altopiano di Nakai, nel Laos centro-orientale.

Tra gli animali selvatici che vivono ancora in Laos ricordiamo la tigre, il gibbone nero e l’orso nero asiatico.

Le foreste e le montagne del Laos ospitano poi una vasta gamma di uccelli, sia stanziali che migratori.

Tra le più interessanti si ricorda il fagiano siamese, il pavone verde, il picchio collare rosso, il gufo pescatore fulvo, l’ibis gigante e il bulbul dalla faccia nuda:

Molte aree del paese sono montuose e ancora ricoperte da una lussureggiante foresta pluviale. La grande ricchezza ha ovviamente attirato le attenzioni di multinazionali senza scrupoli in cerca di facili guadagni.

La corruzione e la povertà ovviamente non aiuta la conservazione e il controllo del territorio non è sempre possibile, tuttavia lo sviluppo dell’ecoturismo e del volontariato ambientale sono un grande aiuto per la natura.

Il governo ha istituito un network di aree naturali e parchi nazionali interconnessi con loro che riesce a proteggere una buona porzione di territorio.

Principali attrazioni naturalistiche del Laos

Questa perla dell’Asia non è famosa solo per la sua flora e la sua fauna incontaminati, ma anche per le numerose attrazioni naturalistiche ancora poco frequentate.

Il Parco Nazionale di Phu Khao Khuay

E’ uno dei più visitati del paese perché distante solo 100 km dalla capitale.

Il parco è attraversato da ben 3 fiumi ed è un’oasi naturale per tantissime specie animali diverse, comprese quelle a rischio come i leopardi nebulosi e i pavoni verdi. Ma una delle attrattive principali è il branco di elefanti selvatici, difficile da avvistare ma ancora presente,

L’area protetta di Nam Ha

Il luogo è perfetto per quelli che vogliono avventurarsi nell’intricata foresta pluviale. Non essendo ancora frequentata da molti turisti, può essere visitata comodamente per più giorni, facendo tappa negli sparsi villaggi tradizionali.

La cosa più importante è scegliere una guida affidabile!

Bokeo Nature Reserve

Al confine con Thailandia e Birmania, la riserva è stata creata per la salvaguardia dei gibboni.

Erano infatti ritenuti estinti nel paese, prima di essere riscoperti nel 1997.

Raggiungere la riserva non è semplice, perché bisogna affrontare un lungo viaggio in macchina e una lunga camminata. Questa destinazione però merita tale fatica

Le grotte di Konglor

Situate in un’area quasi disabitata del Laos centrale, sono state scoperte solo nel 1982. Ma è dal 2008, quando è stato creato l’impianto di illuminazione, che è possibile navigare in barca per tutto il tunnel calcareo lungo 7 km, e che attraversa la montagna. Al suo interno è presente un’enorme piscina ritenuta sacra dai locali.

Cascate Tad Fane

Decidendo di visitare l’altopiano del Bolaven Plateau, incapperete nello spettacolo unico di queste cascate. La sua particolarità sta nel fatto che due fiumi cascano insieme per un’altezza di cento metri, per confluire poi nel famoso Mekong.

Si Phan Don

Questo posto, il cui nome significa “4000 isole”, delimita un lungo tratto del Mekong in cui si creano migliaia di isole nella stagione secca. Di queste isole solo la metà sono emerse tutto l’anno, mentre le altre affiorano solo in assenza di piogge. Quelle emerse permettono la coltivazione del riso, vista la fertilità del terreno adiacente all’acqua.

Piana delle Giare

Inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco solo nel 2019, questo sito misterioso si trova nell’altopiano di Xiangkhoang del Laos centro-settentrionale. La zona è molto vasta e quasi disabitata, ma la sua particolarità è la presenza di centinaia di giare funerarie di origine per lo più ignota sparse per i prati.

Dong Natad National Park

Dong Natad è una foresta sacra semi-sempreverde all’interno di un’area protetta provinciale 15 km a est di Savannakhet. Ospita due villaggi che convivono con la foresta da circa 400 anni, con gli abitanti del villaggio che raccolgono prodotti forestali come funghi, frutta, oli, miele, resine e insetti. È possibile visitare Dong Natad in bicicletta, moto o tuk-tuk da Savannakhet.

Dong Phou Vieng

L’area protetta nazionale di Dong Phou Vieng è un’area protetta nazionale nella provincia di Savannakhet nel Laos centrale. Questo parco prevalentemente boschivo ospita una grande varietà di specie animali e contiene parte dell’ex sentiero Ho Chi Minh.

Il parco ospita l’etnia Katang ed è una destinazione ideale per l’ecoturismo.

Volontariato ambientale in Laos

Grazie alla grande biodiversità del paese, e all’impegno delle istituzioni per la sua tutela, è possibile fare attività di volontariato in Laos in vari settori. 

Il Laos ha bisogno di  volontari internazionali per conservare il territorio e apportare un importante contributo alla conservazione di animali e piante. 

Nonostante il Laos sia al centro delle attenzioni del capitalismo selvaggio, il Laos sta provando a fare dei passi avanti per proteggere il suo territorio, le istituzioni hanno forse finalmente capito che senza conservazione il paese è destinato al collasso ecologico.

Le opportunità sono tante, non ti resta che partire in un paese che offre esperienze uniche adatte a molti.

Noi di Keep the Planet abbiamo selezionato alcune delle migliori associazioni presenti sul territorio.

Se desideri lavorare per la conservazione del Laos,  diventa socio di Keep the Planet così da scaricare il database e ottenere tutte le informazioni necessarie.

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