Le 5 azioni per contribuire alla conservazione dei gorilla

Voglio salvare i gorilla!!!

Se ti ci ritrovi in questo pensiero, allora sei giunto nel posto giusto perché vedremo come farlo con 5 azioni pratiche applicabili da tutti, o quasi.

Ciao a tutti ragazzi io sono Alessandro Nicoletti, biologo marino e fondatore dell’associazione ecologista Keep the Planet.

Puoi leggere l’articolo o guardare il video:

Se ti senti impotente di fronte ai grandi temi ambientali, non devi sentirti solo.

E’ facile infatti farsi prendere dall’angoscia quando vediamo intere foreste spazzate via per sempre, quando animali meravigliosi vengono spinti sull’orlo dell’estinzione, quando siamo soffocati dalla plastica.

Lo so, conosco bene quella sensazione, è facile sentirsi impotenti, inefficaci, inutili perché la devastazione ambientale è spesso portata avanti dai governi corrotti, dalle grandi e potenti multinazionali senza scrupoli che vendono il futuro del pianeta per i loro sporchi affari.

Tuttavia, non possiamo farci prendere dallo sconforto perché se agiamo insieme possiamo veramente fare la differenza.

Con questa convinzione in mente, vediamo le 5 azioni pratiche per salvare animali unici come i gorilla, i nostri cugini della foresta.

Come salvare i gorilla

COME AIUTARE I GORILLABene, prima azione concreta, e onestamente anche la più difficile da effettuare e probabilmente nemmeno alla portata di tutti, è quella di partecipare al volontariato ambientale.

In diversi video qui sul canale abbiamo visto che cos’è questa branca del volontariato e come partecipare.

Considera inoltre che una delle missioni principali di Keep the Planet è mettere in contatto i volontari con le associazioni, se ti interessa, qui il link per scaricare il database e partire.

Ci sono vari enti che sono specializzati nella conservazione dei gorilla, dal recupero e reinserimento dei cuccioli, a progetti educativi e di riforestazione., sono diverse le opportunità di inserimento e partecipazione diretta.

Ma ovviamente, non tutti hanno tempo e denaro per mollare tutto e partire per il continente africano e questo ci introduce alla seconda azione per contribuire alla tutela dei gorilla e cioè quella dei viaggi naturalistici.

L’ecoturismo infatti è di vitale importanza per la conservazione delle specie selvatiche, gorilla compresi, perché spesso il turista è l’ultimo baluardo contro la distruzione degli ecosistemi naturali.

Prendiamo l’esempio del gorilla di montagna che grazie alla presenza di un turismo internazionale è riuscito ad aumentare di numero.

Il motivo è facile da capire, laddove si instaura il meccanismo virtuoso dell’ecoturismo che porta soldi alle persone locali, si riesce a modificare il destino degli habitat naturali.

I paesi che hanno l’onore di ospitare i gorilla sono paesi poveri e iperpopolati.

Qui se la foresta intatta non diventa una fonte economica da utilizzare in maniera sostenibile, diventa terra coltivata, legna da vendere, carbone da bruciare.

Ecco quindi che partecipare a viaggi naturalistici per l’osservazione delle specie simbolo come il gorilla è di vitale importanza perché grazie ai soldi che portiamo diamo un’opportunità sia agli animali sia alle persone che condividono quei territori.

Terza azione, questa praticabile da tutti, è consumare quando possibile, prodotti locali italiani a chilometro zero.

Non solo salute, ma anche ambiente perché è ormai noto che tanti prodotti esotici come l’olio di palma, le banane e l’avocado sono colture che stanno avanzando a discapito delle ultime foreste vergini rimaste.

Non è un mistero che le foreste dove vivono i gorilla fanno gola alle grandi multinazionali alimentari che non aspettano altro che disboscare e piantare le loro coltivazioni.

Quarta azione, anche questa attuabile da tutti, è che forse pochi conoscono, è quello di riciclare i prodotti elettronici, di qualsiasi natura.

Devi sapere infatti che i dispositivi elettronici che usiamo comunemente come gli smartphone ad esempio, oltre a contenere materiali tossici per l’ambiente e la salute umana, sono ricchi di metalli dal grande valore economico che dovrebbero essere recuperati e riutilizzati.

Le immagini dei bambini africani che rischiano la vita per il coltan, uno dei tanti minerali contenuti nei nostri telefonini, hanno fatto il giro del mondo.

Non solo la vita dei bambini è in pericolo, ma anche quella dei gorilla perché le terre dove vivono sono ricche di questo e tanti altri minerali.

Pensa a cosa succederebbe se il 100% dei miliardi di telefonini fossero tutti recuperati. Non ci sarebbe più bisogno di nuove miniere e quindi di nuove foreste tagliate e di altri gorilla senza casa dove andare.

Fortunatamente esistono delle associazioni come la Jane Goodall Institute che hanno creato una rete di punti di raccolta dove possiamo portare i nostri telefonini usati.

Per chi vuole veramente contribuire alla conservazione di animali simbolo come il gorilla, deve anche imparare a dire no al consumismo.

Vuoi acquistare l’ultimo modello di smartphone nonostante il tuo vecchio cellulare funzioni ancora?

Non farlo.

Quinta e ultima azione per salvare i gorilla dall’estinzione e non solo, è quella di appassionarsi di natura, di imparare ad amarla, di studiare e quindi condividere le proprie scoperte.

Un esempio, se ti è piaciuto questo video, oltre a farmelo sapere nei commenti, fallo conoscere ai tuoi amici.

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