Un articolo di Alessandro Nicoletti, fondatore dell’associazione Keep the Planet, sulle opportunità di volontariato ambientale in Nord America.
Lavori o sogni di lavorare a contatto con la natura e gli animali? Il primo dei passi che devi compiere è quello di fare delle esperienze pratiche di lavoro e un’esperienza di volontariato in Nord America potrebbe essere un’ottima scelta.
Il Nord America è una zona del continente americano, che comprende il Canada, gli Stati Uniti, la Groenlandia, le Bermuda e Saint-Pierre e Miquelon.
Per quanto riguarda i confini, questa zona si trova nell’emisfero boreale, ed è delimitata a nord dal mar Glaciale Artico, a est dall’oceano Atlantico, a sud-est dall’America del Sud e dal mar dei Caraibi, a sud e a ovest dall’oceano Pacifico.
Il continente può essere suddiviso in quattro grandi regioni: le grandi pianure che si estendono dal Golfo del Messico all’Artico canadese; le montagne geologicamente giovani dell’ovest, che comprendono le montagne rocciose, il gran bacino, California e Alaska; l’altopiano dello scudo canadese; la variegata regione nord-orientale, che comprende i monti Appalachi, la piana costiera lungo il litorale atlantico, e la penisola della Florida. Questa conformazione, conferisce al Nord America un ecosistema particolare, in cui sussiste una grande biodiversità.
In questa zona del continente americano c’è una grande attenzione alla tutela ambientale, nonché alla cura e alla salvaguardia della fauna selvatica. Sono dunque presenti diversi parchi, riserve, santuari naturalistici, nei quali ci si prende cura degli animali e dove gli amanti di queste creature, possono andare a prestare la propria opera di volontariato.
Un’esperienza affascinante ad esempio, si può fare in Florida: qui infatti c’è una grande presenza di mustang, ossia cavalli ammaestrati diventati selvaggi dopo essere scappati o dopo essere stati rilasciati in libertà.
Si trovano più numerosi in genere nel Nord-Ovest degli Stati Uniti, ma sono diffusi anche in altre regioni, come in Florida.
Anche se sono simbolo di indipendenza e di carattere, i mustang non sono sempre rispettati in queste zone: vengono spesso catturati e venduti come cavalli addestrati, sono spesso vittime di maltrattamenti e sevizie, o soffrono di malnutrizione.
In qualità di volontario è quindi possibile unirsi al team di un centro di riabilitazione dedicato all’accoglienza e alla cura dei cavalli.
Assieme al personale specializzato del centro è possibile prendersi cura di questi animali, nutrirli, curarli, addestrarli e passare del tempo con loro.
I compiti da svolgere sono di vario genere e molti consistono in lavoro fisico: si compiono attività come cambiare l’acqua, nutrire gli animali, pulire i recinti, strigliare i cavalli, pulire le stalle, fare manutenzione ai recinti, ritinteggiare gli edifici.
Ma è possibile anche montare i cavalli, prendersi cura di loro, seguirli durante la terapia di socializzazione.
Durante il programma si ha l’occasione di cavalcare, tenendo sempre presente che si tratta di un centro di riabilitazione, non di un maneggio o centro equestre.
I cavalli non vengono montati solo per piacere, ma stanno svolgendo un percorso di riabilitazione.
L’obiettivo del centro è il benessere dei cavalli, non il loro rilascio allo stato brado.
Un’altra esperienza degna di nota, è poi quella che si può fare nell’Isola di Lanai, la sesta più grande dell’arcipelago delle Hawaii, che è un vero e proprio santuario per felini.
Affettuosamente questi animali sono definiti i leoni delle Hawaii, e oggi sono amatissimi, ma in passato sono stati oggetto di violenze e uccisioni. Circa un secolo fa infatti, i gatti erano randagi e vittime degli abitanti.
Nel Cat Sanctuary Lanai vivono in libertà un grande numero di gatti, nutriti dai volontari e coccolati dai turisti. Non ci sono gabbie, non ci sono recinti e ogni gatto è libero di esplorare la natura.
Il rifugio fondato nei primi anni del 2000, non si prende cura solo dei felini, ma anche dei volatili della zona. Questo santuario è un parco naturalistico, diventato un modello di gestione responsabile, perché aiuta gli animali rispettando il loro benessere.
Qui i gatti possono essere adottati o aiutati a distanza, mediante le donazioni (anche di cibo ad esempio) o un sostegno economico.
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Volontariato negli Usa
Per chi vuole fare volontariato con gli animali, gli Usa sono indubbiamente uno dei luoghi più adatti.
Qui ci sono moltissimi centri di recupero della fauna selvatica, gestiti da organizzazioni no-profit che lavorano per guarire gli animali pur mantenendo la loro integrità selvaggia.
Uno dei migliori è il Wildlife Rescue Center.
All’inizio del 2000, il centro ha esteso la sua programmazione educativa a migliaia di persone in modo da introdurle all’enorme biodiversità che circonda gli Usa.
Il Wildlife Rescue Center si trova a Ballwin, una città degli Stati Uniti d’America, nella Contea di St. Louis dello Stato del Missouri.
Il centro cerca sempre volontari (generalmente che abbiano almeno 18 anni di età) che abbiano un sincero interesse per la natura. I volontari saranno impegnati in diverse attività, che vanno dalla cura degli animali all’organizzazione di eventi per sollecitare donazioni.
Volontariato in California
Un’altra esperienza di volontariato con gli animali (per di più retribuita) che si può fare in Nord America, è uno stage, presso una fattoria in California.
Ad esempio, a Philo in California, esiste in una fattoria gestita dall’organizzazione no-profit BlackBird Farm, dedicata all’educazione e diffusione dell’agricoltura sostenibile.
L’organizzazione sostiene la pratica di coltivare alimenti preservando l’ambiente e la salute delle comunità, aiutando le persone a connettersi con l’ambiente naturale che le circonda e fornendo nuove opportunità economiche.
Il programma principale dell’organizzazione è rivolto a studenti delle scuole superiori, volontari e amanti degli animali, che vengono educati attraverso campi di lavoro, in cui imparano a gestire la semina e la raccolta, e a curare piante ed animali.
Gli stagisti nelle fattorie possono essere chiamati a svolgere diversi ruoli come: aiutare, guidare e motivare gli studenti ospiti della fattoria; supportare lo staff nelle cucine; curare gli animali; curare il giardino.
Volontariato in Alaska
In tema di tutela ambientale e degli animali, deve essere citato poi l’Alaska zoo. Uno zoo situato ad Anchorage, in Alaska, che ospita centinaia di uccelli e mammiferi, quali: corvi, falchi, gazze, diverse specie di pecore e capre, civette, conigli domestici, poiane, volpi, cervi, diverse specie di gufi, coyote, aquile, linci canadesi, lontre di fiume nordamericane, scoiattoli rossi, ma anche lupi, cammelli, tigri siberiane, leopardi delle nevi e foche.
L’Alaska zoo non è uno zoo comune, avvicinandosi maggiormente ad una vera e propria riserva naturale. Infatti oltre alla visualizzazione degli animali da parte di turisti e visitatori, lo zoo è specializzato in istruzione, ricerca e conservazione della fauna selvatica, e nella riabilitazione degli animali. Per questo motivo lo zoo è una meta molto gettonata, anche chi vuole fare volontariato con gli animali.
La storia di uno dei primi animali a popolare questo zoo è particolarmente curiosa. Nel 1966, in un concorso sponsorizzato da Crown Zellerbach, venivano offerti come premio alternativo 3.000,00 dollari o un cucciolo d’elefante. Il vincitore, un droghiere di Anchorage, scelse l’elefante, chiamandolo Annabelle.
L’animale fu inizialmente mantenuto presso un ranch, che aveva l’unica stalla disponibile per una creatura di quelle dimensioni. Successivamente alla fondazione dello zoo dei bambini dell’Alaska nel 1969 però, insieme ad altri animali orfani e feriti in cerca di casa, come gli orsi neri, i pinnipedi, le volpi artiche e le capre domestiche, l’elefante fu trasferito, divenendo uno dei primi animali a fare parte di questo zoo.
Lo zoo permette di adottare con delle donazioni gli animali, e chiunque adotta un animale riceve un certificato di adozione, un foglio con la storia dell’animale e una lettera di adozione.
Lo zoo e gestito e tutelato dall’American Association of Zoo Keepers, un’associazione dello zoo dell’Alaska formata dai custodi e dallo staff dello zoo, ma anche da docenti e da volontari, che dedicano la loro professionalità alle cure e alla tutela degli animali.
La missione che l’associazione si propone è principalmente quella di promuovere la tutela e di garantire la conservazione nel migliore stato di salute possibile degli animali, favorire la cura degli stessi, sostenere progetti di tutela meritevoli, promuovere la conservazione delle risorse naturali e della vita degli animali.
In Alaska si trova poi anche il Denali National Park, situato vicino al lago Wonder e al Monte McKinley. Gli aborigeni dell’Alaska chiamavano Denali (il “grande”), il monte Mc Kinley, la più alta cima del Nord America, che oggi fa parte del parco ed è considerato un vero e proprio santuario naturalistico.
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Volontariato in Canada
Negli ultimi anni l’ecoturismo o turismo ambientale si sono molto diffusi. Ciò probabilmente perché questo tipo di viaggi, permettono di esplorare aree naturali con strutture ed escursioni a basso impatto ambientale.
Tra i viaggi di questo genere, indubbiamente una delle terre da visitare è il Canada che è sicuramente una delle mete più attrezzate e sicuramente più affascinanti, anche per chi vuole fare un’esperienza di volontariato.
Esiste ad esempio il Natura Canada Tour, che permette di esplorare alcune delle aree più belle del Quebec e di partecipare attivamente alla cura e alla tutela degli animali.
Questo tour è infatti un viaggio che permette di godere degli incredibili panorami del Grande Nord, della sua natura e di ammirare senza barriere, ma in modo rispettoso, i grandi animali del Canada.
Il tour prevede la visita di luoghi di estrema importanza ambientale, come il grande Lac St. Jean, che si trova nei pressi della cittadina di Saguenay.
Il lago è al centro di una regione, bellissima e ancora selvaggia, perfetta per essere esplorata. L’itinerario fa poi tappa a St. Fulgence, vero santuario naturalistico, con una notte da passare nel magnifico Camp Aventures Cap Jaseux, un resort ecosostenibile con camere a basso impatto ambientale, costruite sugli alberi.
Qui c’è la possibilità di effettuare molte attività nella natura del Quebec, sfruttando la bellezza degli ambienti della foresta e del Fiordo Sanguenay.
Ultima ma non meno importante tappa del Natura Canada Tour è il piccolo villaggio di mare di Tadoussac, che si affaccia sulla Baia di San Lorenzo.
Tadoussac è una famosa base d’appoggio per diverse escursioni per l’avvistamento di animali, sia sulla terraferma che in mare. Immancabile, da maggio a novembre, l’uscita in barca o gommone per il whale watching, che permette di ammirare famiglie di megattere e balene azzurre in migrazione.
In Canada è poi possibile fare anche altre esperienze di volontariato con gli animali, ad esempio è possibile fare richiesta di essere assegnati a una fattoria a gestione familiare che lavora con gli huskies, e che può trovarsi in qualsiasi regione del Canada.
Ogni tenuta ha i propri bisogni specifici, e chi si reca in questi luoghi come volontario ha la possibilità di vedere e comprendere come funziona un allevamento di cani, svolgendo attività come: cure veterinarie, addestramento, preparazione alle corse.
La maggior parte dei ranch in cui si viene assegnati in qualità di volontari, lavorano con gli Alaskan huskies, ritenuti i migliori cani da slitta e capaci di sopportare le temperature molto basse.
È il cane più veloce e spesso utilizzato nelle competizioni su slitta.
Le attività variano a seconda della stagione e delle condizioni meteo, ma nella maggior parte dei casi richiedono sforzi fisici.
Di solito durante il giorno si devono svolgere i seguenti compiti: preparare il cibo per i cani, dar loro da mangiare, pulirli, portarli a camminare, partecipare alla manutenzione e alla pulizia delle gabbie, riparare le briglie, le imbragature e le slitte quando necessario, prendere parte ai lavori della fattoria.
A seconda della stagione, potrebbe essere chiesto di svolgere anche altre faccende, come: accendere e mantenere acceso il fuoco, tagliare la legna da ardere, tracciare i sentieri, oppure riparare e costruire le recinzioni, tagliare gli alberi morti, pulire la fattoria, preparare il terreno per la coltivazione delle verdure.
I compiti comunque cambiano a seconda della stagione: chi parte in primavera o in estate non partecipa alle escursioni in slitta, ma trascorre più tempo con i cani.
Mentre la formazione e gli allenamenti iniziano di solito intorno ai mesi di ottobre/novembre, a seconda delle temperature esterne.
La durata del programma e le date di arrivo dipendono dal ranch in cui si viene sistemati.
Affinché il soggiorno si svolga nel migliore dei modi, è bene che i partecipanti siano grandi amanti della natura, dei grandi spazi e degli animali.
Bisogna inoltre tenere presente che i lavori di manutenzione e di pulizia occupano la maggior parte del tempo e che scegliendo un progetto ranch si vive in condizioni molto diverse da quelle a cui si è abituati, e caratterizzata anche dalla mancanza di comfort, dal difficile accesso a internet, dalla mancanza di segnale telefonico e dalla scarsa possibilità di intrattenimenti e divertimenti nel tempo libero.
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