Il volontariato in Africa è una scelta obbligata per chi vuole in prima persona impegnarsi nella salvaguardia dell’ambiente e delle specie in pericolo di estinzione.
E come potrebbe essere il contrario, il continente africano è senza dubbio uno dei luoghi migliori al mondo in cui recarsi se si è amanti degli animali e della natura selvaggia.
In viaggio turistico, per lavoro o facendo volontariato è impossibile non rimanere incantati tra i paesaggi mozzafiato africani e dalle varie specie di animali selvatici che vivono nelle sue terre.
Ce ne sono di tutti i tipi: zebre, rinoceronti, ippopotami, iene, elefanti, leopardi, antilopi, struzzi.
Nonostante l’Africa è il luogo ideale per chi ama la natura e la fauna selvatica, tutto questo paradiso è in pericolo per colpa dell’avidità e dell’ignoranza umana.
Ogni giorno pezzi di habitat vengono convertiti dalle attività umane come allevamenti, miniere, coltivazioni, eccetera; come se questo non bastasse, quasi tutte le specie simbolo della fauna africana sono oggetto di bracconaggio illegale che decima le popolazioni selvatiche.
La natura africana ha bisogno di aiuto, ecco perché chi desidera contribuire alla salvaguardia di alcuni degli ecosistemi più ricchi e complessi al mondo, un’esperienza di volontariato in Africa è il perfetto connubio tra viaggio e conservazione.
Qui avrai la possibilità di poter ammirare gli elefanti e i predatori da vicino senza dover per forza intraprendere un safari, oppure per chi è alla ricerca di un’opportunità che gli consenta di acquisire esperienza e abilità pratiche nella cura degli animali e nella medicina veterinaria applicata alla fauna selvatica.
Ad esempio esistono vari progetti di volontariato ambientale in tutto il continente africano che permettono a chi vuole prendervi parte di vivere nelle riserve naturali, ricchissime di animali e vegetazione.
I progetti coinvolgono diverse riserve naturali e associazioni ambientaliste. I volontari collaborano in attività che vanno dall’individuazione di strategie per preservare la flora e la fauna selvatica del paese, a monitoraggi, pattugliamenti, lavori di costruzione e molto altro.
Altra esperienza che si può fare in Africa sono poi gli stage naturalistici, ossia validi progetti di conservazione istituiti da professionisti appassionati e di esperienza.
In tali eventi si può partecipare a corsi sulla fauna selvatica, come ad esempio i corsi per la tutela dei predatori o su come diventare un ottimo ranger preposto alla protezione della fauna selvatica.
Si può inoltre lavorare a fianco di veterinari specializzati nella cura della fauna selvatica e imparare come si opera nei casi di visite di accertamento e di prevenzione delle malattie, nella cattura chimica e nell’immobilizzazione, nel taglio del corno e nell’applicazione di microchip ai rinoceronti.
Oppure si possono scegliere progetti di istruzione e conservazione costiera per occuparsi di studi sui delfini, condurre indagini di accertamento dello stato di salute dei fiumi locali, aiutare nelle operazioni di pulizia delle spiagge, fornire manutenzione agli acquari e riabilitare le tartarughe.
Il continente africano è poi famoso per la presenza di numerosi santuari naturalistici, ossia luoghi in cui gli animali vengono tutelati e protetti, soprattutto dai bracconieri la cui presenza è numerosa in tutto il Paese.
Sono posti caratterizzati da un incantevole ecosistema che vanta antilopi, zebre, bufali, elefanti e un’abbondanza di predatori quali leoni, sciacalli, iene, ghepardi e leopardi.
È possibile prestare opera di volontariato anche nei santuari naturalistici, ce ne sono molti che organizzano corsi propedeutici e che prevedono diverse attività di tutela e protezione degli animali anche per i volontari.
Attenzione però, per vivere un’esperienza piacevole e di reale conservazione, bisogna prestare attenzione a quale associazione si presta la propria opera.
Volontariato in Sudafrica
Il Sudafrica è una delle mete più gettonate per gli amanti degli animali che vogliono prestare assistenza come volontari.
E’ proprio il Sudafrica infatti ad offrire la maggior parte di volontariato ambientale.
Sono diverse le esperienze che si possono fare in questa splendida zona del continente africano, per l’altissima concentrazione di animali che garantisce avvistamenti, ma anche per le attività legate all’acqua: si può imparare la navigazione in lancia o partecipare ai safari in canoa.
Sono quindi numerose le possibilità di fare volontariato per la salvaguardia degli animali in Sudafrica, ad esempio, vicino la città di Phalaborwa, è possibile partecipare a un programma che accoglie volontari e che ha come principale scopo il monitoraggio, la tutela e lo studio di leoni, rinoceronti neri e bianchi, di elefanti, leopardi, iene, ghepardi e in generale degli ecosistemi.
Oppure si può aderire alle attività dei santuari che si dedicano alla conservazione della fauna selvatica, portando avanti diversi programmi.
Nei vari santuari ci si occupa principalmente della riabilitazione a lungo termine, ed i volontari hanno la possibilità di affiancare lo staff in diverse attività: preparare i pasti quotidiani; dare da mangiare agli animali e portarli a passeggio; mantenere pulite le recinzioni; fornire le cure necessarie agli animali in difficoltà.
I volontari, inoltre, hanno l’opportunità di essere coinvolti in attività di ricerca come raccolta ed elaborazione di dati, camera trapping, esplorazione del terreno e dell’ambiente, game counting e monitoraggio dei carnivori.
Leggi : Volontariato in Sudafrica
Volontariato in Tanzania
La Tanzania è un paese con enormi ricchezze naturali.
Un’esperienza di volontariato con gli animali che si può fare in questo luogo situato sulla costa orientale del continente africano, sono senza dubbio i campi di volontariato, che costituiscono un’opportunità di vedere, imparare e conoscere la popolazione del luogo (compresi gli animali).
Qui si può convivere con la popolazione Masai, e imparare da loro a riconoscere gli uccelli dell’aria, a orientarsi con le stelle, a cucinare e curarsi con le erbe.
Ma non solo, diverse sono le attività che si possono svolgere nei campi di volontariato in Tanzania: oltre a monitorare lo stato nutrizionale dei bambini delle scuole servite dai progetti e contribuire alla manutenzione degli orti e dei frutteti annessi alle scuole, si ha anche la possibilità di inoltrarsi nella savana, in un safari alla ricerca dei grandi animali.
Inoltre circa la metà di quel che si spende in questi viaggi, va direttamente a sostenere i programmi di cooperazione allo sviluppo e tutela delle risorse ambientali
Leggi: progetti di volontariato in Tanzania
Volontariato in Kenya
In Kenya troviamo tra le più grandi riserve naturali dell’intero continente che ospitano diverse specie di uccelli e mammiferi, tra cui bufali. zebre, leoni, antilopi, gazzelle, iene, leopardi, ippopotami e la famosa giraffa Rothschild.
Esistono numerosi progetti di volontariato ambientale in Kenya dedicati a quest’area, per lo più volti a preservare la biodiversità del luogo attraverso attività di ricerca e monitoraggio, con particolare attenzione alla Giraffa Rothschild.
Ma le giraffe non sono gli unici animali a ricevere una particolare tutela in questa area del continente africano, c’è infatti un grande quantità di animali selvatici che hanno la necessità di tutto l’aiuto possibile per essere mantenuti e protetti.
Chi vuole prestare la propria opera di volontariato in queste zone può farlo candidandosi alle varie opportunità presenti su internet, tramite gli enti e le associazioni che offrono questa possibilità. I
volontari sono coinvolti in numerose attività pratiche nelle riserve, compresa la ricerca scientifica. L’azione di ricerca, condivisa con le autorità di protezione ambientale del Kenya, è finalizzata alla salvaguardia della biodiversità del paese, eh ha scopo di garantire la sopravvivenza della fauna selvatica.
I volontari che partecipano ai progetti con gli animali in Kenya, alternano attività pratiche ad attività di ricerca.
Per esempio, i volontari possono essere coinvolti in studi di popolazioni di mammiferi, uccelli e piante; rimozione di vecchie recinzioni; costruzione di pozze d’acqua naturali per gli animali; partecipazione a studi sulla biodiversità e osservazioni della fauna selvatica; identificazione di piante e animali; pattuglie anti-bracconaggio e tante altre attività.
Il Kenya è poi caratterizzato dalla presenza di diverse associazioni, che hanno l’obiettivo di proteggere le tartarughe in pericolo o in via d’estinzione e di salvaguardare l’ambiente marino.
Si può partecipare alle attività di queste organizzazioni come volontari, ad esempio nei parchi nazionali Watamu Marine National Park e Arabuko Sokoke National Park, dove si possono svolgere ronde sulla spiaggia per proteggere le femmine di tartaruga, le loro uova e i loro nidi; tracciare le schiuse delle uova; aiutare eventuali tartarughe incagliate o arenate; monitorare attività illegali e di contrabbando delle tartarughe.
Oppure partecipare alle attività del centro di riabilitazione diurno dove ci si può prendere cura delle tartarughe e delle loro specifiche necessità.
In questi centri sono numerosi i compiti da svolgere per un volontario: nutrire e pulire le tartarughe, mantenere aggiornati le informazioni e i dati sulle tartarughe, partecipare alle visite veterinarie, o, i nuotatori esperti, potrebbero essere impiegati per il recupero delle alghe sottomarine, utilizzate per preparare specifico cibo utile alla riabilitazione delle tartarughe.
Leggi: progetti di volontariato in Kenya
Volontariato in Uganda
L’Uganda è una terra conosciuta per i suoi bellissimi paesaggi, la sua ricca cultura ed il calore del suo popolo, ma anche per la diversità dei suoi ecosistemi, che vanno dalla calda savana bruciata dal sole e punteggiata da laghi azzurri, fino alle impenetrabili foreste pluviali, nel cuore più verde del continente nero, e ai suggestivi paesaggi offerti dalla regione dei crateri ai piedi dei “Monti della Luna”.
Ma la caratteristica principale di un viaggio in Uganda, è l’incontro con due importanti specie di primati: gli scimpanzé della Kibale Forest National Park, santuario naturalistico che ospita moltissime specie di primati; e, quello con gli ultimi esemplari di gorilla di montagna nella Bwindi Impenetrable Forest.
Anche in questi luoghi, ovviamente, è prevista l’organizzazione di diversi progetti di volontariato a cui si può facilmente aderire.
Leggi: trekking con i gorilla di montagna in Uganda
Volontariato in Africa Occidentale
L’Africa occidentale è un’area con grandi differenze di biodiversità e di culture, e di cui fanno parte stati come la Nigeria, la Costa d’Avorio, il Sierra Leone, e molti altri.
In Africa in generale, ma in particolare in alcune zone come quella occidentale del paese, una parte della popolazione ha da sempre avuto rapporto controverso con gli animali, basato sul misticismo anche in alcuni casi.
Ad esempio, per le strade della città nigeriane, può capitare di fare incontri con persone che passeggiano con iene e babbuini al guinzaglio, o pitoni attorno al collo.
Anche in questa zona si può andare a prestare opera di volontariato con gli animali, soprattutto per tutelare le specie messe a rischio dalle dure condizioni climatiche, dalle malattie, nonché dall’uomo.
Infatti soprattutto gli elefanti sono una specie a rischio in questa zona (e in tutta l’Africa), a causa delle loro zanne, molto gettonate nel mercato nero dell’avorio (il commercio d’avorio, è stato dichiarato illegale nel 1989).
Volontariato in Africa Orientale
L’Africa orientale è la regione africana geograficamente più estesa a est. Anche in questa zona esistono diverse associazioni presso cui candidarsi come volontari.
Una di queste ad esempio è la Wildlife Conservation Society, che ha lanciato un ambizioso piano per difendere gli elefanti, le cui uccisioni ogni anno sono superiori alle nascite.
Il programma mira a ridurre il bracconaggio, ed il piano di protezione prevede diverse aree di intervento per migliorare la gestione delle aree protette e dei mezzi a disposizione, intensificare la conservazione degli habitat e rendere più efficace il monitoraggio e la protezione degli elefanti.
Ma non solo, il programma punta anche sul sostegno delle comunità locali e dei volontari, realizzando programmi di educazione e sviluppo di fonti di reddito sostenibile, come l’apicoltura, la silvicoltura, la pesca e l’ecoturismo.
L’obiettivo di queste iniziative, che consentono alle persone di beneficiare delle risorse naturali del territorio, è quello di aumentare l’interesse locale per la tutela ambientale.
Il programma della Wildlife Coservation Society, ha anche ha l’obiettivo di minimizzare i conflitti fra uomini ed elefanti, fornendo alle comunità gli strumenti per tenere lontani gli animali dai campi coltivati, come i cani da guardia e le recinzioni elettriche a bassa intensità.
Il problema principale rimane comunque il bracconaggio, per contenere questa piaga sono state aumentate le pattuglie che sorvegliano il parco, le ronde dei ranger sono state inoltre integrate con la sorveglianza aerea e le squadre cinofile, dunque l’aiuto dei volontari è sempre ben accolto.
Volontariato in Nord Africa
Al Nord Africa appartengono Stati come l’Egitto, la Tunisia, il Marocco, la Libia e l’Algeria. In questa parte del continente Africano, negli ultimi anni si sono verificati episodi di estrema violenza nei confronti degli animali.
Si pensi che nel 2018, in previsione del passaggio di una delegazione della Fifa per un’eventuale candidatura del Marocco come paese ospitante il mondiale di calcio del 2026, sono stati abbattuti decine di randagi davanti agli occhi dei turisti.
È possibile perciò fare volontariato in Marocco sia recandosi sul posto come volontari, aderendo ai numerosi progetti che consentono di vivere con famiglie locali e di immergersi nell’affascinante vita marocchina; ma anche adottando uno degli animali salvati dalle associazioni animaliste.
Ma il Marocco naturalmente non è l’unico luogo dove si può andare a prestare la propria opera di volontariato in Nord Africa.
Un progetto degno di nota ad esempio è quello avviato in Egitto, dove in seguito a diversi episodi di avvelenamento di gatti e cani, è stato avviato un programma per salvare quegli animali.
Ciao, per quanto interessanti sia l’impegno nello scrivere il post sia l’argomento dibattuto, da persona che ha dedicato professione e studi proprio all conservazione, sarebbe interessante leggere in post da dove si traggano informazioni documentate e serie su DOVE fare volontariato in Africa visto che, come ben saprai, ormai è un lavoro cercare organizzazioni serie che mirino all conservazione e alla ricerca e non al turismo di chi vuole passare 2-3 settimana, pagando cifre da capogiro, a camminare con i leoni o accarezzare cucciolo spesso poi destinati a zoo o centri in cui vengono cresciuti e rivenduti a riserve private di caccia. È necessario che studenti appena usciti dall’università, e che vogliono fare di ricerca e conservazione il loro mestiere, siano guidati in questa scelta e trovino informazioni serie. Un post così generalista, e lo dico senza tono di polemica, non aggiunge niente di nuovo e, soprattutto, dà informazioni veramente basilari. Scusa se mi permetto ma ti seguo e trovo che tu possa davvero dare un valore aggiunto se solo ci fossero informazioni utili in questo post.
Tranquilla Valeria, il tuo commento conferma quello che sto facendo nell’ombra, arriverà presto quello che dici, ci sto lavorando, ma prima di sparare nomi a caso devo verificare e serve tempo.
Anche io sto cercando una organizzazione seria , che ti dia un alloggio decente e da mangiare ….. per ora mi è capitato solo sfruttamento , sporcizia e poco o niente da mangiare .
Capita, infatti ecco perché abbiamo selezionato le migliori associazione con ottimi feedback dai volontari 😉
Fantastico. Bel blog e continua così
Ps: molto interessante anche il progetto di documentario in Borneo! E per l’Africa… Al CCF sono molto seri ma il programma di ricerca che ti permettono di svolgere, se approvano il tuo progetto, è parecchio caro. Ma vale la pensa provarci.