Volontariato in Kenya: come contribuire alla conservazione ambientale

Quando pensi all’Africa, molto probabilmente stai pensando soprattutto al Kenya che meglio di altri rappresenta con i suoi paesaggi il continente africano.

Il Kenya è una nazione dell’Africa orientale il cui paesaggio è caratterizzato da savane, zone lacustri, dalla suggestiva Rift Valley e dai rilievi montuosi.

Qui si trovano animali selvaggi tipici della fauna africana come leoni, gazzelle, giraffe, zebre, elefanti e rinoceronti.

La presenza di una così grande densità di specie animali, ha fatto sì che in questo Paese siano stati creati innumerevoli riserve e parchi dedicati alla loro conservazione.

Ed infatti da Nairobi, la capitale del Kenya, per i turisti che ogni anno si riversano in migliaia in questo Paese, è ad esempio possibile partecipare ai safari che attraversano la riserva Maasai Mara, famosa per le annuali migrazioni di gnu, e il Parco Nazionale Amboseli, da dove si può ammirare il famoso monte Kilimangiaro, alto 5895 m.

In un habitat così vasto e bio-diversificato, il tema della tutela ambientale è stato da sempre al centro delle scelte politiche del Paese, nonché ha comportato la nascita di numerose associazioni, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente. E così chi vuole fare un’esperienza di volontariato ambientale in Kenya, ha davvero la possibilità di scegliere tra un grande numero di opportunità!

Problemi ambientali in Kenya

Il Kenya è un Paese affetto da crisi climatiche e ambientali, dovute al degrado del territorio ed allo sfruttamento intensivo delle risorse forestali. In particolare i problemi riguardano l’erosione, la riduzione della conservazione dell’acqua e della fertilità del terreno; ma anche la riduzione del regime delle piogge e della portata dei fiumi, con picchi di piena imprevedibili e conseguenti frequenti alluvioni.

Un altro problema poi sta nel fatto che oltre la metà dei nuclei familiari in Kenya, impiega la legna come combustibile per uso domestico.

Il degrado ambientale colpisce in particolare gli agricoltori e gli allevatori locali, che assistono, nella maggior parte dei casi, impotenti.

Progetti per la salvaguardia dell’ambiente in Kenya

volontariato ambientale in kenyaIn Kenya sono presenti diverse associazione che hanno avviato progetti per porre un freno ai problemi ambientali del Paese.

Una di queste è NECOFA Kenya, che è la sezione locale di una rete presente in diversi Paesi dell’Africa Sub Sahariana, ed è composta da agronomi africani esperti in agricoltura ecosostenibile, interessati alla ricerca ed alla diffusione nel continente delle pratiche relative, attraverso l’insegnamento ed il lavoro di sviluppo a base comunitaria.

Questa associazione nel 2014 ha avviato un progetto che mirava a ridurre il tasso di povertà dei piccoli agricoltori e degli allevatori del bacino del fiume Molo, attraverso azioni per il recupero e la protezione dell’ambiente; valorizzando i due prodotti economicamente più importanti del territorio: la patata, secondo cibo di base in Kenya, e la carne di capra; organizzando e sostenendo le associazioni di piccoli produttori.

Il progetto si è svolto nelle Contee di Nakuru e Baringo, Distretti di Molo, Rongai, Mogoito e Marigat, ed ha avuto come destinatari migliaia di agricoltori e produttori locali.

Le attività sono state volte: alla riduzione dello sfruttamento delle risorse forestali, tramite la distribuzione di fornelli a risparmio energetico, al fine di ridurre l’uso di legna; alla riabilitazione del terreno, attraverso il miglioramento della ritenzione idrica, la diminuzione dell’erosione e delle esondazioni nei terreni agricoli; sono stati rafforzati oltre 60 km di argini lungo il fiume Molo; si è provveduto al rafforzamento delle esistenti organizzazioni di piccoli produttori agricoli e all’organizzazione delle filiere di commercializzazione; nonché è stata prevista la partecipazione dei piccoli produttori nella definizione delle politiche agricole locali.

Fare volontariato ambientale in una riserva naturale in Kenya

Esistono diversi progetti di volontariato ambientale in Kenya.

I progetti sono particolarmente adatti per chi ama la natura, gli animali e le attività all’aria aperta. Uno di questi si svolge nella provincia della Great Rift Valley, nella riserva naturale Soysambu. La riserva ospita diverse specie di uccelli e mammiferi, come bufali. zebre, leoni, antilopi, gazzelle, iene, leopardi, ippopotami e la famosa giraffa Rothschild.

Chi si reca a Soysambu come volontario, ha la possibilità di aiutare a preservare la biodiversità del Kenya attraverso attività di ricerca e monitoraggio, con particolare attenzione alla Giraffa Rothschild. L’obiettivo principale di questi progetti è quello di facilitare la conservazione della biodiversità del Kenya.

I volontari sono coinvolti in numerose attività pratiche nella riserva, con un’attenzione particolare alla ricerca scientifica. L’azione di ricerca, condivisa con le autorità di protezione ambientale del Kenya, è finalizzata alla salvaguardia della biodiversità del paese allo scopo di garantire la sopravvivenza della fauna selvatica e il sano sviluppo delle generazioni future. La ricerca si svolge nella riserva di Soysambu sotto la supervisione di esperti e del personale locale.

I volontari, quindi, alternano attività pratiche ad attività di ricerca. Per esempio, possono essere coinvolti in: studi di popolazioni di mammiferi, uccelli e piante; controllo dell’erosione del suolo; rimozione di piante invasive; rimozione di vecchie recinzioni; costruzione di pozze d’acqua naturali per gli animali; partecipazione a studi sulla biodiversità e osservazioni della fauna selvatica; identificazione di piante e animali; pattuglie anti-bracconaggio.

I volontari in genere lavorano cinque giorni alla settimana, tuttavia, a seconda delle attività in cui si è maggiormente coinvolti, può essere richiesto di iniziare prima, finire più tardi o lavorare durante il fine settimana. Il lavoro è diviso tra gruppi di volontari che seguono un programma settimanale, e lavorano al fianco dello staff locale, il quale supervisiona le attività e offre il proprio supporto.

I volontari che partecipano al progetto di volontariato ambientale in Kenya vivono in una foresteria, la Congrave House. Si tratta di una struttura confortevole, con dormitori separati per uomini e donne. La struttura è provvista di una zona esterna e di uno spazio comune per socializzare e rilassarsi. L’elettricità è generata ad energia solare ed è disponibile durante la sera. La natura selvaggia della riserva comporta che ai volontari non è consentito di allontanarsi dal campo senza un tutor.

Partecipando ai progetti organizzati nella riserva di Soysambu, si può anche approfittare del tempo libero per avventurarsi in alcuni dei luoghi più spettacolari al mondo; non distante dalla riserva infatti si trova il lago Naivasha, il lago Nakuru e l’Hell’s Gate National Park. Durante i fine settimana è poi possibile organizzare gite verso la cittadina più vicina, anche per avere la possibilità di chiamare a casa, fare rifornimento di cibo o di altre cose necessarie.

1 commento su “Volontariato in Kenya: come contribuire alla conservazione ambientale”

  1. SALVE, SIAMO 2 AMICI CHE CON ENTUSIASMO VORREMMO PARTECIPARE AL VS PROGETTO IN KENYA.
    POSSIAMO FARCI CARICO DELLE SPESE DI VIAGGIO ED EVENTUALI ALTRE SPESE.
    SIAMO 2 EX MILITARI IN PENSIONE
    SE INTERESSATI ALLA NOSTRA COLLABORAZIONE CONTATTATECI
    GRAZIE CORDIALI SALUTI

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