Un articolo di Alessandro Nicoletti sulle domande principali per chi vuole vivere un’esperienza di volontariato ambientale all’estero.
Il volontariato all’ estero offre la possibilità di trasformare un viaggio in qualcosa di unico e indimenticabile. Ci si sente utili, si ottengono competenze e si allargano gli orizzonti professionali.
Investire un periodo della propria vita al servizio di natura e ambiente è il miglior modo per capire quanto l’equilibrio tra natura e uomo è fragile e perché dovremmo capire il prima possibile che continuare a danneggiare l’ambiente non sia una soluzione percorribile.
Avrai modo di sperimentare in prima persona l’importanza di salvaguardare gli ecosistemi naturali che sono alla base della nostra stessa sopravvivenza.
Se stai pensando di dedicare il tuo tempo al servizio della natura, ecco tutto quello che devi sapere sul volontariato all’estero.
Perché partecipare ad un progetto di volontariato internazionale
Partecipare ad un progetto di volontariato internazionale offre la possibilità di conoscere nuove persone, anche in ambito professionale: è un’esperienza importante che arricchisce le nostre capacità e competenze, oltre che lo spirito.
Prendersi cura di animali bisognosi e dell’ambiente e aiutare le persone del posto infatti, non è semplicemente un grande atto di solidarietà che offre benefici e positività solo a chi riceve aiuto ma apporta cambiamenti incommensurabili anche nell’animo della persona volontaria.
La bellezza del volontariato risiede proprio nel fatto che non si fa perché si deve o perché si è pagati per farlo, ma perché lo si vuole fare.
La crescita professionale e spirituale che si ottiene da un percorso di volontariato all’estero è spesso nutrita dai sorrisi, dai grazie, dagli sguardi degli animali tratti in salvo, da un luogo ripulito dai rifiuti: cose oggi rare nella nostra quotidianità, perché siamo presi dalle cose da fare, dal lavoro, dalle regole.
Tutto questo è da considerarsi inoltre, con una peculiarità aggiuntiva: questa esperienza viene vissuta in un posto nuovo, straniero, con una cultura diversa, una lingua diversa.
Disagi a volte estremi ed emergenze umanitarie importanti sono le condizioni con cui dovremmo abituarci a vivere durante la nostra permanenza.
Il volontariato internazionale è così ricco di emozioni che spesso ci fa vedere il mondo con occhi diversi, quelli di una nuova coscienza acquisita. Ecco i motivi principali per i quali vale veramente la pena fare volontariato internazionale:
- Conoscerai veramente il luogo che raggiungerai;
Un conto è prendere un aereo per un viaggio qualunque verso una destinazione qualunque per una vacanza qualunque. Fare volontariato all’estero significa prendere un aereo per raggiungere un luogo dove vivrai come la gente del posto: ti immergerai completamente nella cultura locale, ti metterai nei panni delle persone che vivono lì, mangerai il loro cibo e dormirai e vivrai tutto come vivono loro.
Ci vuole un forte spirito di adattamento ma che ripagherà moltissimo.
- Imparerai molte cose;
Non è come starsene in un aula ad ascoltare un professore.
Quando ti troverai a fare volontariato all’estero, la prima cosa che imparerai più facilmente o che perfezionerai, è la lingua straniera con cui dovrai comunicare.
Un ottimo allenamento per prendere confidenza con l’inglese, il francese, lo spagnolo o la lingua del posto. Inoltre ti troverai a fare delle attività specifiche, come progetti, educazione ambientale, cure primarie e altre cose.
Metterai in campo le cose che più sai fare e collaborando con altri volontari avrai modo di scambiare idee e competenze imparando cose nuove che ti verranno utili sia nella vita che nel lavoro, qualunque esso sia.
- Avrai delle risposte;
Qual è la mia strada?
Cosa so fare?
Cosa mi piace fare?
Sono domande che tutti ci poniamo e ci siamo posti almeno una volta nella vita. Il volontariato internazionale serve anche a questo.
Stare lontani dalla propria casa e distaccarsi per un po’ dalle proprie abitudini, aiuta a riflettere meglio. In un posto straniero, lontano dallo stress e dal peso della società a cui siamo abituati e impegnati a svolgere attività diverse dal solito vi aiuterà a capire meglio cosa volete dalla vita.
- Il giusto valore delle cose;
Quando sarai a fare il volontario in un posto lontano, immerso nella natura, comincerai a dimenticare tutte le cose superflue che invece a casa sembravano importanti: la maglietta firmata costosissima alla quale non riuscivi a rinunciare e l’ultimo modello di cellulare, per esempio.
Questo perché nella nostra società siamo abituati ad interagire con persone superflue, che trasmettono il nulla. Facendo volontariato all’estero invece, le persone con cui dialogherai non noteranno certe banalità, non faranno caso a quello indossi, perché vivono solo con quello che serve realmente.
Tu allo stesso tempo ti accorgerai che basta davvero poco per essere felici e una volta rientrato a casa ti renderai conto del tempo e del denaro che si spreca per cose veramente inutili. Comincerai ad usare le tue risorse per cose più reali rinunciando volentieri ad essere troppo materialista.
- Ti sentirai davvero utile per qualcosa
L’amore vince su tutto.
Durante la partecipazione ad un progetto di volontariato non si portano solo le proprie competenze ma anche la propria sensibilità e il proprio vissuto.
Si instaurano amicizie e si mette in circolo la solidarietà. Qui ti sentirai davvero utile, mettendo in gioco la tua capacità di relazionarti con il prossimo e sentirai la sensazione che hai qualcosa da offrire anche tu.
Come funziona un progetto ambientale all’estero
progetti ambientali all’estero sono organizzati dalle organizzazioni non governative di protezione ambientale.
Spesso hanno una sede centrale all’estero ma i loro uffici sono dislocati in diversi paesi, come anche in Italia, per offrire la massima possibilità per tutti, di partecipare al volontariato.
E’ facile contattare queste associazioni tramite mail o telefono: ormai tutte hanno un sito web, quindi sono facilmente reperibili su internet.
Le associazioni di volontariato ambientale si occupano del patrimonio ambientale e della tutela delle risorse naturali con interventi mirati e concreti.
Allo stesso tempo, operano anche nell’ambito dell’educazione ambientale con attività di sensibilizzazione per promuovere approcci più eco-sostenibili nei confronti del Pianeta.
Il volontario di un progetto ambientale di conseguenza, si occuperà attivamente della tutela dell’ambiente e della protezione degli animali. Se decidi di partecipare ad un progetto di volontariato ambientale all’estero sarai seguito da un’equipe presente nel luogo che raggiungerai e ti occuperai personalmente di attività di ricerca scientifica, di sensibilizzazione, di assistenza per gli animali. I progetti di volontariato propongono infatti attività all’aperto e lavori manuali come riparazione di recinti, piantumazione di alberi e prevedono anche escursioni, incontri con i residenti e momenti di formazione
Di solito questi progetti vengono svolti in ambienti caratteristici, immersi nella natura: avrai l’occasione così di conoscere da vicino gli habitat di animali esotici, vivrai in aree protette lontano dal mondo cittadino, entrando a stretto contatto con gli ecosistemi più meravigliosi e più preziosi al mondo!
Ovviamente non sarai solo ma con te ci saranno persone esperte che renderanno il tuo soggiorno oltre che utile, sicuro e piacevole.
Ma come funziona nel concreto un progetto di volontariato all’estero?
La prima cosa da fare, oltre ad organizzare il progetto in sè, e questo spetta appunto alle Ong, è reperire i volontari.
I volontari a loro volta sono seguiti dal personale dell’associazione, sia prima della partenza sia durante il soggiorno.
L’associazione ha il compito di organizzare e monitorare il progetto, interagire con i partners, prendersi cura della sistemazione del volontario, accogliere il volontario in aeroporto, occuparsi del trasporto dall’aeroporto al luogo in cui si svolge il progetto, aiutare il volontario ad orientarsi, restare a disposizione del volontario per tutto il periodo del soggiorno e per ogni ora del giorno e della notte.
Il volontario normalmente è affidato anche ad un tutor, il quale ha il compito di seguirlo per definire nello specifico il piano di lavoro che si andrà a svolgere nell’ambito del progetto.
Può succedere anche che il volontario abbia la sistemazione presso famiglie del posto, scelte con cura ed estremamente sicure oppure in alloggi che condividerà con altri volontari.
All’interno del parco naturale ad esempio, il volontario potrebbe alloggiare in bungalows, tende o palafitte sull’acqua.
Spesso un progetto di volontariato all’estero è anche un modo per conoscere posti nuovi con occhi diversi: i volontari hanno dei momenti liberi, come per esempio il fine settimana, che vengono impiegati per visitare i dintorni, conoscere da vicino i posti più caratteristici, o per visitare musei o i monumenti.
Perché spesso si deve pagare per fare volontariato all’estero
Senti il desiderio di fare qualcosa di utile per l’ambiente, ami gli animali e vuoi renderti utile per la loro sopravvivenza, è deciso: vuoi partecipare ad un progetto di volontariato ambientale!
Scegli il progetto dell’associazione e ti accorgi con entusiasmo che la destinazione è l’ideale, perché è il luogo che hai sempre sognato di visitare ma..improvvisamente ti scontri con una realtà che non avevi considerato: i costi. Ma come? Io vado a fare il volontario e devo pure pagare?
E’ questa la domanda che molti si pongono non appena scoprono che il volontariato non è gratis.
Con questa guida Keep the planet spiega perché spesso si deve pagare per fare volontariato all’estero:
- Perché le associazioni organizzano un vero e proprio viaggio;
Se fossero delle vere e proprie agenzie di viaggio, nessuno ci troverebbe nulla di strano ma di fatto le associazioni di volontariato ambientale all’estero, devono organizzare un viaggio con tutti i crismi: il trasporto da e per l’aeroporto, la sistemazione (alloggio, bungalow ecc).
Nulla di diverso dalle agenzie di viaggio. Anzi, nel caso dei progetti di volontariato all’estero, esiste anche il tutor che seguirà il volontario per tutta la permanenza all’estero.
Se tutti questi costi dovessero dipendere dalle associazioni, come farebbero a fronteggiare il resto?
Sappiamo che non non sono aziende ma enti no profit.
- Dovrai pur mangiare e bere;
Versando la tua quota per la partecipazione ad un progetto di volontariato ambientale all’estero, toglierai il peso sull’economia dell’associazione, del tuo mantenimento e non è poco.
Se l’ente dovesse togliere di tasca propria tutti i soldi che servono per il mantenimento di ogni singolo volontario, non ne avrebbe più per l’organizzazione del progetto stesso e tutto non avrebbe più alcun senso.
Ricordiamoci che gli enti no profit attingono dai contributi di fondazioni, di istituzioni e di privati. Hanno inoltre i costi per le assunzioni di operatori esperti.
- Cercare volontari ha un costo;
Cercare volontari non è semplice ma richiede tempo e denaro. Ci sono i costi della campagna di reclutamento tanto per cominciare, che dev’essere a sua volta di alto livello se si vogliono ottenere un buon numero di volontari internazionali con una certa continuità.
Poi ci sono i costi relativi alle procedure di reclutamento con l’esame delle candidature ricevute da parte di uno staff specializzato.
- Versando una quota, aiuti le associazioni;
Molte piccole associazioni che si occupano di progetti ambientali all’estero rimangono attive anche grazie ai contributi economici dei volontari.
Se non ci fossero i volontari e se non verserebbero la loro quota queste associazioni morirebbero.
- Usufruisci di un servizio;
E’ vero, si parte per fare volontariato ma oltre a ciò si ha in cambio la possibilità di viaggiare e di vedere il mondo, di conoscere culture diverse e di imparare una lingua straniera.
Si acquisiscono nuove competenze e si conoscono nuove persone: il costo che si paga rispecchia anche un servizio che viene erogato, molto interessante e di un certo livello.
C’è da dire inoltre che il lavoro del volontario non compensa il costo del suo mantenimento perché il volontario, soprattutto se inesperto, non riesce a dare un contributo di qualità nel giro di poche settimane.
L’ideale sarebbe rimanere più a lungo possibile, ma non tutti possono farlo per impegni lavorativi o altro. Alcuni progetti però tendono a diminuire la quota di partecipazione se la permanenza del volontario è più lunga.
La giornata tipo del volontariato ambientale all’estero
Molti aspiranti volontari prima di decidere definitivamente di intraprendere quest’esperienza, si chiedono come sia la giornata tipo del volontariato all’estero. Ogni progetto ovviamente ha i sui ritmi e le sue peculiarità ma in generale potremmo strutturare una giornata tipo, tenendo conto del fatto che di solito i campi all’estero durano due settimane, in questo modo:
Il responsabile del progetto vi mette al corrente già dal primo giorno delle varie attività da fare che sono in linea con gli obiettivi del campo: l’attività lavorativa consiste di solito in 30 ore settimanali e dipende anche dalle condizioni climatiche e dal tipo di lavoro.
Spesso si lavora di mattina, dedicandosi alle attività per 4 o 6 ore.
Pomeriggio un po’ di riposo (spesso dopo pranzo)
A turno piccoli gruppi di volontari si occuperanno alla preparazione del pranzo e della cena e della pulizia della struttura ospitante
Si prosegue con altre attività come la formazione o escursioni.
A seconda della durata del campo sono previste una o due giornate libere.
Di solito i progetti di volontariato all’estero richiedono la partecipazione di volontari che abbiano minimo 18 anni e alcune volte è richiesta una specifica formazione.
Salve,
io sono tedesca e quest´anno scriverò la mia maturità. Dopo voglio fare un volontariato all´estero. Nella Germania si applica a un´organizzazione che offre un posto per il volontariato che si vuole fare. Esiste un programma statale che si chiama “Weltwärts” e promuove il volontariato. Controlla le organizzazioni e paga circa 3 quarto dei costi per un volontariato che dura tra 6 e 24 mesi. Il resto paga l´organizzazione. Il volontariato però deve fare una colletta per l´organizzazione.
Anche lo stato italiano promuove il volontariato? Quanto costa al volontario italiano un volontariato all´estero che dura circa 12 mesi?
Sarò molto contenta se mi risponde!
Teresa