Una guida scritta da Alessandro Nicoletti, fondatore di Keep the Planet, per tutti gli amanti della natura asiatica. Se hai il sogno di fare un viaggio naturalistico in Nepal, questa guida ti aiuterà a partire al meglio.
Il Nepal è un paese piccolo, ma geograficamente molto diversificato situato nell’Asia meridionale.
Poco conosciuto come meta naturalistica, il Nepal in realtà racchiude al suo interno un grande numero di habitat naturali ricchi di biodiversità.
Incastonato tra le montagne più alte del mondo, il Nepal è infatti il luogo ideale per chi ama la natura e i trekking in posti incontaminati.
Il suo territorio varia da un’altitudine di 60 metri a ben 8.848 metri sopra il livello medio del mare.
Secondo la National Biodiversity Strategy, il Nepal comprende ben 118 diversi tipi di ecosistemi tutti racchiusi in un piccolo territorio.
Sede di grandi mammiferi come la tigre e il rinoceronte asiatico, è anche l’habitat di oltre 11.971 diverse specie di piante.
Tutto questo suggellato da un vero e proprio successo conservazionistico che ha trasformato il piccolo Nepal in un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda la protezione della natura.
Il Nepal si è messo in primissima linea quando si tratta di impegnarsi a conservare e gestire i propri habitat e specie selvatiche.
Questo rende il Nepal non solo una meta ideale per chi ama i viaggi naturalistici, ma anche è soprattutto chi cerca un’esperienza di volontariato ambientale internazionale per contribuire alla conservazione della natura e delle specie selvatiche.
Fare un volontariato in Nepal significa avere l’opportunità di contribuire alla conservazione di uno degli habitat più incredibili del pianeta.
Nel database di Keep the Planet trovi moltissime opportunità che vanno dalla conservazione delle tigri nepalesi, all’educazione ambientale e molto altro ancora.
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Viaggio naturalistico in Nepal: informazioni generali
Il Nepal, ufficialmente Repubblica Federale Democratica del Nepal, è uno stato dell’Asia meridionale senza sbocco sul mare.
Il suo territorio, per lo più montuoso, va dalla valle del Gange alla punta dell’Everest, cioè il punto più alto della terra.
Il grande dislivello che caratterizza questo paese non ha impedito la crescita delle sue città, come della capitale Kathmandu, che si trova a 1350 metri d’altitudine.
La storia della conservazione della fauna selvatica in Nepal inizia con la formulazione del National Park and Wildlife Conservation Act e l’istituzione del Chitwan National Park nel 1973. Questi atti hanno dato vita ad una delle nazioni più virtuose circa la conservazione ambientale.
Il periodo tra il 1973 e il 1996, dominato da un approccio alla conservazione orientato alla protezione, non ha prodotto molto in termini di risultati.
Quindi il Nepal ha dichiarato le varie zona cuscinetto nel 1996 che hanno dato vita ad una migliore gestione e quindi risultati.
Dalla dichiarazione della zona cuscinetto, le aree di insediamento umano adiacenti a parchi nazionali, riserve faunistiche e aree di conservazione hanno la massima priorità e possono godere della proprietà delle risorse vicine in modo disciplinato e sostenibile maniera.
Quanto costa viaggiare in Nepal
Il viaggio è accessibile a tutte le tasche, infatti il Nepal è un paese relativamente economico rispetto ad altri.
Ovviamente la spesa principale sarà il prezzo dell’aereo che può variare molto. Le possibilità di connessione vanno dai voli sulla capitale Kathmandu, oppure via terra dall’India settentrionale.
Il costo generale dipende principalmente dalle attività che si pensano di fare, perché per fare i trekking più impegnativi ci vuole attrezzatura professionale; e quindi molto costosa.
Se volete fare un’esperienza diversa dal solito, risparmiando sul viaggio e facendo opere di bene, sono attive in Nepal molte attività di volontariato ambientale che hanno costi molto contenuti.
Spostamenti interni, visto e denaro in Nepal
I cittadini europei possono ottenere il visto direttamente alla frontiera d’arrivo, anche all’aeroporto di Kathmandu, oppure richiederlo online prima della partenza. Il visto ha una durata variabile, dai 15 ai 90 giorni, adattabile ai programmi di ciascuno.
La valuta locale è la Rupia nepalese, di cui è vietata sia l’importazione che l’esportazione. Ciò obbliga i turisti a cambiare la valuta direttamente nel paese, e vi consigliamo di affidarvi alle banche. Esistono infatti molte cambiavalute privati che non rilasciano ricevute, e raramente sono affidabili.
Per gli spostamenti interni è possibile sfruttare gli autobus, ma alcune volte sarà indispensabile prenotare un taxi. Se avete intenzione di fare molti chilometri, è preferibile noleggiare il taxi per tutta la giornata. Ma ricordatevi di concordare il prezzo prima della partenza, per evitare sgradevoli sorprese!
Qual è il miglior periodo per visitare il Nepal?
Il periodo migliore per un viaggio in Nepal va da novembre ad aprile per evitare il periodo dei monsoni; considerate però le alte temperature e l’inizio dell’afa nei mesi di marzo ed aprile per chi ne soffre particolarmente.
Ma per quanto la pioggia non sia la miglior compagna di viaggio, con l’aumento delle temperature e dell’umidità fioriscono le vallate, rendendo l’esperienza del viaggio davvero unica.
Situazione sanitaria e sicurezza in Nepal
Non è necessario alcun tipo di vaccinazione per entrare in Nepal, anche se quelle contro meningite, rabbia, colera e tifo sono consigliate.
I turisti raramente prendono infezioni e malattie gravi, e i problemi maggiori si possono avere al livello dell’apparato digerente.
Il Nepal è un paese molto sicuro e tranquillo, ma ormai avvengono furti e scippi anche nelle principali città del paese.
Il consiglio che invece devi assolutamente seguire è quello di stipulare un’assicurazione di viaggio per eventuali infortuni o imprevisti.
A meno che tu non sia un miliardario che vuole spendere centinaia di migliaia di euro a caso, devi sempre avere un’assicurazione sanitaria nei viaggi extra europei.
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Ambiente in Nepal
Nonostante le sue ridotte dimensioni, il Nepal è terra ricca di biodiversità grazie alla grande variazione di altitudine che permette una notevole complessità climatica: si può trovare infatti sia un clima subtropicale, nelle vallate più basse, sia un clima artico, salendo d’altitudine.
Una particolarità del paese è la presenza di coltivazioni a grandi altitudini sparse per gli altopiani. Organizzate spesso in terrazzamenti, queste zone sono coltivate per lo più a riso dai villaggi che costellano il territorio.
La fauna selvatica del Nepal è classificata ufficialmente in due categorie principali: fauna comune e fauna protetta.
Il paese occupa 147.181 kmq di terreno, cade nella zona temperata a nord del Tropico del Cancro.
Il Nepal ha vasti sistemi idrici che scaricano a sud in India.
Il paese può essere diviso in tre principali regioni geografiche: regione himalayana, regione di mezza collina e regione di Tarai.
Il punto più alto del paese è il Monte. Everest (8.848 m) mentre il punto più basso si trova nella pianura Tarai di Kechana Kalan a Jhapa (60 m).
È la fauna, spesso, a monopolizzare l’attenzione dei visitatori nei trekking e nei safari: oltre alle rare tigri del Bengala e al rinoceronte indiano, di più facile avvistamento sono gli orsi, i leopardi, le iene, gli elefanti selvatici e i varani.
In Nepal troviamo ben 185 specie di mammiferi tra cui le specie simbolo come l’elefante asiatico, il rinoceronte con una sola corna, la tigre del Bengala, il leopardo, la scimmia Rhesus, il langur, la iena, lo sciacallo, il cinghiale, l’antilope, il gatto selvatico, il lupo, l’orso bradipo, il cervo chital o maculato e il cervo che abbaia.
Bufali selvatici localmente chiamati “Arna” si trovano nella regione del Koshi Tappu. La giungla Tarai occidentale di Suklaphanta ospita il cervo palustre, mentre i blackbucks in via di estinzione si trovano nella regione di Bardia.
I delfini gangetici si trovano nelle acque dolci dei fiumi Narayani e Karnali. La regione himalayana ospita anche il leopardo delle nevi sfuggente e il panda rosso.
Il panda minore, raramente visto per la sua natura timida, si trova intorno al Parco Nazionale di Langtang fino all’area protetta di Kanchenjunga.
Altri mammiferi che vivono ad alta quota sono yak, pecora blu, tahr dell’Himalaya e cervo muschiato. Mentre le lontre si trovano nella regione di Rara a nord-ovest, la Riserva di caccia del Dhorpatan ospita le pecore blu e il tahr himalayano.
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Tutela ambientale in Nepal
Più del 23 percento del territorio nepalese è sotto tutela ambientale con ben 12 parchi nazionali, due riserve faunistiche, una riserva e sei aree protette.
Ogni parco nazionale ha una propria zona cuscinetto di vitale importanza per facilitare la coesistenza uomo-fauna selvatica.
Avere due parchi nazionali inseriti nel patrimonio mondiale dell’Unesco all’interno di un’area geografica così piccola è un risultato eccezionale.
Un aspetto interessante è inoltre la modalità di protezione del territorio, infatti solo una parte delle riserve sono gestite dal governo, le altre sono gestite da enti non governativi e dalla stessa comunità locale.
Oltre alle aree protette, sono stati utilizzati vari schemi di gestione forestale attraverso la creazione di foreste nazionali (foreste comunitarie, foreste collaborative, foreste gestite dal governo, foreste in affitto, foreste protettive e foreste religiose) e foreste private.
Ogni tipo di foresta è dichiarato in base alla fattibilità basata su criteri diversi come lo stato economico della comunità locale, la biodiversità delle risorse locali, le convinzioni sociali della comunità locale e così via.
Le politiche e le linee guida sono state formulate e modificate in modo tempestivo nel contesto della conservazione e della promozione delle risorse.
Il paese è seriamente impegnato nella tutela del territorio e della biodiversità.
Ne sono testimoni i numerosi parchi e le aree protette istituite negli ultimi anni. Alcuni sono anche diventati Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Principali attrazioni naturalistiche del Nepal
In un paese così incontaminato e vario ci sono, per forza di cose, moltissime attrazioni naturalistiche da vedere assolutamente.
Ma è anche possibile, magari con il supporto di una guida, camminare per giorni e giorni frequentando solo i piccoli villaggi che costellano il paese.
Tra questi, due sono particolarmente importanti: il primo è il Parco Nazionale di Sagarmatha, che si trova nel Nepal orientale e comprende la parte meridionale dell’Everest. Nonostante la maggior parte del territorio sia caratterizzato da terre sterili sopra i 5000 metri, le variazioni di altitudini permettono la presenza di quattro zone climatiche diverse.
L’altro importante parco, che è anche il più antico del paese, è il Parco Nazionale di Chitwan e si trova nel Nepal centro-meridionale. Oltre alla folta vegetazione, il parco ospita delle rarissime popolazioni di rinoceronte indiano a corno unico e di tigri del Bengala.
Degno di nota è anche il Parco Nazionale del Makalu-Barun, famoso per essere l’unico parco protetto al mondo che contiene sia la foresta tropicale sia delle cime innevate, grazie al dislivello davvero unico di oltre 8000 metri.
Regione dell’Everest
Non si può andare in Nepal senza almeno tentare di avvicinarsi alla vetta più alta del mondo. Non tutti possono scalarla, perché comporta grandi costi e una grande preparazione psico-fisica, ma per raggiungere il campo-base può bastare una buona guida e una preparazione discreta. Al campo si potrà entrare in contatto con scalatori professionisti e con la cultura sherpa, ma soprattutto si potrà osservare l’Everest da una prospettiva unica.
Pokhara
Per quanto sia una delle città più turistiche del paese, bisogna visitarla per l’eccezionale panorama che offre sul lago Phewa e sulle vette dell’Annapurna, che nel lago si specchiano. È poi un ottimo snodo per eventuali trekking e passeggiate nella natura incontaminata circostante, anche per la grande vicinanza coi monti più alti del mondo.
Parco Nazionale di Rara
Il Nepal è terra di record, e questo parco ne è la conferma: è il parco nazionale più piccolo al mondo, ma è poco visitato per la lunga camminata necessaria a raggiungerlo. Ne vale sicuramente la pena perché è, in piccolo, un’importante oasi di biodiversità grazie al lago Rara, il lago più grande del paese. Si consiglia di visitare il parco nella bella stagione, quando ben 500 specie diversi di fiori arricchiscono il paesaggio, reso già suggestivo dalle montagne innevate in lontananza.
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