Viaggio naturalistico in Brasile sulle orme del giaguaro

Una guida scritta da Alessandro Nicoletti, fondatore di Keep the Planet, per tutti gli amanti della natura selvaggia. Se hai il sogno di fare un viaggio naturalistico in Brasile, questa guida ti aiuterà a partire al meglio.

viaggio naturalistico in BrasileIl Brasile è il custode di uno dei capolavori di Madre Natura, la foresta Amazzonica, il polmone verde del pianeta terra.

Purtroppo una politica sconsiderata devota al dio denaro sta devastando questo gioiello dal valore inestimabile.

Il capitalismo a favore dei pochi e a discapito dei tanti avanza inesorabile fino alla distruzione totale degli ecosistemi naturali, distruzione che in un paese come il Brasile ha raggiunto livelli insostenibili.

Noi semplici cittadini da soli non possiamo fare molto, ma quando ci uniamo e diventiamo una massa critica, ecco che allora può nascere il miracolo.

Ci sono diverse soluzioni per salvare la foresta Amazzonica e una di queste è quella di partecipare ad un viaggio naturalistico in Brasile alla scoperta degli angoli naturali del paese.

Il Brasile è famoso soprattutto per le sue spiagge paradisiache, la movida e il carnevale di Rio de Janeiro e le mitiche scuole di musica.

Ma questi sono solo la punta dell’iceberg di un paese meraviglioso, tra i più verdi del mondo, custode della delicata biosfera amazzonica che racchiude tassi di biodiversità unici al mondo.

Un patrimonio naturalistico che è purtroppo sotto attacco dalla speculazione e dal capitalismo, ed è proprio per questi motivi che ti voglio presentare le aree più belle del paese che possono arginare la distruzione grazie alla nascita di un sempre più forte ecoturismo che aiuti nella conservazione.

Viaggio naturalistico in Brasile: informazioni generali

Il Brasile (o Repubblica federale del Brasile) è uno Stato situato in America latina, con capitale la città di Brasilia.

Il Paese confina con tutti gli Stati dell’America del sud eccetto l’Ecuador ed il Cile, e quindi: a nord confina con la Guyana, il Suriname, il Venezuela e la Colombia; ad ovest con il Perù e la Bolivia; a sud con il Paraguay, l’Argentina e l’Uruguay; mentre a est, è bagnato dall’Oceano Atlantico.

La lingua ufficiale è il portoghese, anche se inglese, italiano e spagnolo è molto diffuso specialmente nelle aree dedicate al turismo.

Visitare tutto il Brasile è un’opera titanica data la sua vastità, tuttavia ci sono delle zone che dal punto di vista naturalistico non possono certo mancare.

Visto e denaro in Brasile

Il visto turistico per il Brasile, grazie a particolari accordi diplomatici tra i Paesi, non è necessario per i cittadini con passaporto italiano che si recano in Sud America in vacanza per un periodo non eccedente i 90 giorni.

Questo periodo può essere tranquillamente esteso a 180 giorni con la sola presentazione del passaporto.

La polizia federale potrebbe chiedervi di mostrare il biglietto aereo di ritorno e i mezzi di sostentamento per restare in Brasile, cioè contanti o carte di credito. La moneta è il real brasiliano e al cambio attuale un euro equivale a circa 4,5 real.

Quanto costa viaggiare in Brasile?

Il Brasile non è un paese economico, rispetto ad altri paesi del Sudamerica dovrai purtroppo pagare delle somme maggiori per hotel, trasporti e tour organizzati, quindi è importante prepararsi facendosi un’idea dei costi e pianificando il viaggio in relazione al budget disponibile.

Stabilire un costo valido per tutti è impossibile perché ci sono tante variabili da prendere in considerazione, ad esempio quali aree volete visitare e che livello di comodità volete avere.

Sicuramente il volo aereo è una delle voci più consistenti di un viaggio in Brasile, ma il prezzo è molto variabile a seconda del periodo in cui si viaggia, con un’enorme differenza tra alta e bassa stagione turistica.

Sicurezza e situazione sanitaria in Brasile

Molti si chiedono se il Brasile è pericoloso e la risposta è dipende da te. Se viaggi in maniera educata e organizzata senza sfoggiare ricchezza eccessiva, avrai di fronte a te uno dei popoli più calorosi al mondo.

Se invece deciderai di camminare da solo con portafogli gonfi nelle favelas delle grandi città, bene sì il Brasile è pericoloso.

Come tutti i paesi del mondo, la sicurezza dipende molto dal viaggiatore e dal suo modo di approcciarsi al viaggio.

Per quanto riguarda salute e vaccini, non sono un medico e pertanto ti invito a consultarlo per eventuali vaccinazioni se riterrai di farle a seconda dell’itinerario.

Il consiglio che invece devi assolutamente seguire è quello di stipulare un’assicurazione di viaggio per eventuali infortuni o imprevisti.

A meno che tu non sia un miliardario che vuole spendere centinaia di migliaia di euro a caso, devi sempre avere un’assicurazione sanitaria nei viaggi extra europei.

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Come spostarsi in Brasile

I trasporti pubblici sono piuttosto economici in Brasile. Per viaggiare da una località all’altra potere optare per il volo interno se avete poco tempo, oppure affidarvi alla rete di autobus che attraversa il paese.

I pullman sono i mezzi più gettonati per i trasferimenti interni, grazie anche a prezzi economici.

Il periodo migliore per andare a visitare il Brasile

La vastità del territorio brasiliano comporta la presenza di diversi microclimi, che variano a seconda della zona in cui ci si trova. Fondamentalmente dunque, il Paese si può suddividere in tre aree climatiche: quella equatoriale, che caratterizza il bacino amazzonico e alcune aree della costa; quella mediterranea, che è rappresentata dal sud del Brasile, e che ha un clima caratterizzato da inverni miti ed estati calde; l’area tropicale, che è rappresentata dalla parte settentrionale, in cui c’è un clima piuttosto secco in tutte le stagioni.

Il Brasile è uno dei Paesi più visitati al mondo, oltre che per l’affascinante cultura ed il bellissimo habitat naturale, anche per il clima, che permette ai turisti di recarsi in questo luogo tutti i mesi dell’anno.

Anche il mare è caldo per tutto l’anno in Brasile, soprattutto nella zona centro – settentrionale del Paese (mentre diventa più fresco nei periodi invernali nella zona di Rio de Janeiro e sulla costa del Rio Grande do Sul).

Dunque i mesi migliori per andare in Brasile vanno da gennaio a dicembre, anche se ci sono dei mesi in cui il clima è molto caldo in quasi tutto il territorio, che sono: gennaio, febbraio, marzo, aprile e dicembre; e ci sono dei mesi in cui è possibile incappare nella stagione delle piogge, che generalmente si abbatte sul Paese nei mesi gennaio, marzo, novembre e dicembre.

Quindi probabilmente il periodo migliore per visitare il Brasile è quello che va da giugno ad agosto, in cui l’aria è più fresca, ma soprattutto ci sono basse possibilità di piogge e molto sole.

Le tre macroaree da vedere assolutamente in Brasile

Servirebbe un libro intero per elencare tutte le cose da vedere in Brasile, qui ti elenco tre zone imperdibili dal punto di vista naturalistico:

Parco nazionale dei Lençóis Maranhenses

Il parco nazionale dei Lençóis Maranhenses è un’area naturale protetta del Brasile, che si estende per 155 000 ettari. Si trova nel nordest dello Stato del Maranhão. Il parco comprende dune, fiumi, specchi d’acqua e mangrovie.

La parte più caratteristica del parco è un’area di 270 km² (i Lençóis propriamente detti) coperta da dune di sabbia bianca, che cambiano la loro disposizione a seconda delle combinazioni dei venti.

Una zona dall’alto valore naturalistico e paesaggistico che fortunatamente è sotto tutela ambientale.

Pantanal

Il Pantanal è la più grande zona umida del mondo, un’immensa pianura alluvionale soggetta a inondazioni periodiche; si trova in un’area centrale del Sudamerica situata per gran parte in Brasile, e in parte in Bolivia e in Paraguay.

L’ecosistema noto come Pantanal ospita oltre 1000 specie di uccelli, 400 di pesci (in gran parte detritivori, adattati a sopravvivere nelle acque povere di ossigeno di questi ambienti allagati stagionalmente), 300 mammiferi, 480 rettili e oltre 9000 di invertebrati.

Tra i mammiferi più rari il cervo delle paludi e la lontra gigante. In questa zona si incontrano anche l’Ara giacinto , l’Arpia, lo speoto , il tapiro sudamericano, il Formichiere gigante e il caimano jacarè.

Il pantanal è anche l’habitat della più numerosa e prospera popolazione di Giaguaro della terra.

Amazzonia

L’Amazzonia, nota anche come Foresta Amazzonica, è una foresta equatoriale situata nel Bacino del Rio delle Amazzoni e di altri grandi fiumi del Sud America.

L’area conosciuta come Amazzonia supera i 7 milioni di km² anche se la zona boschiva ne occupa circa 5,5 milioni. La foresta è situata per circa il 65% in Brasile, ma si estende anche in Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana Francese.

Uno dei migliori modi per visitare l’Amazzonia in maniera sostenibile è quello di prendere parte ad un tour in barca sul Rio delle Amazzoni, il fiume più lungo al mondo: la sua natura selvaggia e l’incredibile fauna tropicale ti lasceranno a bocca aperta.

Flora e fauna in Brasile

natura brasilianaLa presenza della foresta Amazzonica ed il clima prevalentemente tropicale favoriscono la sussistenza di un elevatissimo tasso di biodiversità all’interno del Paese brasiliano.

D’altra parte, oltre alla foresta Amazzonica, questo Stato ospita anche la foresta Atlantica ed il Cerrado (che è una grande Savana tropicale).

Dunque la flora e la fauna del Brasile sono costituite da un’enorme quantità di specie vegetali e animali diverse, soprattutto nel bacino amazzonico, coperto di foreste tropicali, savane e dove è possibile trovare, ad esempio, piante come le orchidee, le begonie e alcune palme rare e centenarie.

D’altra parte, la vegetazione nel Paese è ricca e variegata soprattutto nelle zone ricoperte dalla foresta pluviale, dove troviamo prevalentemente palme; nella zona costiera, in cui è possibile trovare le foreste di mangrovie; nelle zone temperate, dove abbondano le conifere; ma anche nelle zone aride, dove sono comuni soprattutto i cactus.

Ma anche la fauna selvatica di questo bellissimo Paese è rappresentata da un gran numero di specie animali estremamente diverse tra loro.

Ci sono: invertebrati, mammiferi, volatili, rettili, anfibi e tante altre specie.

In particolare, nelle foreste possiamo trovare diversi tipi di scimmie, pappagalli, tucani e altri uccelli tropicali; ma soprattutto temibili rettili, come serpenti velenosi (boa, crotali muti e altri) e alligatori.

Ma anche nel bacino del Rio delle Amazzoni e nei fiumi è possibile trovare diverse specie di animali acquatiche e tartarughe.

I corsi d’acqua del Brasile sono soprattutto noti per la presenza dei temibili piranha e dei barracuda.

Tra i mammiferi di grandi dimensioni poi, sono molto diffusi nel Paese, ad esempio, animali carnivori come il puma e il giaguaro; specie rare come l’ocelot (un felino selvatico); ma ci sono anche il cervo, il tapiro, il formichiere, il bradipo, l’opossum e l’armadillo, oltre a varie specie di pipistrello.

Problemi ambientali in Brasile

Il Brasile è un Paese ricoperto per quasi metà del suo territorio dalla foresta Amazzonica, che non a caso è anche definita come “il polmone del pianeta terra”.

Tuttavia, complice soprattutto la politica ambientale errata che in passato il governo brasiliano ha sostenuto tentando di occupare e sfruttare la foresta, il territorio ricoperto dall’Amazzonia è diminuito (le cause soprattutto sono state il disboscamento, il degrado del suolo e l’inquinamento, in particolare dei corsi d’acqua).

Ma anche la foresta Atlantica ha subito i danni conseguenza dell’attività umana. Si pensi che negli anni passati questa foresta è stata quasi rasa al suolo per fare spazio alle piantagioni di banana e caffè.

Il degrado ambientale, per fortuna, ha portato il Paese brasiliano con il tempo ad adottare delle misure di prevenzione e conservazione dell’habitat naturale.

Tutela che oggi è messa nuovamente in discussione dalle politiche scellerate di bolsonaro (volutamente scritto in minuscolo), che ha aperto ampie zone sotto tutela alla distruzione indiscriminata.

Aree protette e parchi nazionali brasiliani da visitare

cosa vedere in brasileDunque, ad oggi buona parte del territorio brasiliano è protetto e ci sono aree di protezione ambientale, riserve biologiche, stazioni ecologiche, foreste nazionali; ma anche aree di considerevole interesse ecologico come i parchi nazionali, le riserve private del patrimonio naturale o le oasi faunistiche.

Alcune di queste aree naturali sono state anche riconosciute come patrimonio dell’umanità (ci sono anche alcune riserve della biosfera nel Paese, poste sotto la tutela dell’UNESCO).

In particolare, tra le aree protette patrimonio dell’umanità, ci sono ad esempio: il parco nazionale dell’Iguazú, che venne creato nel 1939 e comprende le cascate dell’Iguazú (condivise anche con il Parco nazionale dell’Iguançu); il Parco nazionale Chapada dos Veadeiros; il Parco nazionale delle Ema; il Parco nazionale Jau; il Parco nazionale Serra da Capivara; ma ci sono anche le Riserve della foresta Atlantica, che sono un insieme di otto diverse aree protette.

Ma il governo del Paese non si è limitato a proteggere il proprio territorio mediante l’istituzione di aree protette. Ed infatti, negli anni ha stipulato diversi trattati ambientali per difendere il proprio ecosistema e garantire la conservazione delle specie animali e vegetali presenti sul territorio, anche tramite la cooperazione internazionale.

Ad esempio il Brasile è tra gli Stati firmatari della Convenzione di Ramsar, del Protocollo di Montréal, del Protocollo di Kyoto sull’effetto Serra, della Convenzione di Basilea sui rifiuti tossici e di altri patti internazionali volti alla tutela dell’ambiente globale (come il Trattato Artico ad esempio).

Viaggio volontariato in Brasile

Viaggiare in Brasile è caro, ma esiste un modo migliore e più autentico per ammirare la natura brasiliana, sto parlando del volontariato ambientale.

Il volontariato ambientale è un’esperienza che giovani e meno giovani possono, anzi devono, intraprendere per rendersi utili nella salvaguardia della natura.

Questo tipo di volontariato solitamente prevede azioni concrete a difesa del patrimonio naturalistico dei territori quali progetti di educazione ambientale, ripristino ambientale, campi di lavoro, eccetera per promuovere un approccio ecosostenibile verso gli habitat naturali.

Chi vuole partire per un’esperienza di volontariato in Brasile deve sapere che c’è un enorme bisogno di volontari internazionali perché ora più che mai la natura brasiliana è sotto attacco.

In Brasile abbiamo selezionato progetti di conservazione che ricoprono molte tipologie: avrai la possibilità di lavorare nei parchi nazionali brasiliani, nei centri di riabilitazione per animali e progetti scientifici.

Clicca qui per scoprire i progetti di volontariato ambientale attivi in Brasile.

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