Una guida di Alessandro Nicoletti per chi gli amanti della natura che vogliono organizzare un viaggio in Indonesia.
L’Indonesia è infatti un paese meraviglioso che ospita una flora e una fauna unica al mondo.
Non solo orango tango, ma anche elefanti, tigri, scimmie e una miriade di volatili.
L’arcipelago indonesiano è un vero eden naturale che purtroppo è gravemente minacciato dalla crescita demografica mondiale e dallo sviluppo industriale incontrollato.
Come associazione ambientalista abbiamo il dovere di informare le persone comuni circa l’importanza di visitare i parchi naturali per supportare direttamente la conservazione.
L’Indonesia infatti fa parlare molto di sé per via della sistematica distruzione delle foreste per far spazio alle coltivazioni di palma da olio.
In Italia si è discusso dell’olio di palma, ma non sempre per le giuste cause.
Noi di Keep the Planet abbiamo cercato di far chiarezza attraverso questo articolo che ti invito a leggere.
Le coltivazioni sono un importante fonte economica per il paese, il solo modo per fermare la distruzione delle ultime foreste indonesiane è lo sviluppo di un’economia alternativa capace di contrastare l’avidità delle aziende.
E noi di Keep the Planet abbiamo individuato nel turismo sostenibile la migliore strategia per conservare le foreste primarie.
Solo attraverso il turismo possiamo far passare il messaggio che una foresta intatta ha un valore economico nettamente maggiore rispetto ad una coltivazione.
Anche se potrà sembrarti strano da un’associazione ambientalista, abbiamo deciso di scrivere una guida per organizzare un viaggio in Indonesia perché vogliamo invogliare gli amanti della natura a visitare questo splendido paese e di conseguenza aiutare la conservazione delle aree naturali.
Informazioni pratiche viaggio in Indonesia
L’Indonesia è uno stato del sud-asiatico composto da circa 17.000 isole, di cui 7000 abitate, comprese tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico.
Con circa 250 milioni di abitanti, è il 4 paese più popolato al mondo, il primo a maggioranza mussulmana.
La capitale Giacarta, con i suoi 10 milioni di abitanti, è il cuore politico e amministrativo della nazione.
Data la vastità del territorio, è impossibile generalizzare il carattere dell’Indonesia così diverso da isola a isola. La parte occidentale ad esempio è a maggioranza mussulmana, mentre dirigendosi verso est troviamo zone cristiane.
L’Indonesia è un paese dai forti contrasti, passiamo da isole selvagge e deserte, a zone con altissime densità abitative. Nonostante le diversità culturali e religiose, il popolo è unito dalla lingua nazionale, l’indonesiano.
La moneta nazionale è la Rupia Indonesiana.
Quanto costa un viaggio in Indonesia?
L’Indonesia è un paese relativamente economico e la spesa finale dipenderà essenzialmente dal tipo di viaggio e dalle esperienze che si cercano.
Il biglietto aereo andata e ritorno da Roma o Milano costa in media 500 euro se prenotato con anticipo. Scendere sotto questa cifra è oggettivamente difficile, nel mio ultimo viaggio ad esempio ho speso 530 per un Roma-Giacarta A/R, se riesci a fare meglio avvisami.
Se rimani meno di 30 giorni non devi pagare nemmeno il visto, altrimenti sono 35$.
I prezzi degli hotel variano moltissimo, considera che i prezzi partono da 3$ per un letto in ostello, fino ad arrivare a centinaia di $ per i resort di lusso.
Puoi trovare una camera privata per soli 4$. Stesso discorso per il cibo, io che mangio ai mercati locali dove il cibo è freschissimo e buonissimo difficilmente spendo più di 5$, trovi delle pietanze a un solo dollaro.
I trasporti sono anch’essi economici, puoi affittare un motorino per circa 5$ dollari al giorno. Questi sono i prezzi delle località turistiche, chi vuole addentrarsi nelle zone remote deve alzare leggermente il budget perché non esistendo concorrenza tra le attività i prezzi si alzano.
Stesso discorso per chi vuole fare trekking nelle foreste, i costi sono variabili, considera circa 100$ per giorno di escursione.
Il budget è una cosa molto personale, ma resta il fatto che l’Indonesia è un paese per tutte le tasche.
Quali vaccinazioni bisogna fare per andare in Indonesia?
Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, in Indonesia troverai zone completamente prive di pericoli e altre dove dovrai prestare attenzione alle punture di zanzare e al cibo che mangi.
A Bali potrai godere del tuo viaggio senza nessuna particolare precauzione, qui infatti l’acqua e il cibo sono rigorosamente controllati per via della forte presenza di turisti stranieri, mentre chi si addentra nelle foreste della Papua ad esempio dovrà accettare il fatto di trovarsi una zona remota e selvaggia.
Io non sono un medico e non voglio nemmeno diventarlo, recati dal tuo medico di famiglia e decidi insieme a lui quali vaccinazioni reputi necessarie.
Alcuni consigli però sono validi per tutti, sia chi decide di vaccinarsi e chi no.
Non ti nascondo che ho effettuato diversi viaggi sia in Africa sia in Asia senza vaccini e non mi sono mai ammalato perché ho seguito alla lettera le precauzioni qui di seguito.
La precauzione infatti è la migliore arma perché anche se ti vaccini per una malattia specifica, il rischio di contrarla rimane per via della variabilità dei ceppi batterici e dei virus.
Quando viaggi nei paesi tropicali devi evitare di mangiare cibi crudi, bere acqua non sigillata, non bere mai ghiaccio.
Mangiando cibo ben cotto sempre e comunque non ho mai avuto problemi.
Altra precauzione molto importante è proteggersi dalle punture di zanzare.
Abiti lunghi e freschi con colori chiari che non lasciano scoperte nessuna parte del corpo, l’uso di molti repellenti e dormire sotto una rete anti zanzara. Ho passato diverse settimane in viaggio senza essere mai stato punto.
Qual è il periodo migliore per andare in Indonesia?
L’Indonesia è un paese caratterizzato da due grandi stagioni: la stagione secca e la stagione delle piogge.
La variabilità è comunque forte, il clima cambia da equatoriale e sub-equatoriale nella parte centro-settentrionale, a clima tropicale nelle isole situate più a sud.
Il periodo migliore è la stagione secca che va da Maggio ad Ottobre, tuttavia troverai una forte variabilità tra le zone. Alcune isole sono più piovose di altre, specialmente in alta quota. La temperatura e l’umidità sono alte durante tutto l’anno.
Ovviamente il periodo secco coincide anche con la maggiore affluenza turistica, specialmente nei mesi centrali Luglio e Agosto. In questo periodo i prezzi ovviamente aumentano.
Tuttavia, il clima e la stagione devono essere considerate tenendo bene in mente l’itinerario del viaggio.
Quali mezzi di trasporto utilizzare in Indonesia?
C’è una grandissima varietà di mezzi di trasporto che puoi utilizzare in Indonesia.
Per le zone turistiche come Bali ad esempio, ti consiglio di affittare un motorino e buttarti alla scoperta dell’isola, altre zone più caotiche come il centro della capitale i taxi o i tuk tuk sono più indicati.
Sconsiglio di affittare un auto per via del traffico.
Tra le isole puoi prendere uno dei numerosi voli tra le città principali, oppure utilizzare i traghetti.
Qualsiasi sia la tua idea, considera le distanze e i tempi. Durante il mio primo viaggio di un mese in Indonesia ho infatti capito l’enormità dell’arcipelago indonesiano con i suoi tempi lunghi.
Gli spazi sono vastissimi e i collegamenti lenti, non dimenticarlo.
Visto per l’Indonesia, come funziona?
Il primo quesito che vogliamo risolvere è quello sui visti e i documenti.
Per visitare l’Indonesia devi possedere un passaporto valido per l’espatrio con almeno sei mesi di validità dalla data di scadenza.
Se il soggiorno per fini turistici è inferiore ai 30 giorni, non hai bisogno di nessun visto.
Se pensi di rimanere per più di un mese, all’arrivo ti verrà rilasciato un visto valido per 30 giorni che può essere allungato per ulteriori 30 giorni.
Come ritirare denaro?
Puoi ritirare la moneta locale direttamente dai numerosi bancomat presenti in tutte le città, oppure cambiare negli uffici di cambio.
Avverti la tua banca del tuo viaggio in Indonesia così da avere la carta abilitata ai prelievi internazionali.
Molto importante è avere alcune centinaia di dollari americani con sé per il pagamento del visto quando necessario e per eventuali emergenze.
L’Indonesia è un paese sicuro per viaggiatori solitari, gruppi, famiglie?
L’Indonesia è un paese tutto sommato sicuro, il popolo è accogliente con il turista occidentale.
Alcune zone sono sconsigliate dalle Autorità italiane per via del radicalismo islamico presente. Tuttavia sono episodi sporadici del tutto scollegati con la sicurezza del paese, una situazione analoga a quella europea dove i gesti isolati non rappresentano affatto la mentalità della popolazione.
Nei miei viaggi in Indonesia non mi sono mai sentito in pericolo in nessun modo, viaggia tranquillo senza pregiudizi.
In sintesi, l’Indonesia è una meta adatta a tutti, famiglie comprese, con la sola avvertenza di organizzare una bozza di itinerario per non incorrere in spiacevoli contrattempi.
Ovviamente chi viaggia con bambini dovrà limitarsi alle zone con più servizi come Bali.
Perché visitare l’Indonesia
Ci sono mille ragioni per visitare l’Indonesia, dai templi di Bali ai caotici mercati di Giacarta fino ad arrivare alle uniche cerimonie di Tana Toraja, ma qui voglio soffermarmi sulle meraviglie naturalistiche.
Lo faccio per un motivo semplice, come ambientalista sono consapevole che chi vuole aiutare attivamente la natura deve visitare i parchi nazionali e non fermarsi alle città o alle classiche attrazioni turistiche.
Quello non serve, bisogna andare direttamente sul posto di conservazione e diventare parte attiva del cambiamento.
La prima motivazione per visitare l’Indonesia è senza dubbio la fauna selvatica unica al mondo.
Lo sapevi che l’Indonesia occupa la terza posizione nella lista delle nazioni con la più alta biodiversità al mondo dopo Brasile e Colombia?
E lo sapevi che è anche tra le nazioni con il più alto tasso di deforestazione al mondo?
Se non finanziamo con le nostre vacanze i centri di conservazione, presto rischiamo di perdere una delle regioni più ricche del pianeta sotto la pressione dello sviluppo industriale.
Questo non possiamo permetterlo.
Cosa vedere in Indonesia
Come fondatore di un’associazione ambientalista e amante incondizionato della natura selvaggia, non posso non proporti delle attrazioni naturalistiche.
Ovviamente l’Indonesia non è solo spiagge, vulcani e foreste, tuttavia qui mi limiterò a proporti le attrazioni naturali lasciando l’aspetto culturale ad altre persone più informate di me.
Chi effettua un viaggio in Indonesia non può non programmare una visita all’uomo della foresta, il nostro cugino prossimo orango tango.
Gli oranghi sono animali dalla bellezza unica, basta guardarli per un secondo negli occhi e non potrai non amarli in maniera profonda.
L’areale di sopravvivenza degli oranghi si è purtroppo ridotto drasticamente in questi ultimi anni, e lo scopo di questo articolo è soprattutto quello di incentivare le persone a organizzare una visita ai nostri amici primati.
Ci sono solo due isole al mondo dove poter vivere l’esperienza unica di vedere gli oranghi in natura, Borneo e Sumatra.
Il declino della specie è costante e allarmante, gli esperti non a caso hanno inserito l’orango nella lista delle specie in rischio critico di estinzione.
Le foreste sono convertite in piantagioni di palma da olio distruggendo quindi l’habitat naturale degli oranghi.
Arrivare in Borneo o Sumatra è piuttosto semplice dalla capitale, ci sono infatti numerosi voli che le collegano con Giacarta.
A differenza di Sumatra, il Borneo non appartiene alla sola Indonesia, ma è divisa con Malesia e il piccolo sultanato del Brunei. Parlerò di queste zone in un altro articolo.
Le città principali dove partire alla scoperta del Borneo indonesiano sono Pontianak, Balikpapan e Pangkalanbuun.
Queste città sono anche la dimostrazione di quanto il Borneo è cambiato negli ultimi anni. Fino a 50 anni fa, l’isola era una distesa interminabile di foresta pluviale, mentre oggi la crescita urbana mette in serio pericolo questo angolo di paradiso.
Per quanto riguarda Sumatra, il punto di arrivo è Medan, una città caotica dalla quale partono le escursioni per i vicini parchi nazionali.
I migliori parchi naturali dove vedere la fauna selvatica
Anche se l’Indonesia è famosa per la distruzione sistematica dell’ambiente, fortunatamente una considerevole parte del paese è protetta.
Anche se i controlli all’interno dei parchi non sono efficienti al 100%, essi riescono comunque a proteggere la flora e la fauna del luogo.
Questa la lista dei principali parchi.
Cenderawasih Bay National Park
Parco marino che protegge 18 isole e 500 km di coste situato in Papua Occidentale. Una zona di interesse biologico unico indicato prevalentemente agli amanti del mare. Qui potrai vivere l’esperienza di vedere tartarughe marine, squali balena e un reef tra i migliori al mondo.
Wasur National Park
Chiamato anche il Serengeti dell’Indonesia, il parco è una delle aree più pristine dell’intero arcipelago. Il 70% dell’area è composta da savana e il restante è diviso tra vari sottotipi di foresta. Qui vivono moltissime specie di uccelli e altre specie endemiche dell’isola.
Gunung Palung National Park
Una delle ultime aree dove è possibile incontrare oranghi selvatici. Situato nella provincia occidentale del Borneo indonesiano, negli anni ha sofferto attività illegali come il bracconaggio e il taglio di legname, mentre negli ultimi anni sta ritornando alle origini grazie alla crescita dell’ecoturismo.
Sebangau National Park
Un recente parco nato nel cuore centrale del Borneo indonesiano, dimora di circa 7000 oranghi. Un successo degli sforzi della conservazione visto che l’area era destinata allo sviluppo delle piantagioni di palma. L’area una volta ampiamente danneggiata, è ora protetta, tuttavia serviranno decenni prima che i danni verranno completamente recuperati.
Tanjung Puting National Park
Uno dei parchi più famosi e visitati di tutto il Borneo indonesiano, qui è presente un centro di ricerca internazionale sugli oranghi aperto al pubblico. Il parco rappresenta una delle aree meglio conservate di tutto il Borneo, una visita imperdibile per gli amanti della natura.
Kutai National Park
Situato nella zona est del Borneo, purtroppo è stato danneggiato da un recente incendio. La parte restante è tuttavia integra, e la zona danneggiata recupera velocemente senza l’interferenza umana. Facilmente raggiungibile da Samarinda, è una visita da non perdere.
Kayan Mentarang National Park
Situato sul confine tra Malesia e Indonesia, qui il viaggiatore particolarmente fortunato può imbattersi in un orso della luna, o addirittura in un leopardo nebuloso. Non rimanere deluso se non li avvisterai, sono animali molto schivi.
Way Kambas National Park
Una delle più antiche aree protette dell’Indonesia, è situato nella parte sud dell’isola di Sumatra e offre protezione alle ultime tigri, rinoceronti ed elefanti indonesiani. In passato venne pesantemente sfruttato dalle attività umane, oggi si sta lentamente riprendendo grazie alla maggiore protezione contro il bracconaggio e lo sfruttamento illegale di legname.
Bukit Barisan Selatan National Park
Vicino al parco Way kambas, il Bukit Barisan è l’area naturale che offre spazio alle specie endemiche dell’isola di Sumatra come rinoceronti, tigri, tapiri, orsi luna e una miriade di volatili.
Gunung Leuser National Park
Insieme ai due parchi appena citati, il Gunung Leuser è dimora delle ultime tigri e rinoceronti si Sumatra. E’ probabilmente il più famoso dei tre anche perché è quello più in pericolo sotto le nuove ordinanze della comunità di Aceh nel nord Sumatra che lo vorrebbe aperto allo sfruttamento. Le associazioni ambientaliste si stanno ovviamente opponendo e noi con loro. Il parco rappresenta una delle ultime due aree dove è presente l’orango di Sumatra, specie in rischio critico di estinzione.
Kerinci Seblat National Park
Situato intorno alla città di Padang, Sumatra Occidentale, è famoso per essere il parco con la più alta concentrazione di tigri di Sumatra ed è il più grande dell’isola. Qui è possibile partecipare a dei programmi di volontariato promossi a livello internazionale.
Ujung Kulon National Park
Occupa l’estremità occidentale dell’isola di Giava, la più abitata dell’Indonesia dove troviamo la capitale Giacarta. L’unicità del parco è rappresentata dalla presenza degli ultimi rinoceronti di Giava, una specie sull’orlo del’estinzione.
West Bali National Park
Anche la turistica Bali ha il suo parco nazionale che ospita molte specie di voltatili endemiche e rare. La specie simbolo del parco è lo Storno di Bali presente solo qui e nella vicina isola di Nusa Punida a seguito di un ambizioso progetto di conservazione.
Bogani Nani Wartabone National Park
Situato nella zona nord dell’isola di Sulawesi, questo parco offre riparo al Tarsio spettro, il solo primate completamente carnivoro esistente in natura.
Baluran National Park
Il parco è situato nella parte orientale dell’isola di Giava e protegge ben 26 specie di mammiferi a rischio estinzione come il Leopardo di Giava, il Tragulo di Giava e il Gatto pescatore.
Lore Lindu National Park
Situato nel cuore centrale dell’isola di Sulawesi, il parco ospita numerose specie endemiche ed ha riconosciuto lo status di Riserva della Biosfera da parte dell’Unesco. Il parco è l’habitat del Macaco di Manken, endemico dell’isola.
Komodo National Park
Chiudiamo questa rassegna dei migliori parchi nazionali dell’Indonesia con un parco simbolo dell’intero arcipelago, mi riferisco al parco omonimo che protegge il famoso Drago di Komodo. Lungo anche fino a 3 metri, il Drago di Komodo è la specie di lucertola più grande al mondo.
Per gli amanti delle immersioni
Oltre che appassionato di foreste, sono anche un biologo marino con la passione delle immersioni. E quando pensiamo all’Indonesia non possiamo certo dimenticarci del suo meraviglioso mare.
Non a caso i mari che circondano il paese sono tra i più belli al mondo con un altissimo tasso di biodiversità.
Purtroppo alcune aree sono danneggiate dalle attività umane come la pesca a strascico e ancor peggio con le bombe, tuttavia vaste aree protette sono ancora piuttosto intatte.
I principali mari che circondano l’arcipelago indonesiano sono:
- Mare delle Andamanne;
- Mare di Celebes;
- Mar di Banda;
- Mar di Giava;
- Mare degli Arafura;
- Mar di Flores.
Pesci luna, squali balena, mante, tartarughe marine, squali tropicali, pesci di barriera, appena metti la testa sotto l’acqua scoprirai un ambiente dal punto di vista biologico straordinario.
Tra le località principali ricordiamo Raja Ampat, Togian Island, Bunaken Island e Bangka Island.
Viaggio in Indonesia: considerazioni finali
Viaggiare in maniera responsabile in Indonesia è il miglior modo per aiutare la flora e la fauna. Un paese in via di sviluppo come l’Indonesia vive grazie alle risorse naturali, solo grazie all’ecoturismo si può proteggere l’ambiente.
Le popolazioni locali sono i migliori guardiani del proprio ambiente, tuttavia noi occidentali dobbiamo offrire loro una ragione per conservare l’ecosistema in cui vivono.
I grandi danni ambientali li fanno le multinazionali della pesca, dell’olio di palma, del legname, tutte aziende che non hanno interesse a proteggere l’ambiente
Alessandro complimenti! Fra una ventina di giorni partirò per il Borneo e questo post mi ha chiarito le idee. Non vedo l’ora…. 😉
Pronti alla partenza 🙂