Viaggio a Bali: i migliori itinerari per appassionati della natura

Un articolo di Alessandro Nicoletti sull’organizzazione di un viaggio a Bali, nota meta turistica dal grande valore culturale e naturale.

foresta baliBali è una delle destinazioni turistiche più famose al mondo ed è descritta da tantissimi travel blogger di tutto il mondo.

Tuttavia, questa non sarà l’ennesimo articolo su cosa fare e vedere a Bali come turista, ma al contrario una guida naturalistica dettagliata che coprirà esclusivamente la parte naturalistica dell’isola.

Infatti, nonostante la forte presenza umana tra abitanti e turisti provenienti dai quattro angoli del pianeta, Bali fortunatamente riesca ancora ad offrire dei luoghi naturali degni di nota.

Come associazione ambientalista, Keep the Planet ha il dovere di informare quante più persone possibili dell’importanza di visitare le aree e i parchi naturali perché solo in questo modo si riesce a proteggere aree altrimenti destinate alle attività umane.

In molti paesi del mondo, Indonesia specialmente, le foreste stanno scomparendo ad una velocità impressionante per lasciar spazio alle coltivazione agricole distruggendo così la biodiversità del luogo.

Come semplici viaggiatori forse non possiamo fare molto, ma solo grazie alla nostra presenza in determinati posti possiamo creare la consapevolezza che uno sviluppo alternativo è possibile.

Una foresta intatta infatti può creare delle fonti economiche alternative come l’ecoturismo e il volontariato ambientale.

Anche se di solito le associazioni ambientaliste non scrivono guide come questa, ho deciso di scrivere una guida per organizzare un viaggio a Bali perché voglio incentivare gli amanti della natura a visitare questa meravigliosa isola non solo per le sue spiagge turistiche, ma anche e soprattutto per i suoi angoli più nascosti.

Qui hai anche l’opportunità di fare un’esperienza di volontariato che ti rimarrà per sempre nel cuore.

Bali infatti ha diverse organizzazioni ambientali che accettano volontari e lavoratori nei vari ambiti.

Keep the Planet ha selezionato per gli amanti della conservazione ambientale oltre 100 associazioni che organizzano viaggi volontariato in Indonesia e non solo tra cui anche quelle che si dedicano alla salvaguardia della flora e della fauna balinese.

Per accedere al database, diventa socio dell’associazione e aiutaci a tutelare le specie selvatiche.

Informazioni pratiche viaggio a Bali

Bali è una delle circa 17.000 isole che compongono lo stato arcipelago dell’Indonesia, paese compreso tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico.

Con circa 250 milioni di abitanti, è il 4 paese più popolato al mondo, il primo a maggioranza mussulmana.

Tra la miriade di isole indonesiane, Bali si è ritagliata un posto speciale perché è l’isola principale dove si è mantenuta l’antica religione dell’Induismo balinese.

Questa particolare forma di induismo è legata al popolo di Bali perché ha un culto speciale e unico al mondo caratterizzato da un forte animismo, un culto degli antenati e una forma di riverenza verso gli illuminati del Buddismo.

A Bali circa l’85% degli abitanti è di religione induista, mentre la minoranza mussulmana più presente nella parte occidentale sta via via crescendo.

Date le tradizioni religiose, Bali si colora di eventi e manifestazioni tradizionali caratterizzate da spettacoli unici che attirano turisti e viaggiatori dai quattro angoli del pianeta.

L’Indonesia è un paese dai forti contrasti, passiamo da isole selvagge e deserte, a zone con altissime densità abitative. Bali sicuramente si trova in questo secondo scenario dove la limitata estensione geografica offre rifugio ad una popolazione di circa 4 milioni di abitanti rendendola una delle isole indonesiane a più alta densità di popolazione.

Nonostante le diversità culturali e religiose, il popolo indonesiano è unito dalla lingua nazionale, l’indonesiano. 

Come per il resto della nazione, la moneta utilizzata è la Rupia Indonesiana.

Quanto costa un viaggio a Bali?

Bali è un’isola relativamente economica e la spesa finale dipende esclusivamente dal tipo di viaggio e dalle esperienze che si cercano.

Si può infatti passare dal resort 5 stelle a 500$ la notte, al bungalow in riva alla spiaggia per soli 5$. L’offerta è veramente ampia e variegata capace di accontentare tutti i portafogli.

Il biglietto aereo andata e ritorno da Roma o Milano costa in media 500/600 euro se prenotato con anticipo. Scendere sotto questa cifra è oggettivamente difficile, nel mio ultimo viaggio ad esempio ho speso 530 per un Roma-Bali A/R, se riesci a fare meglio avvisami.

Puoi cercare un volo per la capitale indonesiana Giacarta per poi prendere uno dei tantissimi aeree che collega Giava con Bali.

Se rimani meno di 30 giorni non devi pagare nemmeno il visto, altrimenti sono 35$.

Il cibo a Bali è buono ed economico, io che mangio ai mercati locali difficilmente spendo più di 5$, trovi delle pietanze anche ad un solo dollaro. Questo non significa che non troverai ristoranti Michelin a prezzi da nord europa.

I trasporti sono anch’essi economici, puoi affittare un motorino per circa 5$ dollari al giorno.

Il budget è una cosa molto personale, ma resta il fatto che Bali è una destinazione per tutte le tasche.

Situazione sanitaria a Bali

Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, Bali è una zona relativamente sana e sicura, nonostante questo dovrai prestare comunque attenzione alle punture di zanzare e al cibo che mangi.

A Bali potrai godere del tuo viaggio senza nessuna particolare precauzione, l’importante è seguire le normali indicazioni di buon senso quale:

  • prediligere cibi cotti;
  • lavarsi bene le mani prima di mangiare
  • mai bere dal rubinetto;
  • a differenza di altri paesi, il ghiaccio è relativamente sicuro, così come mangiare frutta e verdura;
  • utilizzare repellenti per insetti;
  • abiti lunghi e freschi con colori chiari;
  • avere un kit di primo soccorso;
  • assolutamente necessaria assicurazione medica di viaggio.

Io non sono un medico e non voglio nemmeno diventarlo, recati dal tuo medico di famiglia e decidi insieme a lui quali vaccinazioni reputi necessarie.

Alcuni consigli però sono validi per tutti, sia chi decide di vaccinarsi e chi no.

Non ti nascondo che ho effettuato diversi viaggi sia in Africa sia in Asia senza vaccini e non mi sono mai ammalato perché ho seguito alla lettera le precauzioni qui di seguito.

La precauzione infatti è la migliore arma perché anche se ti vaccini per una malattia specifica, il rischio di contrarla rimane per via della variabilità dei ceppi batterici e dei virus.

Le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per Sud-Est asiatico sono i seguenti:

  • Tetano;
  • Tifo;
  • Epatite;
  • Rabbia;
  • Dengue: a Bali è la malattia più frequente;
  • Malaria: molto rara.

A Bali si trovano alcune strutture ospedaliere private con standard occidentali, mentre le farmacie sono anch’esse ben fornite, tuttavia ricorda che senza assicurazione rischi di diventare povero visti i prezzi per le cure mediche.

Qual è il periodo migliore per andare a Bali?

Bali è situata a pochi gradi a sud dell’equatore, ed ha un clima tropicale equatoriale caratterizzato da caldo durante tutto l’anno, con una stagione piovosa da novembre a marzo, e una stagione relativamente secca da aprile a ottobre, quando comunque è possibile qualche acquazzone.

Le piogge tropicali si presentano sotto forma di rovesci e temporali, magari intensi, ma in genere di breve durata che dunque lasciano spazio al sole anche nella stagione più piovosa.

Le temperature sono elevate e uniformi tutto l’anno; sono leggermente più alte da ottobre a marzo, quando la media giornaliera sulla costa è intorno ai 27 gradi, e un po’ più basse da giugno a settembre, quando è intorno ai 26 gradi.

Attenzione al sole, la crema solare è obbligatoria.

Troverai una forte differenza di prezzi e turisti durante l’alta stagione che io tendo ad evitare, la massiccia presenza di turisti potrebbe stancare il viaggiatore alla ricerca di natura e tranquillità.

Quali mezzi di trasporto utilizzare a Bali?

Risposta molto semplice, affitta un motorino e parti alla scoperta dell’isola, io ho viaggiato con motorino in affitto fino alle punte estreme dell’isola, il viaggio dura anche diverse ore da punta a punta, ma puoi, anzi devi, fare tappe intermedie del tutto fattibili.

Evita le auto, poco compatibili con il traffico caotico dell’isola. Appena arrivato all’aeroporto di solito sarai assalito dai tassisti, contratta sul prezzo.

Visto per Bali, come funziona?

Il primo quesito che vogliamo risolvere è quello sui visti e i documenti.

Per visitare Bali devi possedere un passaporto valido per l’espatrio con almeno sei mesi di validità dalla data di scadenza.

Se il soggiorno per fini turistici è inferiore ai 30 giorni, non hai bisogno di nessun visto.

Se pensi di rimanere per più di un mese, all’arrivo ti verrà rilasciato un visto valido per 30 giorni che può essere allungato per ulteriori 30 giorni.

Come ritirare denaro?

Puoi ritirare la moneta locale direttamente dai numerosi bancomat presenti in tutte le città, oppure cambiare negli uffici di cambio.

Avverti la tua banca del tuo viaggio a Bali così da avere la carta abilitata ai prelievi internazionali.

Molto importante è avere alcune centinaia di dollari americani con sé per il pagamento del visto quando necessario e per eventuali emergenze.

Anche gli euro sono ormai accettati ovunque.

Bali è un paese sicuro per viaggiatori solitari, gruppi, famiglie?

Bali è un paese tutto sommato sicuro, il popolo locale è accogliente con il turista occidentale.

Tuttavia, il turismo di massa ha attratto anche persone da altre isole alla ricerca di soldi facili.

Alcune zone dove regna il turismo di massa appunto come Kuta, puoi avere dei fastidi da alcuni personaggi generalmente non balinesi che tenteranno di rubare portafogli al turista sconsiderato.

Se esci dalla follia di Kuta, non avrai problemi di sorta e puoi tranquillamente sentirti sicuro – anzi forse di più – come a casa.

Nei miei viaggi a Bali non mi sono mai sentito in pericolo in nessun modo, viaggia tranquillo senza pregiudizi.

In sintesi, Bali è una meta adatta a tutti, famiglie comprese, con la sola avvertenza di organizzare una bozza di itinerario per non incorrere in spiacevoli contrattempi.

Ovviamente chi viaggia con bambini dovrà limitarsi alle zone con più servizi per ovvi motivi.

Perché visitare Bali

viaggio a baliNon c’è motivo logico per non visitare Bali, devi farlo assolutamente e chi è stato sull’isola sa bene di cosa parlo.

Probabilmente non è la meta migliore per gli amanti della natura, sinceramente il Borneo non ha rivali da questo punto di vista, tuttavia Bali è Bali, un posto unico al mondo dove le tradizioni e la cordialità delle persone ti regalerà sensazioni introvabili altrove.

Non stupirti di essere invitato ad un matrimonio dopo due giorni di conoscenza, a me è capitato, non stupirti di mangiare a casa dei locali come ospite, mi è capitato anche questo, non stupirti di vedere i tramonti più belli al mondo, mi è capitato anche questo, non stupirti di assistere a danze tradizionali straordinarie, immagino che tu abbia capito che mi è capitato anche questo.

Bali ha mille ragioni per essere vista e vissuta, ma nessuna può veramente essere raccontata in un articolo, certe cose devi provarle.

Cosa vedere a Bali

Le cose da vedere a Bali sono moltissime, tuttavia Keep the Planet è un sito di divulgazione scientifica e per amanti dei viaggi naturalistici, non un travel blog, quindi certi aspetti li tralascio volutamente.

Il web è già ricco di articoli e guide sulle principali attrazioni turistiche, qui pertanto mi limito alla parte naturalistica dell’isola dove la natura regna ancora.

Considera che Bali è una piccola isola densamente popolata, probabilmente non è la migliore destinazione per un viaggio prettamente naturalistico, tuttavia ci sono ancora alcune zone che preservano l’antica bellezza naturale.

Discorso a parte va fatto per la Ubud Monkey Forest, un santuario naturale abitato da una densissima popolazione di Scimmia Balinese dalla coda lunga, il cui nome scientifico è Macaca fascicularis.

Nell’area vivono all’incirca 700 scimmie divise in cinque gruppi; a causa della numerosa popolazione, i conflitti fra gruppi sono inevitabili.

Gli animali sono così abituati alla presenza umana da aver cambiato carattere, qui vedrai sicuramente le scimmie, ma ti consiglio di allontanarti da questa zona se vuoi vivere un’esperienza più autentica.

Per farlo, dovrai necessariamente recarti in uno dei parchi che troverai sull’isola.

I migliori parchi naturali dove vedere la fauna selvatica

Se il 99% dei turisti a Bali si accontenta del sicuro avvistamento della scimmia balinese al Santuario di Ubud, quell’1% che rimane che non si accontenta, sottoscritto compreso, si inoltra alla scoperta della parte ancora selvaggia dell’isola.

Se è vero come è vero che Bali è un’isola densamente abitata dove la natura resiste solo in piccole parti, chi cerca la Bali originaria non può non raggiungere l’estremo nord occidentale dove troviamo il Parco Nazionale di Bali.

Nella foto qui sotto, il parco è quella piccola macchia verde sulla destra chiamato Taman Nasional Bali Barat.

parco nazionale bali

Situato nella reggenza di Buleleng, il parco è stato fondato nel 1941 e protegge circa 190 chilometri quadrati in totale, di cui 158 chilometri quadrati di terra e il resto il mare circostante.

Questa area rappresenta circa il 5% della superficie totale dell’isola balinese.

A nord del parco troviamo una lunga spiaggia, una barriera corallina e alcune isolette.

Un porto marittimo di Gilimanuk e il villaggio di Goris sono i due punti di entrata, il Parco Nazionale può essere raggiunto con le strade infatti da Gilimanuk e Singaraja, oppure utilizzando i traghetti da Ketapang per chi arriva dall’isola di Giava,

Il parco è composto da diverse tipologie di habitat, un mix di savana, mangrovie, foreste montane e miste-monsoniche e isole coralline. Il centro del parco è dominato dai resti di quattro montagne vulcaniche dell’era Pleistocene, dove il Gunung Patas con 1.412 metri rappresenta il picco più alto.

Qui trovano rifugio specie in pericolo di estinzione come lo Storno di Bali.

Altre specie che si possono avvistare sono il banteng, l’uccello dollaro, la tartaruga dal becco di falco, il muntjac indiano, il passero di Giava, il lutung di Giava, la volpe volante maggiore, il gatto leopardo, il marabù minore, il cervo rusa, il martin pescatore sacro.

Per visitare il parco devi recarti al centro visitatori che si trova all’entrata del paese di Gilimanuk e da lì organizzare una visita organizzata con una delle guide ufficiali del parco.

Anticamente Bali ospitava la tigre di Bali, specie ormai estinta da circa un secolo, qui all’interno del parco potrai immaginare l’antico habitat del magnifico felino.

Keep the Planet ha selezionato per gli amanti della conservazione ambientale oltre 100 associazioni che organizzano viaggi volontariato tra cui anche quelle che si dedicano alla salvaguardia della flora e della fauna balinese.

Per accedere al database, diventa socio dell’associazione e aiutaci a tutelare le specie selvatiche.

I dintorni di Bali da visitare assolutamente

Quando arriverai a Bali, noterai una forte presenza di templi, case, alberghi, strade, gente, turisti, locali, viaggiatori, eccetera, eccetera.

Un’isola che ha vissuto uno dei boom più intensi di popolazione e sfruttamento turistico. Certo, i motivi per viaggiare a Bali sono moltissimi iniziando dall’unicità delle sue tradizioni, tuttavia per chi cerca la natura selvaggia, Bali probabilmente non è la meta migliore.

Che fare allora? Arrendersi alla società umana e adattarsi, oppure c’è un’alternativa?

Quello che ho imparato nel corso degli anni è che l’alternativa c’è sempre e in questo caso si chiama Nusa Penida.

A differenza delle Gili, meravigliose ma diventate destinazione da turismo di massa, Nusa Penida mantiene ancora intatta la vera anima selvaggia dell’isola che come Bali è a maggioranza induista.

Qui puoi perderti per le stradine impervie all’interno della foresta ancora ben mantenuta dove sarai solo tu e pochi locali. Qui c’è infatti il detto che se vuoi sapere come era Bali fino a pochi decenni fa, devi venire a Nusa Penida a scoprirlo.

Dalle immersioni con le mante, agli avvistamenti degli ultimi Storni di Bali, Nusa Penida non ti deluderà.

Le migliori immersioni

Le immersioni a Bali hanno da sempre un fascino irresistibile per i sub di tutto il mondo non solo per la ricca vita marina, ma anche per il paesaggio che fa da cornice: non capita spesso di immergersi da una spiaggia con allo sfondo verdi risaie e altissimi vulcani ancora attivi.

Le località che attirano il maggior numero di sub sono sicuramente l’isola di Palau Menjangan, Tulamben situate nel nord-est, Nusa Lembongan e le vicine isole situate nella parte orientale dell’isola.

Nonostante questo possa sembrare un paradiso incontaminato, io ti sbatto la verità in faccia postandoti questo video diventato subito virale:

Mi dispiace non essere romantico, Bali ha un serio problema ambientale con la plastica dovuto dalla massiccia presenza di turisti e dal modello di sviluppo sbagliato che crea queste condizioni di disagio.

Viaggio a bali: considerazioni finali

Bali è una destinazione che devi assolutamente visitare, l’atmosfera dell’isola è un qualcosa di unico ed irripetibile.

Tuttavia, visto che Keep the Planet non è un travel blogger, ma un sito di un’associazione ambientalista, devo avvisarti che se cerchi la natura selvaggia, Bali non è il miglior posto dove cercarla.

Specialmente in Indonesia, ci sono aree molto più remote e difficili da raggiungere che sicuramente rappresentano ancora le ultime testimonianze della vita prima dell’avvento dell’uomo e della sua follia auto distruttiva.

Le nostre attività umane associate ad un modello di sviluppo non sostenibile sta trasformando irrimediabilmente la superficie del pianeta, pianeta che sta soffrendo, ma che alla fine vincerà nonostante noi.

Come umani non dimentichiamoci chi siamo, una specie che pensa di essere superiore all’ambiente che in verità lo sostiene.

Senza mari puliti e foreste integre, la società degli umani è destinata a scomparire.

Fai la tua parte.

Alessandro.

Diventa socio dell’associazione e aiutaci a tutelare le specie selvatiche.

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