Un articolo di Alessandro Nicoletti sui migliori viaggi avventurosi in aree selvagge per aiutare la conservazione ambientale e animale.
Sei pronto ad aiutare l’ambiente viaggiando? Se sì, questa guida ti spiegherà perché viaggiare aiuta la conservazione e quali sono le migliori mete per amanti della natura.
Visitare le ultime aree naturali infatti è molto importante, specialmente nei paesi poveri, perché così si contribuisce alla creazione di economie alternative rispetto alla distruzione delle foreste e dell’inquinamento dei mari.
Purtroppo nei paesi meno evoluti la povertà, l’avidità e l’ignoranza diffusa creano le condizioni perfette per lo sfruttamento delle risorse naturali a discapito della salute dell’ambiente e delle persone comuni arricchendo solo pochi individui al vertice di aziende senza scrupoli.
Ecco allora le aziende di olio di palma distruggere milioni di ettari di foreste primarie in Indonesia, le industrie di bestiame deforestare l’Amazzonia, le aziende di salmone allevato inquinare le coste cilene e così via, i casi di distruzione ambientale sono ormai la norma.
Ma come fare per fermare questi processi che sembrano inevitabili?
Certamente da soli possiamo forse fare ben poco, ma se tutti insieme iniziamo ad andare nella giusta direzione, forse qualche risultato possiamo ottenerlo.
E tra le varie scelte che possiamo fare per aiutare la conservazione dell’ambiente, una delle più utili è quella di visitare le aree naturali e i parchi nazionali così da aiutare gli sforzi di quella parte di popolazione che lotta per la natura.
La lista dei viaggi avventurosi per aiutare la natura
Colombia
I tempi delle FARC e di Escobar sono ormai lontani, la Colombia infatti, da narco stato dominato dalla violenza, si è trasformato in una delle migliori destinazioni al mondo per gli amanti della natura.
E’ proprio in Colombia infatti che troviamo una delle porzioni meglio conservate della foresta Amazzonia, risultato che per assurdo si è potuto ottenere anche grazie alla guerriglia che per decenni ha impedito lo sfruttamento delle risorse naturali come in altri paesi.
Con il trattato di pace tra milizie ribelli e governative, si è aperta una porzione di mondo di incredibile bellezza.
Se non lo hai visto, corri a farlo.
Tra le mete imperdibili della Colombia selvaggia, sicuramente il Parco Archeologico Nazionale di San Agustín, aggrappato sulle Ande a 1.720 metri, è sparso su un’area di 500 chilometri quadrati nel cuore della Colombia sudoccidentale, lontano dagli itinerari classici.
Polonia
Pochi pensano alla Polonia quando parliamo di viaggi naturalistici, ma se ti dicessi che questo paese racchiude uno degli ambienti più straordinari dell’intero continente europeo come reagiresti?
E’ proprio qui infatti che si trova la Foresta di Bialoweiza, la sola foresta vergine rimasta in Europa. Essa rappresenta tutto ciò che resta dell’immensa foresta che migliaia di anni fa si estendeva sul continente europeo. Data la sua importanza naturalistica, il sito appartiene ai Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
L’areale è suddiviso in due aree, la parte polacca facilmente visitabile e la parte bielorussa che necessita di apposito visto per il paese.
Qui potrai avvistare quello che rimane dell’antica flora e fauna europea circondata da paesaggi incontaminati e surreali, non solo cervi e aironi, ma anche sua maestà il bisonte europeo, il più grande animale selvatico rimasto in Europa.
Cile
Largo solo 180 km, ma lungo ben 4300 km da nord a sud, il Cile è il Paese più lungo del mondo.
Ma questa non è la sua unica caratteristica da record; la natura selvaggia cilena racchiusa tra l’oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande infatti offre paesaggi davvero spettacolari per gli amanti della natura.
Dal deserto ai ghiacciai, dal mare alle montagne, il Cile è tutto un susseguirsi di mete imperdibili per gli amanti dei viaggi avventurosi.
Ogni tappa di viaggio è segnata da scenari, emozioni e avventure sempre diverse, anche a seconda della stagione e dell’ora del giorno. Tra le esperienza da non perdere, una crociera lungo il litorale alla scoperta dei grandi mammiferi oceanici, e un trekking nel Deserto di Atacama, il deserto più arido al mondo.
Infine, nell’estremo sud del Cile, nello Stretto di Magellano, si trova un luogo perfetto per tutti gli amanti degli animali. E’ la Isla Magdalena, l’unico luogo al mondo dove è possibile osservare contemporaneamente una colonia di 60mila coppie di pinguini che ogni anno si ritrovano per la riproduzione.
Indonesia
Dopo numerosi viaggi, posso affermare di essere un vero esperto di Indonesia. Da Sumatra al Borneo, fino alle remote isole del Sulawesi, ho passato diversi mesi alla scoperta di questo meraviglioso arcipelago.
Qui troviamo specie uniche al mondo, dalla scimmia nasica all’orango, l’Indonesia racchiude un tesoro naturalistico inestimabile.
Tutta questa bellezza però è in pericolo per colpa dell’uomo. Dalle coltivazioni di palme da olio, alla pesca eccessiva infatti, i gioielli indonesiani sono in pericolo di estinzione.
L’ecoturismo può giocare un ruolo fondamentale nella salvaguardia di questi paradisi terrestri, un motivo in più per organizzare il tuo prossimo viaggio avventuroso proprio qui in Indonesia.
Se vuoi approfondire, leggi la guida completa sui viaggi in Indonesia.
Filippine
Attaccata all’Indonesia troviamo le Filippine, un altro gioiello unico nel suo genere che offre tante opportunità di viaggio.
Il fatto di essere un arcipelago formato da molte isole, l’estensione geografica ampia, il clima tropicale, e la variegata orografia, rendono le Filippine uno dei Paesi con il più alto livello di biodiversità ed endemismo al mondo.
La flora e la fauna dell’arcipelago sono formate da un mix straordinario di specie asiatiche e australasiatiche per via del fatto che le Filippine si trovano poco più a nord della linea di Wallace, la linea immaginaria che divide il continente asiatico dall’Oceania.
Nelle Filippine sono presenti circa 13.500 specie vegetali, 3200 delle quali non sono presenti in nessun altro posto al mondo. Le foreste pluviali delle Filippine hanno una ricca flora, tra cui rari tipi di orchidee e di Rafflesie.
Si possono trovare circa 1.100 specie di vertebrati terrestri, tra cui oltre 200 specie di mammiferi e oltre 600 specie di uccelli.
Tra le specie endemiche sono presenti il tamarao di Mindoro, il cervo maculato delle Visayas, il tragulo delle Filippine, il cinghiale delle Visayas, il lemure volante delle Filippine, e diverse specie di pipistrelli. Il territorio è privo di grandi predatori, ad eccezione di serpenti, pitoni, cobra e rapaci come l’aquila delle Filippine.
Tra le aree imperdibili da vedere assolutamente, ricordiamo l’Isola di Palawan, Bohol e il Negros Orientale.
Cina
La Cina è famosa per le sue megalopoli, per il suo immenso commercio e per l’inquinamento incredibile che affligge le aree più popolate del paese. Pochi invece conoscono la parte meno battuta e famosa della Cina e cioè l’entroterra che, nonostante tutto, nasconde ancora ampie aree naturali capaci di generare emozioni in chi visita queste zone.
Questa è la terra del panda gigante, del panda rosso e di altre circa 7500 specie che si estendono in paese molto ampio e vasto. Molte delle specie cinesi sono endemiche, cioè che si trovano solamente in questa area.
Se in passato tutta la fauna e la flora hanno subito delle forti minacce per colpa dell’uomo, il paese ha finalmente capito che senza natura il futuro non esiste e pertanto dal 2005 si è avviata un’ampia opera di salvaguardia che ha portato all’istituzione di ben 2400 parchi nazionali e aree protette che coprono circa il 15% dell’intero territorio nazionale.
Qui trovano rifugio non solo le specie simbolo del paese come le due specie di panda, ma anche un vasto numero di specie tra cui la tigre, il leopardo, gibboni, macachi e orsi.
Data l’ampiezza del territorio è impossibile definire un itinerario unico per gli amanti dei viaggi avventurosi.
Tanzania
Quando pensi alla natura la prima immagine che viene in mente è senza dubbio ambientata in Tanzania. E’ qui infatti che avviene la più grande migrazione terrestre mai documentata dall’uomo, è qui che infatti troviamo la pianura del Serengeti, una regione di circa 30.000 chilometri quadrati che ha l’onore di ospitare una delle aree più belle del pianeta.
Chi non ha visto infatti le immagini dell’immensa migrazione degli gnu africani che alla ricerca di aqua e cibo danno origine ad una delle sette meraviglie naturalistiche al mondo.
Intorno a ottobre, circa un milione e mezzo di erbivori si spostano a sud, attraversando il fiume Mara, per ritornare a nord (attraversando ancora il Mara più a ovest) intorno ad aprile. Questo fenomeno viene talvolta chiamato “la migrazione circolare”.
Appartiene a quest’area anche il sito archeologico di Olduvai, dove sono avvenuti ritrovamenti di alcuni dei più antichi fossili di ominidi.
La pianura del Serengeti è suddivisa in numerosi parchi nazionali: il Parco Nazionale del Serengeti, la riserva naturale di Ngorongoro, la riserva keniota di Masai Mara, il Maswa Game Reserve, e le aree controllate di Loliondo, Grumeti e Ikorongo.
Nepal
Piccola nazione incastrata tra i due colossi del mondo, Cina ed India, il Nepal racchiude alcuni tra i paesaggi più affascinanti al mondo.
Qui, tra le montagne più alte al mondo, incontriamo infatti aree naturali perfette per gli amanti della natura. A causa dell’accentuata variazione climatica, che va dal clima tropicale al clima artico, il Nepal possiede una grande varietà di piante e animali allo stato selvaggio che offrono degli itinerari mozzafiato.
Tra le varie specie di mammiferi presenti in Nepal, alcuni tra gli esempi più notevoli sono quelli costituiti dalla volpe del Bengala, la tigre del Bengala, il leopardo nebuloso, la volpe del tipo Corsac, il rinoceronte indiano, l’elefante indiano, il gatto marmorizzato, il panda rosso, il leopardo delle nevi, la volpe tibetana e il lupo tibetano.
Qualsiasi viaggio per il Nepal inizia dalla capitale kathmandu per poi addentrarsi via via tra i sentieri e le vie meno battute; viaggio che forse non è adatto proprio a tutti visto il clima e l’altitudine, ma che sicuramente può regalare immense soddisfazioni.
Uganda
Paese africano piccolo dal punto geografico, ma grande nell’offerta naturalistica.
Incastrato da est a ovest tra Kenia e Repubblica Democratica del Congo, in Uganda si ha l’opportunità di vedere da vicino il grande e mitico silverback, il gorilla di montagna.
E’ qui infatti che troviamo il Bwindi Impenetrable Forest, un’ampia foresta pluviale vergine riconosciuta come Patrimonio Unesco che offre rifugio alle ultime popolazioni di gorilla di montagna e non solo.
Un’esperienza epica, unica al mondo da fare assolutamente almeno una volta nella vita. Qui per vedere i gorilla dovrai prendere parte ad un trekking organizzato con guida locale, il solo modo per poter vivere l’esperienza di avvicinare in sicurezza le popolazioni di gorilla.
Un’altra meta imperdibile è il Queen Elizabeth Park, il parco nazionale più visitato dell’Uganda che ospita numerosi esemplari di scimpanzè, leoni, giraffe e altre specie caratteristiche dell’Africa.
Sudafrica
Il Sudafrica è il paese africano forse meglio organizzato e sicuramente più accessibile per organizzare un viaggio naturalistico.
Le opzioni sono variegate, dal grande parco nazionale del Kruger dominato dai big five elefanti, leoni, bufali, rinoceronti e leopardi, alle coste del sud dominate da foche e da sua maestà lo squalo bianco, il Sudafrica non delude mai.
Le infrastrutture e i servizi sono paragonabili agli standard occidentali, qui affittare un auto e viaggiare in autonomia è possibile a differenza di altre nazioni europee dove i tour organizzati sono la sola scelta percorribile.