Le 7 tipologie di ETS (Enti del Terzo Settore)

La riforma della normativa riguardante gli enti “no profit” è giunta ormai al traguardo; con il Decreto Semplificazioni, l’approvazione del Senato e l’auspicato via libera della Comunità europea, gli enti del Terzo settore entreranno in una nuova fase di vita operativa.

Le obsolete ONLUS, attive, dovranno convertirsi in nuove tipologie di enti “no profit”, come fissato dal Decreto legislativo del 2017. Inoltre, vecchie associazioni e nuove organizzazioni operanti nel settore della solidarietà e della utilità sociale, saranno assoggettate al nuovo regime fiscale e contabile per poter usufruire delle agevolazioni in materia di società cosiddette non commerciali.

La novità fondante l’intera riforma è l’istituzione del RUNST, Registro Unico Nazionale del Terzo settore, il quale vedrà l’iscrizione di tutti gli enti operanti nel Terzo settore che vorranno usufruire delle agevolazioni del nuovo regime fiscale dei “no profit”.

Nuovi acronimi ETS per le vecchie ONLUS

tipologie di ETSLa riforma degli ETS prevede una nuova nomenclatura per le vecchie associazioni e organizzazioni ONLUS, che vogliono iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo settore, e per quelle che nasceranno da oggi in avanti.

Possiamo definire 7 tipologie di enti del Terzo settore previste dal nuovo decreto:

  1. Organizzazioni di volontariato, dette ODV
  2. Associazioni di promozione sociale, dette APS
  3. Altri enti del terzo settore, detti ETS
  4. Enti filantropici, detti ET
  5. Reti associative
  6. Imprese sociali, dette IS, che comprendono anche le Cooperative sociali
  7. Società di mutuo soccorso, dette SMS

Differenze e specifiche dei nuovi ETS

Le nuove tipologie di ETS possiamo riassumerle di seguito, tenendo presente che per le IS, Imprese sociali comprese le Cooperative sociali, e le SMS, Società di mutuo soccorso, il discorso è un po’ diverso, e lo vedremo alla fine. Per le altre 5, invece, le specifiche sono queste:

  • Le ODV, Organizzazioni di volontariato, a livello civilistico sono soltanto associazioni riconosciute o non riconosciute. Costituite con un numero di minimo 7 persone fisiche o di almeno 3 soggetti giuridici, cioè ODV. Se i soci sono diversi da persone fisiche, possono entrare come soci dell’ente solo enti privi di scopo di lucro e le ODV devono essere in quantità almeno doppia rispetto agli altri enti. Fanno parte del Consiglio Direttivo solo soci o delegati di enti soci. I componenti del Direttivo non sono stipendiati ma possono ottenere somme soltanto a titolo di rimborsi per spese regolarmente sostenute e documentabili. Le entrate devono derivare solo da raccolte fondi, attività di interesse generale, rendite patrimoniali. Per ogni dipendente è richiesta la presenza di almeno 2 volontari, l’attività deve essere destinata, soprattutto, a persone non associate. ODV è una denominazione obbligatoria.
  • Le APS, Associazioni di promozione sociale, a livello civilistico sono soltanto associazioni riconosciute o non riconosciute. Costituite con un numero di minimo 7 persone fisiche o di almeno 3 soggetti giuridici, cioè APS. Se i soci sono diversi da persone fisiche, possono entrare come soci dell’ente solo enti privi di scopo di lucro e le APS devono essere in quantità almeno doppia rispetto agli altri enti. Le entrate devono derivare solo da raccolte fondi, attività di interesse generale, rendite patrimoniali. Per ogni dipendente è richiesta la presenza di almeno 2 volontari, o i lavoratori non devono essere in percentuale superiore al 5% rispetto ai soci. L’attività deve essere destinata ai soci e ai non associati. APS è una denominazione obbligatoria.
  • Le ETS, altri enti del terzo settore, a livello civilistico sono associazioni riconosciute o non riconosciute, Fondazioni e altri enti riconosciuti dal Codice Civile nel libro I. Possono essere costituite da persone liberamente ammesse, enti senza scopo di lucro e altri enti. Le entrate devono derivare solo da raccolte fondi, attività di interesse generale, rendite patrimoniali. Non ci sono obblighi da rispettare riguardo la presenza di volontari; le attività sono destinate a chiunque avesse bisogno. Ente del terzo settore, o ETS, è una denominazione obbligatoria.
  • Le ET, Enti filantropici, a livello civilistico sono associazioni riconosciute e Fondazioni. Possono essere costituite da persone liberamente ammesse, enti senza scopo di lucro e altri enti. Le entrate devono derivare solo da raccolte fondi, attività di interesse generale, rendite patrimoniali, ma con prevalenza legata a erogazioni pubbliche, private o rendite da patrimonio. Non ci sono obblighi da rispettare in merito alla presenza di volontari; le attività sono destinate a sostegno di persone svantaggiate e ad attività di interesse generale. Ente filantropico, o EF, è una denominazione obbligatoria.
  • Le reti associative, a livello civilistico, sono solo associazioni riconosciute o non riconosciute. Possono essere costituite da minimo 100 ETS o almeno 20 Fondazioni ETS, comunque presenti in minimo 5 tra regioni e province autonome. Vengono riconosciute come reti associative nazionali quelle che vantano almeno 500 ETS o 100 Fondazioni ETS come soci, comunque presenti in almeno 10 tra regioni e province autonome. Le entrate devono derivare solo da raccolte fondi, attività di interesse generale, rendite patrimoniali. Non ci sono vincoli in merito alla presenza di volontari; le attività svolte occorrono a rappresentare, tutelare, coordinare i propri enti associati, oppure volte ad attività di interesse generale, e possono monitorare il lavoro dei propri enti associati oltre a promuovere attività di controllo nei riguardi degli stessi. ETS, APS o ODV sono le denominazioni obbligatorie degli associati alle reti.

Le ultime due categorie

Riguardo le IS, Imprese sociali comprese le Cooperative sociali, e le SMS, Società di mutuo soccorso, il discorso è diverso. Le prime hanno una qualifica giuridica, automatica nel caso di Cooperative sociali; possono svolgere attività d’impresa o fare inserimenti lavorativi.

Possono fare utili, a patto che vengano reinvestiti nell’impresa stessa, ma possono ripartire gli avanzi degli utili purché siano limitati.

Le SMS, invece, sono enti senza fini di lucro, cui non è permesso svolgere attività d’impresa ma solo attività assistenziali a favore dei propri soci e dei loro familiari.

Possono erogare servizi di assistenza familiare, o di contributi economici, verso i familiari dei soci deceduti; inoltre, possono erogare contributi economici e servizi di assistenza ai soci con gravissime difficoltà economiche e in mancanza di prestazioni pubbliche.

Inoltre, è prevista la promozione di attività a carattere educativo e culturale nel campo della prevenzione sanitaria e della diffusione dei valori di mutuo soccorso. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Diventa parte attiva del cambiamento

ISCRIVITI GRATIS ALLA GREEN COMMUNITY

Unisciti gratuitamente alla community di Keep the Planet su Telegram