Specie bandiera: cosa sono e perché sono importanti ai fini della conservazione

Un articolo di Alessandro Nicoletti, biologo marino e fondatore dell’associazione ecologista Keep the Planet, sulle specie bandiera, cosa sono e perché sono importanti.

Ciao a tutti ragazzi, oggi volevo parlarvi delle specie bandiera, di quanto sono importanti per noi e per la tutela ambientale.

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Le specie bandiera sono tutte quelle specie affascinanti e carismatiche capaci di attirare l’attenzione del grande pubblico e che grazie alla loro presenza è più facile implementare pratiche di conservazione e tutela degli habitat.

Spesso sono grandi invertebrati terrestri o marini che rappresentano ii simbolo di molte campagne informative.

Nonostante dal punto di vista conservazionistico è fondamentale proteggere tutta la biodiversità, è innegabile che alcuni animali siano più capaci di attirare l’attenzione rispetto ad altre specie

Sicuramente il re delle specie bandiera è il panda utilizzato ormai da decenni come simbolo della conservazione della natura.

In un pianeta come il nostro in cui esistono oltre 8 milioni di specie, di cui molte sconosciute, che vanno tutelate, la presenza di specie bandiera in un determinato habitat è importante perché spesso da forza e vigore alla creazione di attività sostenibili alternative alla distruzione ambientale.

Pensiamo ai gorilla di montagna, un classico esempio di successo conservazionistico replicabile per tante altre specie simbolo del pianeta.

Questi enormi e pacifici animali, che popolano le foreste d’alta quota di Repubblica Democratica del Congo, Ruanda e Uganda, hanno rischiato di scomparire per sempre, decimati da bracconaggio, guerre civili ed estrazione petrolifera.

Nel periodo più buio per i gorilla di montagna, si contavano solo 300 individui.

Ora, dopo incredibili sforzi di conservazione, la popolazione selvatica è ritornata a salire fino a raggiungere i mille esemplari.

Questo è stato possibile dal fatto che la presenza di gorilla attira viaggiatori da tutto il mondo creando quell’economia alternativa capace di contrastare la distruzione ambientale.

Parliamoci chiaro, senza soldi non si cantano messe.

Se in quelle foreste non ci fosse stata una specie iconica come il gorilla, oggi lì non ci sarebbe altro che devastazione.

Questo non significa che i gorilla siano fuori pericolo, ma la crescita del loro numero rappresenta un piccolo segnale di speranza.

Nei paesi africani si lotta per la sopravvivenza quotidiana, solo la realizzazione di attività economiche alternative e sostenibili possono contrastare attività deleterie come la deforestazione massiva.

Pensiamo ad esempio agli orango in Indonesia che grazie alla loro presenza hanno dato vita ad un movimento internazionale di conservazione grazie al quale è stato possibile difendere le ultime foreste dell’Indonesia dall’implacabile avanzamento delle coltivazioni di palme da olio.

Siamo sinceri, senza orango, molti non si sarebbero mai occupati della difesa delle foreste e della lotto contro la deforestazione causata dall’olio di palma.

Perché sono importanti le specie bandiera

cosa sono le specie bandieraLe specie bandiera riescono a massimizzare gli sforzi di conservazione concentrando le risorse sia economiche sia comunicative degli ambientalisti e delle istituzioni coinvolte nella salvaguardia degli ecosistemi.

Credete sia possibile convincere le persone di implementare un’area marina protetta per tutelare il merluzzo o il cetriolo di mare?

Fidatevi, è molto più facile convincere opinione pubblica e quindi le istituzioni nel proteggere le tartarughe marine o i delfini.

Grazie a questi straordinari animali capaci di attirare l’attenzione, riusciamo di conseguenza a proteggere interi habitat che al loro interno ospitano altri milioni di specie vegetali e animali che a loro volta vengono conservate.

Ed è qui che subentra il secondo concetto, quello di specie ombrello che spesso si sovrappone alle specie bandiera.

Differenze tra specie ombrello e specie bandiera

Una specie ombrello è una specie che ha bisogno di un ampio habitat per essere conservata e grazie alla sua presenza permette la tutela di moltissime altre specie che condividono lo stesso habitat natura.

Una specie quindi la cui conservazione attiva comporta indirettamente la conservazione di molte altre specie dell’ecosistema

Quando una specie è capace sia di generare empatia sia di occupare un ampio habitat si creano quelle condizioni ideali per la tutela di ampi spazi naturali, fondamentali per la protezione del territorio.

Tutelare poche e selezionate specie per salvarne molte.

Questo è uno dei principi cardine della strategia di conservazione ambientale utilizzata dagli esperti mondiali per contrastare i terribili effetti della sesta estinzione di massa.

E’ difficile, se non impossibile, pianificare e gestire ogni singolo aspetto della biodiversità e pertanto si stanno adottando queste strategie semplificative per massimizzare i risultati.

I concetti di specie bandiera e specie ombrello non devono inoltre essere confuse con il concetto di specie chiave, una specie che ricopre un ruolo ecologico chiave all’interno dell’ecosistema e che se dovesse venir meno l’intero habitat ne soffrirebbe.

Nessuno esclude ovviamente che una specie bandiera sia allo stesso tempo sia una specie ombrello, sia una specie chiave.

Un esempio ci arriva dai grandi carnivori europei come l’orso: sono animali molto amati dal pubblico quindi rientrano nella lista delle specie bandiera, sono animali che per la loro conservazione richiedono la tutela di ampie aree che a cascata favoriranno altre specie trasformando quindi l’orso in specie ombrello, ed essendo al vertice della catena alimentare la loro presenza regola a cascata l’intera catena trofica ai piani inferiori.

Una delle cause principali dell’estinzione di moltissime specie animali e vegetali è il contrasto tra i bisogni delle popolazioni locali e gli animali.

Pensiamo ad esempio ai leoni che in Africa attaccano il bestiame perché non trovano cibo a sufficienza, o alle scimmie che invadono i mercati locali.

Si potrebbe addirittura dire che il concetto di specie bandiera è un’invenzione puramente commerciale, per ottenere finanziamenti per progetti di conservazione.

Tuttavia, oggi più che mai qualsiasi strategia comunicativa atta a proteggere l’ambiente va utilizzata perché stiamo sull’orlo di una crisi ecologica senza precedenti.

Trovare l’equilibrio tra noi umani e gli animali non è certamente semplice, e molto lavoro andrà fatto.

Altri esempi di specie bandiera importanti ai fini della conservazione troviamo i koala utilizzati come specie iconica per il contrasto dei grandi incendi in Australia, oppure le tigri, che sono il simbolo di un grande progetto, denominato TX2 che ha l’ambizioso scopo di raddoppiare il numero di esemplari entro il 2020.

Noi di Keep the Planet supportiamo attivamente la conservazione delle specie attraverso la promozione del volontariato ambientale che spesso rappresenta l’ultima difesa contro la distruzione degli habitat.

Se sei interessato a partecipare anche tu al volontariato ambientale, qui sotto trovi il link per diventare nostro socio e scaricare il database con oltre 120 associazioni che accettano volontari.

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1 commento su “Specie bandiera: cosa sono e perché sono importanti ai fini della conservazione”

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