Prodotti senza olio di palma per un futuro sostenibile

Benvenuto sulla guida di Keep the Planet riguardante i prodotti senza olio di palma.

Una corretta e trasparente informazione circa l’utilizzo di questo olio vegetale è molto importante perché gli interessi economici spesso annebbiano la corretta comunicazione su questo prodotto.

Il motivo è alquanto semplice, ci sono interessi miliardari dietro la produzione e il commercio dell’olio di palma, un mercato che è destinato a rimanere sperando diventi meno impattante per l’ambiente.

Sono quasi 10 anni ormai che mi sono appassionato al tema delle coltivazioni di palma da olio, una coltura che sta minacciando la biodiversità di alcune delle aree più magnifiche del nostro pianeta.

Anche in Italia si è parlato molto di olio di palma, ma sempre per i motivi sbagliati e cioè quelli legati agli effetti sulla salute umana e non sulla sostenibilità ambientale.

Certamente questo è un aspetto da considerare, ma i veri danni dietro alla produzione di palma da olio sono quelli legati all’ambiente.

Evitare l’olio di palma è utile sia perché l’alta presenza di grassi saturi danneggia la tua salute, sia perché le colture stanno distruggendo le foreste tra le più antiche al mondo.

Questo accade perché oltre l’85% delle coltivazioni è concentrato in Indonesia e Malesia, due paesi che hanno il privilegio di ospitare le foreste tropicali pluviali, un vero hot spot di biodiversità.

Nelle foreste indonesiane e malesi infatti vivono migliaia di specie vegetali e animali uniche al mondo che rischiamo di perdere per sempre.

Il problema dell’olio di palma è che dal punto di vista industriale ed economico è un prodotto perfetto perché è facile da coltivare, è economico e soprattutto ha caratteristiche chimico fisiche che lo rendono un prodotto molto utile dalle industrie alimentari e cosmetiche.

L’olio di palma è un olio vegetale non idrogenato, che si ricava dai frutti maturi della palma da olio della specie Elaeis guineensis.

Originaria dell’Africa occidentale, questa coltura è stata massivamente esportata e coltivata in Asia.

I frutti una volta maturi vengono raccolti, lavati e quindi snocciolati, cotti e infine pressati.

L’olio grezzo di un colore arancione forte è ricco di carotenoidi, tuttavia il prodotto a questo stadio non è adatto a essere impiegato dall’industria alimentare, e infatti viene sottoposto a un processo di raffinazione, che lo rende praticamente incolore e anche insapore.

L’olio di palma è semi-solido a temperatura ambiente e stabile durante la cottura: per questi motivo è particolarmente adatto a essere impiegato come grasso alimentare nei prodotti da forno e negli snack di produzione industriale.

L’olio infatti allunga i tempi di scadenza e facilita la lavorazione degli impasti senza alterare sapore ed odore del prodotto finito.

Forse non tutti lo sanno, ma la quasi totalità di noi assume inconsapevolmente olio di palma ogni giorno danneggiando salute ed ambiente.

Ecco perché in questa guida voglio elencare tutti i prodotti senza olio di palma che possiamo trovare in commercio in Italia.

I link ai prodotti sono link di affiliazione, se decidi di acquistare questi prodotti attraverso il link di Keep the Planet stai aiutando le foreste indonesiane perché tutti i fondi andranno a favore della realizzazione di Men of the Forest, il nostro film sulla situazione degli orangotango in Borneo.

Prodotti senza olio di palma

I motivi per evitare l’olio di palma sono numerosi, ma essendo pressoché ovunque non è facile farlo. In questa guida ti elenco la maggior parte dei prodotti senza olio di palma che trovi sul mercato italiano così da facilitarti nella scelta.

Fortunatamente dopo le numerose campagne informative, molte aziende si sono adeguate alle richieste del mercato e finalmente si trovano delle alternative.

Quello che è importante sottolineare che la miglior dieta per aiutare l’ambiente rimane sempre e comunque quella a chilometro zero dove idealmente tutti gli ingredienti arrivano dall’Italia o al massimo da altri paesi europei.

Biscotti senza olio di palma

Di Leo è un’azienda fondata nel 1960 che parte dall’attività di famiglia che fonda le proprie origini nel 1860 con l’apertura di un forno ad Altamura. Nel 1990 inizia la produzione industriale di prodotti senza olio di palma, divenendo la prima azienda in Italia a dichiarare in etichetta l’assenza di olio di palma. Oggi la sede principale è a Matera.

Tutti i prodotti Alce Nero sono senza olio di palma, sono tutti prodotti di alta qualità con ingredienti biologici. Nata dall’unione del Consorzio Nazionale Apicoltori e la Cooperativa Alce Nero, oggi l’azienda produce biscotti senza olio di palma di ottima qualità.

La linea di biscotti Libera Terra sono tutti senza olio di palma, ma l’assenza dell’olio non è il solo motivo per acquistare questo prodotto. Libera Terra infatti è una Onlus che utilizza terreni confiscati alla mafia per creare coltivazioni bio, dando lavoro ai produttori locali. Un bel progetto da supportare.

biscotti senza olio di palma libera terra

Fondata da Mario ed Enea Galbusera a Morbegno nel 1938 con sede a Cosio Valtellino, Galbusera è un’azienda storica italiana che ha lanciato la sua linea senza olio di palma come il frollino ricco di fibre con grani antichi.

Altre aziende che hanno lanciato i propri biscotti senza olio di palma sono Valledoro, Roncivito, Gentilini, Misura. Hai un’azienda produttrice di biscotti e vuoi essere inserita nella lista? Scrivimi a alessandro@keeptheplanet.org

Merendine senza olio di palma

Dopo le richieste del mercato, anche la famosa Mulino Bianco, l’azienda forse più conosciuta in Italia per le merendine, ha creato la sua linea senza olio di palma. In questo caso ecco il pacco di Plumcake senza olio di palma.

Balconi dolciaria è un’azienda storica italiana nata nel 1953 che da molti anni produce merendine senza olio di palma. L’azienda ha una filosofia rivolta alla sostenibilità usando prodotti di qualità.

Sarchio è un’azienda dolciaria che non solo produce prodotti senza olio di palma, ma anche, biologici, vegani e senza glutine. Si inserisce in una fascia di mercato alta rivolgendosi a clienti con determinate richieste specifiche.

Cioccolata senza olio di palma

La grande e molto nota azienda di cioccolata alle nocciole che non voglio nemmeno nominare, ha iniziato una campagna di disinformazione di massa circa la difesa a spada tratta dell’olio di palma.

Come biologo, divulgatore e attivista, conosco molto bene il tema dell’olio di palma, ho passato mesi in Borneo al fianco degli indonesiani nella difesa del loro ambiente e la conclusione è: l’olio di palma sostenibile in Borneo non esiste.

L’olio di palma è un olio vegetale utilissimo per le industrie e data la sua redditività è un prodotto destinato a rimanere, ma noi italiani dobbiamo consumare prodotti locali e non prodotti provenienti da territori lontani. L’olio di palma lasciamolo agli asiatici, noi nel nostro piccolo dobbiamo utilizzare prodotti senza olio di palma.

Fortunatamente ci sono tante aziende che hanno delle cioccolate buonissime senza olio di palma.

Venchi è un’azienda che fonda le sue origini addirittura due secoli fa, l’azienda infatti nasce ufficialmente nel 1878. La crema spalmabile di cioccolato Venchi non contiene grassi idrogenati ed olio di palma rendendola un prodotto di notevole qualità.

Lindt è un’azienda molto nota data la qualità dei suoi prodotti e ovviamente anche loro hanno deciso di investire sul settore dei prodotti senza olio di palma. Come vedete ci sono molte alternative alla nota marca di crema spalmabile.

Altra azienda storica piemontese, la Caffarel nasce grazie al fondatore Paul Caffarel che nel 1826 aprì la sua bottega a Torino, che anche grazie a lui è diventata una capitale del cioccolato.

Fondata a Genova nel 1909 da Francesco Ferdinando Moliè, Novi è una solida e prospera azienda con prodotti senza olio di palma con prezzi competitivi.

Cracker senza olio di palma

La Colussi S.p.A. è un gruppo alimentare italiano fondato a Venezia nel 1911.  L’azienda è stata fondata da Giacomo Colussi, proveniente da una famiglia di fornai originari di Pianaz di Val di Zoldo. I cracker salati contengono olio di oliva.

Schär Snackers sono uno spuntino senza glutine specificamente formulato per celiaci, senza frumento, senza lattosio, senza latte, senza uova, senza olio di palma e senza conservanti.

I cracker Galbusera sono ricchi di fibre integrali e ovviamente senza olio di palma.

Fette biscottate senza olio di palma

Probios è un’azienda italiana che è nella distribuzione degli alimenti biologici vegetariani, da oltre 35 anni e utilizza la coltivazione di materie prime nel rispetto dell’uomo e della natura e da molti anni si dedica anche alla creazione e alla commercializzazione di linee di prodotti adatti a chi deve seguire specifici regimi alimentari.

Altri prodotti senza olio di palma

Cosmetica senza olio di palma

Non tutti sanno che solo una percentuale dell’olio di palma prodotto viene utilizzato dall’industria alimentare: molto viene infatti utilizzato in altri settori commerciali per prodotti che utilizziamo quotidianamente, oggetti a cui siamo anche molto affezionati.

Dai cosmetici alle candele, dal sapone agli integratori alimentari, l’olio di palma è pressoché ovunque e quindi molto difficile da evitare.

Tra le aziende che si impegnano nella realizzazione di cosmetica senza olio di palma segnaliamo Lush che da ormai diversi anni ha iniziato un percorso verso la sostenibilità.

E se vuoi aiutarci, noi di Keep the Planet abbiamo creato un sapone ovviamente senza olio di palma per finanziare le nostre attività.

Segui il link per scoprire il nostro sapone che aiuta gli orango.

Considerazioni finali sull’olio di palma e se è giusto evitarlo

prodotti senza olio di palmaCome dico spesso nelle conferenze dal vivo a cui partecipo, l’olio di palma non è di per sé cattivo in quanto è semplicemente un olio vegetale ricavato da una pianta e come tale non è da condannare a priori.

Quello che invece dobbiamo contrastare e denunciare sono i metodi di produzione che non sono rispettosi dell’ambiente.

L’olio di palma è un prodotto destinato a rimanere, non sparirà perché ha un’alta redditività confrontata ad altre colture che se dovessero sostituire le palme avrebbero bisogno di maggiori ettari di produzione.

Quello che non va nelle coltivazioni di palma da olio è il fatto che esse sono concentrate in paesi dove non si rispettano standard minimi di rispetto dell’ambiente.

Raggiungere la sostenibilità totale delle produzione è un compito molto arduo, e nel frattempo da italiani possiamo e dobbiamo prediligere i prodotti locali.

Oggi l’85% della produzione di olio di palma è concentrata in Malesia ed Indonesia e come tale andrebbe usato come prodotto nei paesi di produzione e non dai paesi europei.

Il futuro deve passare per la diversificazione delle colture senza danneggiare ulteriormente le ultime foreste del Borneo e Sumatra.

Per informazioni, leggi l’articolo sull’olio di palma.

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