Perché le api sono importanti e le minacce che incombono

Vuoi sapere perché le api sono importanti?

Una mela al giorno, toglie il medico di torno?

Giusto? E se quella mela non potremmo più averla?

Cosa sarebbe la nostra vita senza mele, o addirittura senza cipolle, e per non parlare del caffé?

Ecco, la presenza di questi prodotti sulla nostra tavola è strettamente legata alla presenza di api.

Puoi leggere l’articolo, o in alternativa guardare il video sul canale:

https://www.youtube.com/watch?v=pX2Bywk7SEY

Ciao a tutti ragazzi, io sono Alessandro Nicoletti, biologo marino e fondatore dell’associazione ecologista Keep the Planet.

Noi ambientalisti quando parliamo di conservazione spesso e volentieri facciamo leva sulle specie carismatiche come tigri, panda e delfini perché sono più capaci di attirare l’attenzione del grande pubblico.

Ma a volte, i piccoli protagonisti, quelli meno appariscenti, nascondono un potere che non possiamo nemmeno immaginare.

Le api, sono dei super eroi.

Nella loro incessante opera, sono degli animali di vitale importanza per l’intera biodiversità globale.

Il ruolo delle api è fondamentale per la produzione alimentare e per l’ambiente.

L’importanza delle api

perché le api sono importanti

Pochi sanno infatti che senza le api, un terzo del nostro cibo sparirebbe dalla nostra tavola: nella sola europa, oltre 4.000 tipi di frutta e verdura esistono grazie agli impollinatori.

Ovviamente le api non sono le sole, ci sono infatti tantissimi altri insetti che contribuiscono all’impollinazione come bombi e farfalle, ma certamente sono una delle specie più importanti.

Non solo miele, pappa reale e propoli quindi, le api sono importantissime nell’impollinazione degli alberi da frutto, spostandosi da fiore in fiore, trasportano e rilasciano il polline che rimane attaccato al loro piccolo corpicino.

Questo legame tra ape e alberi a prima vista potrebbe sembrare un evento casuale, e invece è un processo evolutivo incredibile sviluppato nel corso dei milioni di anni, un equilibrio tanto perfetto, quanto delicato.

In tutto il mondo, ci sono circa 200.000 diverse specie di animali che agiscono come impollinatori.

Di questi, circa 1.000 sono vertebrati, come uccelli, pipistrelli e piccoli mammiferi, e il resto sono invertebrati, tra cui mosche, scarafaggi, farfalle, falene e ovviamente le nostre care api.

Gli insetti impollinatori definiti anche insetti pronubo, hanno caratteristiche peculiari sul loro corpo che li rendono particolarmente adatti al compito di trasportare polline da un fiore all’altro.

Non lo fanno intenzionalmente, loro sono dei corrieri inconsapevoli mentre vagano alla ricerca di cibo.

La relazione tra insetti pronubi e piante può raggiungere livelli sorprendenti di specializzazione.

Alcune specie infatti possono trasportare il polline di una singola specie vegetale rendendo ancora più unica questa simbiosi .

Prendiamo ad esempio la relazione tra il bombo, un particolare tipo di ape, e il pomodoro.

Nei fiori di pomodoro, il polline rimane intrappolato nel fiore maschio e il solo modo per farlo liberare è quello di farlo vibrare, e il bombo è uno dei pochissimi insetti capace di farlo.

Api e uomo: una storia che dura millenni

Con oltre 20.000 specie di api differenti nel mondo, sono uno dei generi più affascinanti e incredibili del mondo degli insetti, sono piccoli, ma altamente organizzati, e una specie su tutte ha creato un meraviglioso rapporto anche con noi umani.

L’ape mellifera infatti ha capacità straordinarie che vengono utilizzate sapientemente dagli apicoltori per creare importanti prodotti per l’essere umano come miele, propoli, pappa reale e cera.

L’ape domestica ha una lunga relazione con la nostra specie sin dall’antichità, da quando l’uomo raccoglieva il miele creato naturalmente dalle api, per poi iniziare un lungo processo di domesticazione che ha portato alla moderna apicoltura.

Le api possono essere considerate un superorganismo, dove l’intera colonia è l’organismo che lavora in maniera organizzata composto da oltre 40.000 singoli individui.

Una delle cose più incredibili e affascinanti di queste colonie è il loro sistema di assistenza sanitaria, alcune api sono infatti capaci di trovare gli individui malati e toglierli dalla colonia.

Altra incredibile caratteristica è la creazione della propoli, un antibiotico naturale dalle tante proprietà che l’uomo conosce sin dai tempi antichi.

Ovviamente, come sempre, questo meraviglioso ed incredibile legame che che va avanti da milioni di anni tra api e fiori, e tra api e uomo, rischia di rompersi per sempre.

E il responsabile, penso sia superfluo nominarlo.

Le api rischiano di sparire

Le api e tutti gli altri insetti impollinatori stanno collassando sotto il peso del nostro sviluppo totalmente insostenibile.

Le api stanno morendo per varie cause collegate che indicano un’ambiente naturale impoverito, imbruttito, che sta lentamente perdendo la sua antica ricchezza.

La moria delle api riflette una natura sfiorita dominata dalle monocolture infinite che stanno spazzando via milioni di anni di evoluzione.

Il triste declino delle api è iniziato dalla fine della seconda guerra mondiale in avanti da quando il sistema produttivo si è trasformato inseguendo di pari passo la crescita della popolazione umana.

Negli ultimi anni abbiamo modificato le nostre pratiche agricole abbandonano le colture di copertura che arricchivano il terreno, mentre ora si utilizzano i fertilizzanti chimici non offrendo più alle api e agli insetti in generale quel meraviglioso manto floreale così importante.

Sempre dopo la seconda guerra mondiale in poi, abbiamo iniziato ad immettere in ambiente milioni di tonnellate di pesticidi per uccidere le cosiddette piante infestanti che in realtà rappresentato sostentamento per gli insetti.

I piccoli appezzamenti agricoli hanno lasciato lo spazio alle grandi monocolture continuamente irrorate di pesticidi che stanno azzerando la biodiversità e la presenza di insetti.

Senza considerare la crescita delle città e del cemento, oggi anche le aziende agricole sono diventate dei deserti di biodiversità dominati da poche specie coltivate.

Negli ultimi 50 anni le api stanno morendo e noi continuiamo a piantare colture che non potrebbero esistere senza le api.

Siamo alle porte di un grande e irreversibile collasso ecologico.

Nelle zone dove non ci sono api o insetti impollinatori,sono gli stessi agricoltori a impollinare manualmente con incredibili costi di manodopera che qui da noi sarebbe forse impraticabile.

E poi, come se la riduzione del territorio e le monocolture non fossero sufficienti, ci sono i pesticidi ormai diventati essenziali nel nostro modello alimentare.

Le monocolture sono infatti l’ambiente ideale per i parassiti che possono essere estirpati solamente con il massiccio uso di sostanze tossiche.

Uno studio ha evidenziato come una grandissima percentuale di polline raccolto dalle api contiene tracce di pesticidi, insetticidi e erbicidi altamente tossici per le api e per noi umani.

Tra i peggiori, certamente ci sono i neonicotinoidi , dei veri e propri killer per le api.

In un prossimo video vedremo cosa possiamo fare noi per aiutare questi fantastici amici.

La buona notizia è che c’è speranza,ma dovremo rivedere alcune nostre azioni.

Non possiamo permetterci di perdere le api.

Se hai visto questo video, è tuo dovere di parlare di api con la tua famiglia, con gli amici, di boicottare tutti i comportamenti che uccidono le nostre amiche.

Siamo cresciuti con le api, vorrei poter dare questo diritto anche alle future generazioni.

Leggi anche: come proteggere le api dall’estinzione

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