Recentemente l’inquinamento da plastica è diventato un tema molto discusso e sempre più persone stanno prendendo coscienza del fatto che sia un problema da risolvere nel minor tempo possibile.
La quantità di materiale presente negli oceani ha raggiunto livelli molto preoccupanti e la situazione può solo che peggiorare. Si stima infatti che ogni anno vengano immesse in mare dalle 4 alle 12 milioni di tonnellate di plastica e i ricercatori prevedono che questo dato potrà addirittura raddoppiare nei prossimi 10 anni.
Durante un viaggio volontariato in Thailandia sono rimasto scioccato nel vedere la quantità di plastica (piatti, bicchieri, bottiglie, ecc.) presenti lungo le spiagge.
Oppure in Indonesia, viaggiando in motorino su strade strette che attraversano la giungla, più volte mi è capitato di imbattermi in veri e propri fiumi di rifiuti ai bordi della carreggiata.
Gli stati del Sud Est Asiatico sono infatti tra quelli con il più alto tasso d’inquinamento da plastica.
Il motivo principale sembra essere l’elevata importazione di rifiuti da parte della Cina che, invece di mettere in atto sistemi per lo smaltimento, riversa negli stati confinanti quantità enormi di plastica.
Fortunatamente nel Maggio di quest’anno è stato siglato da 180 nazioni un trattato che rende più difficile l’esportazione di rifiuti in plastica nei paesi più poveri.
Ma se è vero che i paesi del Sud Est Asiatico sono quelli che immettono nell’oceano il maggiore quantitativo di plastica è anche vero che l’Unione Europea è la maggiore esportatrice di rifiuti plastici.
Possiamo quindi continuare a vedere l’inquinamento come un problema lontano, che non intacca direttamente l’ambiente in cui viviamo, ma se ogni giorno la plastica causa gravi problemi a tartarughe marine, pesci e barriere coralline è anche nostra responsabilità. Siamo responsabili di questo gravissimo danno alla terra esattamente come tutti gli altri, nessuno escluso. Come fare allora per dare una mano al pianeta? Come salvare gli oceani da una morte lenta?
Possiamo modificare le nostre abitudini, piccoli cambiamenti che ognuno di noi può fare senza stravolgere la propria vita, ma che ripetuti ogni giorno da miliardi di persone porteranno a un netto miglioramento della situazione.
Vuoi qualche suggerimento?
Ecco 5 cose che puoi fare fin da subito per salvare il mondo dall’inquinamento da plastica.
1 EVITA L’UTILIZZO DI OGGETTI IN PLASTICA USA E GETTA
Evita di usare piatti, bicchieri, posate, cannucce e ogni altro oggetto usa e getta in plastica. Possono risultare comodi ma pensa al danno che stai facendo all’ambiente.
2 RICICLA
Se proprio non riesci a evitare l’utilizzo di oggetti in plastica usa e getta allora riciclali! Trattali con cura e una volta che hai finito di utilizzarli lavali se necessario, ma non buttarli via.
3 COMPRA FRUTTA E VERDURA SFUSA
Al supermercato compra frutta e verdura sfusa e usa solo sacchetti biodegradabili. Evita di acquistare ortaggi nelle vaschette in plastica.
4 PARTECIPA A UNA RACCOLTA RIFIUTI
Ci sono molte organizzazioni sparse in tutta Italia che organizzano raccolte rifiuti in specifiche zone soggette a inquinamento da plastica. Dedica qualche ora del tuo tempo a questo genere di attività e aiuta il mondo ad essere un posto più pulito!
5 PRENDI SERIAMENTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Anche se a questo punto può sembrare ovvio, non prendere alla leggera la raccolta differenziata. In alcune situazioni può essere stancante ma lo stai facendo per permettere a questo pianeta di sopravvivere. Alcuni materiali possono essere riciclati praticamente infinite volte, rendilo possibile!
Buongiorno sono un ragazzo italiano arrivato da due mesi in Gran canaria,mi piacerebbe provare a fare volontariato e intanto apprendere lo spagnolo.Attendo una vostra cortese risposta.