Le 17.500 isole che compongono la nazione rendono l’Indonesia il più grande stato-arcipelago al mondo. Composto da macro isole come Borneo e Sumatra e da micro isole disabitate, l’Indonesia è un paese unico nel suo genere che racchiude bellezze naturali uniche al mondo.
Dagli orango tango agli orsi luna, per passare alle scimmie nausica al misterioso rinoceronte di Sumatra, la fauna selvatica da sola rende obbligatorio un viaggio in questo stato.
Da appassionato di natura quale sono, ho visitato diverse volte l’Indonesia e sicuramente lo farò ancora nel breve periodo.
Ho già scritto ampiamente sulle cose da tenere in mente quando si organizza un viaggio in territorio indonesiano, mentre in questo breve articolo voglio soffermarmi sul periodo migliore per visitare l’Indonesia.
Geografia dell’Indonesia
Abbiamo già detto che l’Indonesia è costituita da 17 500 isole, di cui circa 7 000 abitate.
L’arcipelago si sviluppa ai lati dell’equatore. Le cinque isole maggiori sono Giava, Sumatra, Kalimantan (la parte indonesiana del Borneo), Nuova Guinea (in comune con Papua Nuova Guinea) e Sulawesi.
L’Indonesia è considerata un paese transcontinentale che appartiene sia al continente asiatico sia all’Oceania, il motivo dipende dal fatto che le isole sono situate ai due lati della linea di Wallace.
L’Indonesia ha confini terrestri con la Malesia sull’isola del Borneo, con la Papua Nuova Guinea sull’isola di Nuova Guinea e Timor Est sull’isola di Timor, mentre è prossima ai confini di Singapore, Filippine a nord e Australia a sud.
La capitale, Giakarta, è situata sull’isola di Giava ed è la più grande città dello Stato, la seguono Surabaya, Bandung, Medan e Semarang.
La sua larga estensione rende le condizioni climatiche del paese molto differenti da una zona all’altra, pertanto quando si organizza un viaggio si dovrà prestare particolarmente attenzione al meteo locale piuttosto che a guide generali sul clima del paese, guida che comunque cercheremo di analizzare qui sotto.
Clima Indonesia
Il clima indonesiano è quasi esclusivamente equatoriale, cioè molto caldo, umido e piovoso durante tutto l’anno.
In alcune zone vi è una stagione secca più o meno accentuata rispetto ad altre zone, mentre sul clima locale inciderà molto la morfologia dell’isola. Ci sono infatti piccole isole pianeggianti a grandi isole caratterizzate da catene montuose di origine vulcanica dove la temperatura cala con l’altitudine.
Il clima piovoso caratterizzato da grandi rovesci e monsoni, crea le condizioni ottimali per la crescita di una foresta pluviale rigogliosa, foresta che come tutti sappiamo è minacciata dallo sviluppo delle coltivazioni di palma da olio.
Essendo l’Indonesia in prossimità dell’equatore, il giorno vi dura 12 ore tutto l’anno, e il tramonto arriva abbastanza presto.
Il sole equatoriale è molto forte, specialmente per noi europei e pertanto portare sempre la crema solare appresso, senza dimenticare che il sole può essere pericoloso anche con il cielo nuvoloso, specialmente in montagna.
Quando andare in Indonesia
Visto che la temperatura è pressoché stabile durante tutto l’anno (con minime intorno ai 25 gradi e massime intorno ai 35 gradi tutto l’anno), l’aspetto determinante per decidere quando andare in Indonesia sono le precipatazioni.
Il clima equatoriale infatti è caratterizzato da una stagione secca e una piovosa, stagioni che caratterizzano anche l’offerta turistica.
Personalmente non sono un’amante della stagione alta per via dei costi e della maggior presenza di turisti.
In generale tra dicembre e marzo predominano i venti da nord, mentre tra giugno e settembre predominano i venti meridionali; questi venti hanno un impatto diverso a seconda della presenza di montagne, dalle dimensioni dell’isola e dell’esposizione dei versanti.
I millimetri di pioggia che cadono durante tutto l’arco dell’anno sono abbondanti, dai 2000 ai 3000 mm.
In alcuni mesi alcune strade diventano addirittura impraticabili.
Le precipitazioni fortunatamente non raggiungono mai intensità cicloniche vista la lontananza dagli influssi monsonici più violenti.
Nelle zone montuose, pressoché vulcaniche, le piogge raddoppiano di intensità e quantità, qui la stagione umida è presente praticamente tutto l’anno e non lascia spazio a grandi tregue.
A questa ampia varietà di situazioni va poi aggiunto che le piogge non sempre rispettano lo stesso andamento da un anno all’altro per via del Niño.
Viaggio in Indonesia: considerazioni finali
Il consiglio finale per decidere il periodo migliore è quello di affidarsi alle notizie locali, io personalmente viaggio quando ho la possibilità anche perché non ho nessun problema ad affrontare i temporali equatoriali che spesso sono passeggeri e non complicano eccessivamente al visita.
Molto approssimativamente, in gran parte del paese, da novembre ad aprile sono i mesi piovosi (gennaio e febbraio i più piovosi) e da maggio a ottobre sono secchi.
Tuttavia, nel nord di Sumatra, questo schema è effettivamente invertito.
La stagione turistica di punta, ma non necessariamente il momento migliore per visitarla, è tra metà giugno e metà settembre e di nuovo durante la stagione di Natale e Capodanno.
Ciò è particolarmente rilevante nelle principali località turistiche, dove i prezzi aumentano e bisogna prenotare in anticipo.
In conclusione, dipende da che tipo di viaggiatore sei e dalle possibilità di ognuno, comunque sappi che qualsiasi periodo sceglierai, l’Indonesia non ti deluderà sicuramente.