Come diventare giornalista scientifico per aiutare la conservazione

Professione giornalista scientifico: se sei un appassionato di biodiversità e ami trattare di tematiche legate agli ecosistemi, agli interventi di protezione, monitoraggio e ripristino ecologico, a tutte le tematiche inerenti la scienza, l’ecologia, la botanica, le scienze erboristiche, la medicina, la fisica, etc, oltre alla passione per la scrittura, per la comunicazione e per i media allora devi intraprendere la strada professionale del giornalismo scientifico.

diventare giornalista scientifico

 

Come fondatore di un’associazione ambientalista e profondo amante dell’ecologia e della natura, non posso non promuovere la professione del giornalista scientifico perché la società ha bisogno di loro.

Fortunatamente, tantissimi sono i giovani laureati che, dopo aver completato il loro percorso di studi in materie scientifiche (biologia, veterinaria, agraria, matematica, fisica, informatica, etc.), avendo grande passione per quello che hanno studiato sui banchi dell’Università e passione per la scrittura di contenuti editoriali, decidono di imboccare la strada del giornalismo scientifico.

Se la tua preparazione è prettamente scientifica e nutri una grande passione per la scrittura redazionale e la comunicazione, l’idea di diventare giornalista scientifico è sicuramente un’opportunità professionale promettente.

Si tratta di una strada assolutamente tutta in salita che richiede sicuramente tanti sacrifici, doveri, una buona dose di impegno e tantissima passione per le tematiche scientifiche, per i media, per la comunicazione digitale e per il ruolo dei Social Network.

Tanti sono i corsi che un neolaureato in materie scientifiche può seguire per formarsi ed apprendere le migliori tecniche di redazione, stesura articoli, Comunicati Stampa, partecipazione a eventi e seminari scientifici.

Comunicare la scienza non è certo semplicissimo ed un gioco da ragazzi, si pensi a quanti giornali e magazine scientifici nell’era della post verità richiedono competenza, capacità relazionali e un pizzico di intraprendenza.

Vediamo quali sono i passi necessari da compiere per diventare giornalista scientifico di grandissimo successo e, magari, anche un Direttore e Responsabile di una Testata giornalistica scientifica.

Perché no?

Si deve essere competenti, motivanti e assolutamente ottimisti, mai lasciarsi prendere dal panico e rinunciare dinanzi ad una piccola difficoltà o un’incertezza.

Se la tua vera passione è la scrittura, la comunicazione e la passione per le materie scientifiche non devi fare altro che lasciarti guidare dal tuo istinto ed intraprendere la strada verso il giornalismo scientifico.

Chi è il giornalista scientifico

Giornalista scientificoLa professione del giornalista nel nostro paese è normata dalla Legge 3 febbraio 1963 n. 69 rubricata “Ordinamento della professione di giornalista”

Questa Legge vale per tutta la Categoria dei Giornalisti che si iscrivono all’Albo (art.1, primo comma, della legge 3 febbraio 1963 n. 69 ), il quale si compone di due elenchi distinti: nel primo sono iscritti i giornalisti professionisti, nel secondo i pubblicisti.

L’articolo 1, ai commi 2 e 3 recita: sono professionisti coloro che esercitano in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista.

Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi».

Dunque, è già necessario porre chiarezza in merito alla differenza che intercorre tra giornalista professionista, pubblicista e writer.

Oggi l’informazione non è più appannaggio esclusivo di una categoria professionale, l’Odg, e viene svolta in maniera significativa e quotidiana da soggetti diversi, con diverse competenze ed in un ambiente di lavoro differente dalla tradizionale redazione.

Si pensi a tutta la pletora di blogger, redattori freelance, web editor che ogni giorno lavorano come se fossero giornalisti.

Di qui ben si comprende il disperato tentativo del sindacato dei giornalisti di condurre sotto la propria egida le nuove figure nascenti di operatori dell’informazione.

Al momento la legge non prevede alcuna obbligatorietà della registrazione come testata giornalistica per i siti che producono informazione e, di conseguenza il web writer o blogger pur svolgendo le stesse mansioni tipiche del redattore di un quotidiano molto spesso opera in un contesto contrattuale ambiguo ed incerto.

Affinché gli articoli scritti dal web writer siano riconosciuti ai fini dell’iscrizione all’Albo dei Giornalisti, é necessario che il portale presso il quale lavora sia registrato presso il Tribunale Civile della città dove ha sede il sito web, come é richiesto per le normali testate giornalistiche.

Negli ultimi anni, con la digitalizzazione e la crisi occupazionale, la professione del giornalista, alla quale si può accedere liberamente indipendentemente dal titolo di studio (basta aver conseguito il diploma delle scuole superiori), sta cambiando.

La tendenza attuale sul mercato del lavoro é di un progressivo incremento del livello di scolarizzazione dei giornalisti (oggi i laureati sono più del 50%): ciò si é reso necessario anche a causa della progressiva specializzazione della professione di giornalista.

La crescente richiesta sul mercato di giornalisti specializzati ha determinato lo svilupparsi di settori molto diversificati (giornalismo economico, giornalismo scientifico, ecologico, agrario, medico).

Risulta essere indispensabile un’ottima cultura universitaria specifica riferita ad uno dei settori per i quali si decide di intraprendere la professione di giornalista.

La figura del giornalista scientifico, oltre all’applicazione della disciplina che regolamenta la figura del giornalista contenuta nella sopra richiamata Legge 3 febbraio 1963 n. 69, richiede un’ottima preparazione e formazione tecnica quanto quella comunicativa e digitale.

Se hai deciso di intraprendere la carriera di giornalista scientifico, è fondamentale che tu abbia una buona formazione di base.

Oltre agli studi scientifici, occorre conoscere molto bene la lingua italiana ed avere un’ottima preparazione della cultura generale.

La maggioranza delle persone che legge gli articoli delle riviste scientifiche può essere preparata dal punto di vista tecnico-scientifico o non avere affatto un elevato livello di istruzione, per cui diventa rilevante saper utilizzare e comunicare termini di facile comprensione, senza troppo banalizzare la comunicazione.

Se hai deciso che questo è il tuo percorso professionale, puoi iniziare a collaborare con varie piccole testate giornalistiche locali.

All’inizio è veramente difficile, si incontreranno tanti “scogli” e tantissime porte “chiuse” ma, non si deve mai gettare la spugna e si può provare a proporre gli articoli a quotidiani, periodici, alle radio, alle tv che hanno una sezione o una rubrica dedicata alle materie scientifiche, legandosi all’attualità, alle news, ad avvenimenti e a fatti di cronaca che abbiano una connessione con il mondo scientifico.

Come diventare giornalista scientifico

Oltre ad un’ottima conoscenza e preparazione di base delle materie scientifiche (Laurea in Biologia, in Chimica, in Scienze agrarie, in Scienze Veterinarie, in Matematica, in Fisica, etc.), è bene frequentare una delle 9 scuole riconosciute in Italia dall’Ordine dei giornalisti.

Si tratta di scuole tutte a pagamento, ubicate a Milano, Urbino, Bologna, Perugia, Roma, Palermo.

L’accesso al corso di studi è a numero programmato, viene richiesta la frequenza obbligatoria, la durata dei corsi è biennale.

I programmi di studio sono equipollenti a quelli universitari e uniscono la teoria giornalistica alla pratica per apprendere subito una valida formazione giornalistica.

La prima scuola nata è stato l‘Istituto per la formazione giornalistica (Ifg) “Carlo De Martino ” di Milano, che gestisce dal lontano 1977 corsi biennali per 40 studenti full time che oggi è stata rinominata “Scuola di Giornalismo Walter Tobagi”.

C’è poi l’Ifg di Urbino, nato nel 1990: qui il corso biennale è rivolto a 30 alunni e consente di ottenere un certificato di praticantato per affrontare l’esame di stato.

La scuola produce cinque testate, di carta stampata, radio-televisive e telematiche a cui gli studenti hanno maggiori probabilità di continuare a lavorare dopo aver concluso gli studi, previa iscrizione all’Albo.

A Perugia vi è il Centro italiano di studi superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radio-televisivo.

Altre valide alternative per chi vuole diventare giornalista scientifico è valutare le scuole di specializzazione post lauream, Master, Corsi di Perfezionamento e corsi di laurea magistrale in Scienze della comunicazione con indirizzo in giornalismo.

A Roma è presente una Scuola di giornalismo presso l’Università di Tor Vergata e una Scuola di specializzazione in giornalismo della Luiss.

Differenza tra professionista e pubblicista

Come già precedentemente anticipato, la professione giornalistica é stata organizzata dal Legislatore con la Legge del 1963 n.69 con l’istituzione dell’Ordine dei Giornalisti, dell’Albo e dell’Esame di Stato per accedere alla professione.

L’Albo, come sancito dall’articolo 1, primo comma, della legge 3 febbraio 1963 n. 69, si compone di due elenchi: nel primo elenco sono iscritti i giornalisti professionisti, nel secondo i pubblicisti.

L’articolo 1, ai commi 2 e 3 sancisce che «sono professionisti coloro che esercitano in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista.

Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi».

La differenza rilevante che intercorre tra pubblicisti e giornalisti si basa sulla professionalità “esclusiva” dei giornalisti mentre i pubblicisti, pur svolgendo sempre un’attività professionale non occasionale e retribuita, possono anche esercitare altre professioni (anche liberali).

Annesso all’Albo dei Giornalisti e Pubblicisti è stato istituto un Registro dei praticanti, che viene tenuto per iscrivere i nomi di coloro che si avviano a diventare, dopo 18 mesi di tirocinio, giornalisti professionisti.

Inoltre, l’Albo ha anche un elenco speciale limitato ai Direttori responsabili di pubblicazioni scientifiche o tecniche.

Per quanto concerne il praticantato per diventare giornalista scientifico, è necessario espletarlo nelle redazioni di quotidiani, periodici, nelle agenzie di stampa, dei tg e dei radiogiornali, dei portali internet registrati presso il Tribunale Civile oppure presso le scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti.

Corsi per giornalisti scientifici

Per chi voglia intraprendere la professione di giornalista specializzandosi nel settore tecnico-scientifico dovrà, inoltre, frequentare uno o più corsi riconosciuti aventi come oggetto di approfondimento la costruzione della propria carriera verso l’ambito della comunicazione, della scrittura redazionale e della scienza.

Interessantissimo e vivamente consigliato è il Corso offerto dal Centro Europeo di Studi Superiori (CEDISS) che organizza ad hoc il Corso di Giornalismo Scientifico e Nuovi Media, rivolto a giornalisti, blogger, ricercatori, comunicatori, divulgatori.

Si tratta di frequentare tre intensi mesi di formazione (prolungabili) nel campo della comunicazione e del giornalismo, attraverso esercitazioni pratiche di scrittura e produzione di documenti multimediali, con la possibilità di conoscere ed utilizzare gli strumenti comunicativi ipermediali (Web e social network).

L’allievo e aspirante giornalista scientifico deve seguire le lezioni teoriche e le migliori tecniche della scrittura di contenuti scientifici e della comunicazione, corredate da esercitazioni pratiche su particolari temi di comunicazione scientifica.

Durante la frequentazione dei corsi sarà possibile riprendere la dinamica storica del pensiero scientifico e i suoi rapporti con altre discipline (arte, filosofia, etc.).

Le attività didattiche si svolgono on-line e prevedono l’utilizzo intenso di Internet. L’aspirante giornalista scientifico preparerà gli esami con il supporto di audio-videolezioni, testi di riferimento, dispense originali di supporto, test formativi e attività editpriali con l’affiancamento costante di un Tutor che lo accompagnerà fino al conseguimento dell’attestato finale.

Sono inoltre previsti importanti momenti laboratoriali in presenza per sviluppare le competenze più pratiche ed operative del corso.

Per richiedere ulteriori informazioni e la Brochure dettagliata del Corso per diventare Giornalista scientifico, collegati a questa pagina, compila il form online e ricevi tutte le informazioni utili.

Altro interessante corso da valutare se si vuol diventare e specializzarsi in giornalismo scientifico è quello offerto dall’Accademia Telematica Europea: Corso di Studi in Comunicazione della scienza, Giornalismo scientifico e Web 2.0.

Il percorso è idoneo per la preparazione alla figura professionale di comunicatore e giornalista scientifico (Science Writer & Science Communicator).

Il percorso può essere seguito interamente online attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Web 2.0. Anche l’attività giornalistica da svolgere con la redazione sarà possibile a distanza, via email / Internet senza interferire con gli impegni del corsista, anche in ore serali o nei fine settimana.

Gli iscritti dovranno, comunque, partecipare a convegni, conferenze e incontri. Tutti gli incontri in aula sono facoltativi e non incidono sugli obiettivi formativi.

Tra le materie trattate e oggetto di studio e di approfondimento durante la frequentazione del corso:

  • la professione di giornalista scientifico,
  • sociologia e psicologia della comunità scientifica,
  • storia della scienza,
  • teoria e tecnica della comunicazione della scienza,
  • tecnica di scrittura efficace,
  • lavorare nei musei scientifici,
  • tecnica dell’intervista scientifica,
  • la scienza alla radio,
  • scrivere per Internet,
  • saper comunicare la statistica,
  • lavorare in una redazione giornalistica,
  • scienza, tecnologia ed opinione pubblica in Italia e nel Mondo.

Giornalismo scientifico: considerazioni finali

Come avrai compreso dalla guida se hai passione e competenze scientifiche attestate dal conseguimento di una Laurea in Biologia, Chimica, Matematica, Fisica, Agraria, etc., ami la scrittura e la comunicazione digitale allora, devi necessariamente intraprendere la strada professionale che ti conduce a diventare un abile giornalista scientifico.

Il mondo scientifico necessita del tuo prezioso contributo professionale e anche la comunità di lettori predilige sempre di più leggere articoli scientifici.

La carriera del giornalista scientifico non è semplice e richiede preparazione di base, competenze tecniche di base, passione per le tematiche trattate, per la comunicazione, per la stesura di contenuti editoriali, partecipazione a convegni, seminari, workshop e aggiornamento professionale con la frequentazione di corsi ad hoc indirizzati ai giornalisti scientifici.

Dopo aver conseguito una Laurea in ambito scientifico, devi iscriverti all’Albo dei Giornalisti e Pubblicisti frequentando il praticantato (18 mesi) utile per superare brillantemente l’Esame di Stato.

Perfezionati ulteriormente e frequenta uno dei Corsi di Giornalismo scientifico (durata 3 mesi), impara le migliori tecniche di redazione, comunicazione e le migliori strategie per diventare un brillante Giornalista scientifico e … perché no anche un Direttore di una Rivista scientifica.

In bocca al lupo!

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