Ecologia: la disciplina più importante di tutte, ma spesso ignorata

Un articolo di Alessandro Nicoletti, fondatore dell’associazione ambientalista Keep the Planet sull’ecologia, sul significato e sulle applicazioni quotidiane del concetto. Un mondo senza ecologia è destinato a sparire. Buona lettura!!

ecologia concettiRicordo con piacere i tempi dell’università dove, insieme ai miei amici, passavo le giornate sopra i libri a studiare ecologia, biologia, chimica, tossicologia, anatomia.

Probabilmente uno dei periodi più belli della mia vita.

Non dovevamo preoccuparci di arrivare a fine mese, di trovare lavoro, erano i tempi dove tutto era possibile.

La crisi del 2008-2009 era alle porte, ma noi ancora non lo sapevamo.

Eravamo certi che tutte quelle nozioni un giorno ci sarebbero servite per esercitare la nostra professione di biologo marino in un mondo carente di biologi marini, un mondo che aveva un gran bisogno di noi, ma che invece ci avrebbe messo all’angolo perché siamo professionisti scomodi.

Il biologo marino studia gli ecosistemi, la biodiversità,  le interazioni tra specie, la fisiologia degli animali; il biologo marino non si preoccupa di profitti aziendali, di dividendi, di tasso di disoccupazione, eccetera.

Quelle sono cose da economisti, non da ecologi e biologi.

Ed ecco quindi arrivare la prima contraddizione del nostro lavoro da ricercatori dei fatti empirici, le evidenze scientifiche non interessano agli imprenditori, ai politici in cerca di consensi, alle mafie che governano il paese, alle multinazionali. 

A loro interessano i soldi, il potere, il consenso della masse, l’ignoranza della gente.

Ed è proprio questa la malattia del nostro paese e non solo, l’ignoranza diffusa a tutti i livelli sociali: dal panettiere, alla sala d’attesa del medico, fino su su dentro le stanze del potere.

E allora poco importa se gli stock ittici dei mari italiani sono al collasso, poco importa se siamo circondati da montagne di rifiuti, se quotidianamente mangiamo microplastiche , se ci sono più batteri fecali in mare che sardine, tutto questo non importa in un paese popolato da ignoranti.

Tutti si arrogano il diritto di commentare, insultare, opinare, ma cosa c’è da opinare quando non si conoscono nemmeno le nozioni base dell’argomento?

Cosa c’è da discutere quando la scienza viene messa di lato perché al centro ci sono solamente i profitti dei soliti noti?

Ed è proprio questo che capita in Italia e non solo quando si discutono le quote pesca, di trattamenti sanitari, di divieti, di parchi marini, di trivellazioni, di ecologia, eccetera, eccetera…

Cosa vuoi discutere quando da una parte trovi il ricco mondo degli industriali e dall’altra una massa di ricercatori precari sottopagati?

Quei giovani che hanno rinunciato a tanto pur di inseguire la loro passione, per poi scoprirsi prigionieri di quegli stessi industriali che dovrebbero pagare il loro stipendio attraverso miseri assegni di ricerca.

Io un’idea me la sono fatta circa le condizioni misere della quasi totalità dei ricercatori in Italia, e cioè che non è la casualità, la miopia o la mancanza di fondi a decretare la situazione schifosa attuale, ma bensì un piano strutturale deciso a tavolino che vuole la scienza italiana ai confini del dibattito così da lasciare spazio libero agli interessi di pochi.

Sbaglio, oppure ho forse fatto bingo?

Ed è proprio per questo motivo che ho deciso di scrivere questa breve introduzione per presentarti un articolo divulgativo su cos’è l’ecologia e perché è così importante oggi.

Il significato dell’ecologia

ecologia definizioneDopo lo sfogo introduttivo – spero di non averti annoiato – vediamo nello specifico c0s’è l’ecologia e perché dovremmo occuparcene.

L’ecologia (dal greco: οἶκος, “casa” o “relazioni tra viventi”; -λογία, “studio di”) è lo studio scientifico delle interazioni tra gli organismi e l’ambiente.

O in altre parole, lo studio di come gli organismi interagiscono tra loro e con l’ambiente fisico.

La disciplina dell’ecologia emerse dalle scienze naturali nel tardo 19° secolo e la prima definizione di ecologia fu coniata dal biologo tedesco Ernst Heinrich Haeckel nel 1866.

L’ecologia non deve essere intesa come sinonimo di ambientalismo, ambiente e ecologismo, ma piuttosto l’ecologia deve essere associata ad altre discipline come la fisiologia, l’anatomia, la genetica.

Questa definizione prende senso solo se consideriamo i termini ambiente e relazioni nel significato più completo e cioè l’ambiente come l’insieme delle condizioni fisiche associate alle componenti biologiche, e le relazioni intese come interazioni tra specie, individui e ambiente.

L’ecologia include lo studio delle popolazioni animali e vegetali all’interno dell’ecosistema, dove per ecosistema si intende un sistema chiuso costituito dagli organismi viventi e dall’ambiente che occupano formato da entità non viventi come l’aria, l’acqua, la terra, le rocce.

Si parla di parte biotica e abiotica di un’ecosistema intesi rispettivamente come la componente vivente e non vivente.

Esempi di ecosistemi chiusi sono ad esempio uno stagno, o il Mar Mediterraneo. L’ecologia viene studiata su diversi livelli, dall’organismo fino ad arrivare alla biosfera.

Lo studio dell’ecosistema descrive la rete di relazioni esistenti all’interno dello stesso. Un concetto classico è ad esempio quello della catena trofica, dove ogni specie occupa una specifica posizione al suo interno.

Ecco quindi che troveremo i produttori primari, cioè quegli organismi che ricavano la propria energia dal sole e i nutrienti dai minerali inorganici, per poi passare ai consumatori primari che si cibano dei produttori, mentre i secondari saranno i predatori dei primari e così via fino a raggiungere l’apice della catena.

Gli ecologi sono coloro che studiano l’ecologia.

Concetti chiave dell’ecologia

Riassumere una disciplina vasta e complessa come l’ecologia in un articolo di blog è ovviamente impossibile, tuttavia voglio almeno darti le basi dalle quali far partire i tuoi approfondimenti attraverso questo glossario dei concetti base.

Popolazione: gruppo di individui della stessa specie che occupa una data area.

Comunità: insieme di popolazioni di specie diverse che condividono lo stesso ambiente.

Biotopo: unità dell’ambiente fisico in cui si svolge la vita di una singola popolazione di organismi o di una particolare comunità biologica.

Biocenosi: insieme di popolazioni composto da specie differenti che abitano una data area (biotopo).

Resilienza: capacità di un ambiente e della comunità biologica ad esso associato, di ripristinare le condizioni funzionali dell’ecosistema in seguito ad un’alterazione del proprio stato di equilibrio.

Resistenza: la capacità di una comunità e/o di un ecosistema di preservare la sua struttura e le sue proprietà funzionali, anche in condizioni di forte stress ambientale.

Se vuoi approfondire il glossario dell’ecologia, segui questo link.

Perché è importante l’ecologia

Il concetto che voglio far passare è che l’essere umano non può vivere e prosperare se non tiene conto dell’ecologia dell’ambiente in cui vive.

Gli ecosistemi infatti sono composti da un complesso sistema di relazioni in equilibrio tra esse, e la rottura di una sola di queste interazioni può portare alla distruzione dell’intero ecosistema.

Ti faccio un esempio.

Prendiamo un pascolo dove l’equilibrio tra produttori, consumatori primari e secondari si autoregola in maniera indipendente.

Le erbe crescono grazie alla luce solare e ai nutrienti del terreno, i conigli a loro volta crescono grazie all’erba, mentre il lupo rappresenta il vertice della catena cibandosi dei conigli.

Quello che tiene in equilibrio il sistema è appunto il delicato equilibrio instaurato nel tempo: i lupi tengono sotto controllo il numero di conigli predandoli.

Immaginiamo ora di eliminare i lupi grigi dall’ambiente.

In pochissimo tempo, i conigli si moltiplicheranno non lasciando il tempo necessario all’erba di crescere portando l’ecosistema al collasso.

Ecco, questo è quello che sta succedendo oggi nel nostro pianeta.

L’uomo, con la sua scellerata serie di comportamenti, sta modificando in maniera irreparabili tutti gli ecosistemi terrestri e marini.

Esemplare è ad esempio lo sfruttamento delle risorse ittiche negli oceani, o il massiccio rilascio di emissioni che stanno alterando il clima mondiale: presto o tardi ci verrà presentato il conto, e sarà salato.

Applicazioni pratiche dell’ecologia

L’ecologia ha numerose applicazioni pratiche nella gestione del territorio.

Lo studio dei legami e degli equilibri negli ecosistemi terrestri e marini deve stare alla base di ogni decisione politica che riguardi la gestione del territorio.

Senza un’appropriata pianificazione nella gestione si rischia un vero e proprio collasso dell’ambiente in cui viviamo.

Ecco perché è così importante applicare i concetti ecologici nella gestione delle risorse naturali.

L’ecologia infatti sta alla base della pianificazione territoriale, sfruttamento delle risorse, creazione di aree protette, trattamento dei rifiuti, l’urbanistica e l’economia.

Ed è proprio con quest’ultima che l’ecologia si scontra.

L’economia della crescita infinita è il cancro che sta affliggendo il nostro pianeta perché non tiene conto dell’ecologia degli ecosistemi, le leggi economiche non tengono conto dei legami tra specie, della salute dell’ambiente fisico, delle interazioni tra animali e piante, l’economia moderna non si preoccupa di nulla se non del mero profitto. 

Se non verranno prese delle contro misure, presto o tardi ci verrà presentato il conto e sarà salato, molto salato.

Nonostante la situazione critica, alcuni passi in avanti sono stati fatti per armonizzare la logica del profitto con gli equilibri degli ecosistemi.

Un classico esempio è quello della creazione e gestione delle aree marine protette.

Se vogliamo mantenere la pescosità di una tale area, bisogna implementare una corretta gestione del territorio che va a proteggere le aree di riproduzione senza le quali gli stock ittici collasserebbero rapidamente.

Come diventare ecologo

Se pensi che l’ecologia sia la tua disciplina, potresti prendere in considerazione l’idea di diventare un ecologo.

Per farlo, devi scegliere una facoltà adatta ai tuoi progetti.

L’Ecologo è un profilo professionale che conquisterà sempre maggiore spazio all’interno del mercato del lavoro italiano ed estero

Solitamente, l’ecologo lavora per piccole, medie e grandi imprese che si devono occupare della gestione del territorio e dell’analisi ambientale.

Le azioni dell’ecologo sono inserite all’interno della cosiddetta green economy, un settore che nonostante le difficoltà sta crescendo e che ne futuro occuperà un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intera umanità.

L’ecologo è specializzato nelle applicazioni sul campo dei risultati delle ricerche e delle sperimentazioni condotte in laboratorio.

Queste ricerche riguardano la conservazione, il monitoraggio e la gestione dell’ambiente nella sua completezza. I campi di applicazione sono i mari, le pianure, le vallate, le montagne.

Una delle attività chiave dell’ecologo è l’analisi delle attività antropiche e delle soluzioni per renderle sostenibili dal punto di vista ambientale.

Per diventare ecologo ti dovrai iscrivere ad una delle tante facoltà italiane che prevedono percorsi specializzandi in ecologia. Normalmente si parte da una laurea triennale in scienze naturali per poi specializzarsi in ecologia.

Tra le varie opzioni, ti segnalo:

Di vitale importanza, durante e dopo gli studi di ecologia, prendere parte a dei progetti di conservazione sul campo capaci di dare quella spinta iniziale verso la carriera di ecologo.

Noi di Keep the Planet ci siamo impegnati a fondo per aiutare i futuri ecologi nell’organizzazione di un campo di lavoro in ecologia attraverso la realizzazione di un database completo di associazioni ed enti che offrono opportunità di tirocinio, volontariato e lavoro.

Se sei interessato, diventa nostro socio e accedi al database riservato.

Ecologia e ambiente: considerazioni finali

Ricordo con piacere i miei esami di ecologia, una materia che ho amato e continuo ad amare.

L’ecologia infatti è la base della nostra vita, ma purtroppo è dimenticata da chi fa le leggi, da chi pianifica il nostro futuro, da chi dovrebbe tutelare noi e l’ambiente in cui viviamo.

Nella scena politica attuale l’ecologia è vista come un fastidio al PIL, alla crescita, al tasso di disoccupazione, mentre in realtà l’ecologia sarebbe un motore inarrestabile per dar finalmente vita alla rivoluzione verde che presto o tardi dovrà svilupparsi.

Tranne pochi casi, la quasi totalità del globo viene sfruttata in maniera irresponsabile per il profitto di pochi criminali che andrebbero fermati.

La crisi ambientale che stiamo vivendo non è qualcosa di lontano che non riguarda, no, è vero il contrario, la terra è la nostra casa, senza di essa spariremmo velocemente.

Senza aria respirabile, senza acqua potabile, senza aree verdi, senza oceani puliti, non siamo altro che una specie in balia di un futuro oscuro senza scampo.

Ci sono soluzioni al riguardo?

Sì, ma sono difficili da perseguire. Al momento non c’è una classe politica degna di tale nome che possa veramente farci prendere la giusta direzione, tuttavia molti privati si stanno muovendo nella giusta direzione, non devi far altro che supportarli con le tue scelte.

Ricorda, la rivoluzione inizia dalle tue azioni quotidiane.

Alessandro di Keep the Planet

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