Un articolo di Alessandro Nicoletti che risponderà a tutte le principali domande sul volontariato ambientale. La natura ha bisogno del nostro aiuto, è il momento di agire.
Nonostante questa guida sia incentrata sul volontariato ambientale perché è questo il mio ambito di interesse, voglio avvisare i lettori che la guida è comunque adatta anche ad altri tipi di volontariato.
Il cambiamento climatico e l’estinzione irreversibile di specie animali e vegetali sono le conseguenze principali del male che stiamo infliggendo al nostro Pianeta.
Una condotta sbagliata, incosciente e senza giustificazioni. L’unico modo che abbiamo per non superare il punto del non ritorno è cambiare rotta, ristabilire le regole e basare tutto sull’eco-sostenibilità.
Un processo che tutte le aziende e tutti i governi dovrebbero mettere in atto, anche con una certa celerità visto i tempi in cui versiamo! Nel frattempo però, tutti noi possiamo, nel nostro piccolo, fare qualcosa per attutire i colpi duri dell’inquinamento e cercare di recuperare almeno il recuperabile.
Come?
Innanzitutto con tante piccole accortezze quotidiane e anche facendo volontariato ambientale. Cos’è il volontariato ambientale?
E come funziona?
Qui troverai tutte le risposte.
Iniziamo subito con le domande frequenti e le relative risposte:
Cos’è il volontariato ambientale?
Il volontariato ambientale è un ottimo modo, utile e stimolante, di impiegare il proprio tempo libero.
E’ una bellissima esperienza nella quale tu, in prima persona, lavorerai su progetti che riguardano l’ambiente, il sociale, gli animali e lo farai sul posto, attivamente. Non sarai da solo, ma insieme ad altri volontari e ad esperti che ti guideranno e ti affiancheranno sul campo di lavoro.
Lo scopo del volontariato ambientale è quello di radunare più forze possibili per ripristinare gli equilibri del nostro ecosistema, salvaguardando la natura e gli esseri viventi che la popolano.
C’è sempre il bisogno di un volontario ambientale perché mai come nel nostro presente questa figura è tanto importante e prioritaria.
Leggendo questa guida, scoprirai che, se deciderai di fare il volontario ambientale, non sarà un “dare” a senso unico, tutt’altro: sono tante infatti le cose che, chi fa volontariato ambientale, riceverà in cambio e non mi riferisco solo ad un mondo migliore.
Quali sono le tipologie di volontariato ambientale?
Fare volontariato ambientale coinvolge tantissimo e insegna altrettanto.
E poi questo tipo di esperienza, non preclude nessuno.
Le tipologie di volontariato ambientale si distinguono in base “al settore” nel quale si vorranno mettere in pratica le proprie competenze:
- faunistico;
- floristico;
- marino;
- sociale;
- artistico;
- tecnologico.
Ciò non significa che per farne parte, bisogna possedere necessariamente qualifiche, studi o esperienze specifiche del ramo, tutt’altro: serve solo tanta passione e voglia di fare!
Una missione di volontariato inoltre può acquisire diverse sfumature in base a come viene strutturato e in base a chi è rivolto: si può fare volontariato ambientale ad esempio attraverso uno stage, un soggiorno linguistico o per un orientamento agli studi. Sebbene il fine sia lo stesso, tu puoi scegliere quello che rispecchia di più le tue esigenze, in questo momento.
Ecco perché fare volontariato ambientale non è solo “utile” per il nostro Pianeta ma anche per chi lo fa.
Il motivo? A parte l’esperienza in sé che è indimenticabile e non paragonabile a nessun altro impiego o vacanza che si possa fare, lo è soprattutto per un tuo arricchimento personale e spirituale.
Anche a livello lavorativo, un’esperienza di volontariato ambientale offre insegnamenti pratici preziosi che renderanno il tuo curriculum, agli occhi delle aziende in cerca di personale, molto più appetibile.
E’ l’esempio dello stage spesso richiesto per acquisire crediti e per completare il percorso universitario. Il soggiorno linguistico ti permetterà invece di imparare una lingua straniera in un paese straniero dove, mentre darai il tuo contributo, parteciperai anche a corsi linguistici su misura, vivendo con le famiglie locali.
L’orientamento agli studi è l’ideale per i giovani che vogliono orientarsi sull’iscrizione universitaria vivendo un’esperienza significativa basata sul lavoro pratico.
Quali attività svolge il volontario ambientale?
Le attività che svolgerai come volontario ambientale saranno tante e diverse in base al progetto e il luogo inerente la tua missione. Avrai la possibilità per esempio di occuparti di:
Riforestazione: e’ un’attività di cui la Terra ne ha immensamente bisogno.
Gli alberi sono preziosi per gli animali e per l’uomo, ma purtroppo l’uomo, con l’incoscienza che lo contraddistingue, ha sempre messo in primo piano il guadagno economico intraprendendo, in varie zone del mondo, processi di deforestazione selvaggia, letali per tutti gli esseri viventi.
Le foreste del nostro Pianeta, sono ecosistemi ricchi di biodiversità, popolate da animali che, al di fuori non potrebbero vivere a lungo. Motivo per cui molte specie animali si sono estinte.
Allo stesso tempo le foreste sono una difesa importantissima per contrastare il cambiamento climatico: eliminando gli alberi dal Pianeta, non facciamo altro che aumentare l’effetto serra, portandoci inevitabilmente all’autodistruzione.
Per questo la riforestazione è molto importante e se te ne occuperai attivamente come volontario ambientale, non farai che un bene immenso per tutta l’umanità e per tutti gli animali.
Salvataggio delle specie selvatiche: se ami particolarmente gli animali e hai una certa sensibilità nei loro confronti questa è l’attività giusta per te.
Gli animali sono gli esseri viventi che più subiscono gli attacchi dell’uomo. Sono tante le specie a rischio di estinzione e tante sono ormai scomparse dalla Terra per la caccia intensiva o per la distruzione del loro habitat naturale.
Questa attività ti darà la possibilità di stare a stretto contatto con gli animali, curarli, occuparti delle loro gabbie nelle quali saranno tenuti provvisoriamente prima della loro completa liberazione.
Ripristino delle barriere coralline: il grande Blu è il tuo mondo, il posto in cui ti senti più a tuo agio? ami fare immersioni e le specie marine sono la tua passione?
Partire per volontariato ambientale e occuparti di ripristinare le barriere coralline è un’attività cucita su misura per te: sono foreste sottomarine delicatissime e che stanno rischiando di scomparire. Tieni presente che negli oceani esistono le isole di plastica e che i mari essendo ormai la discarica del mondo da troppo tempo, sono quasi al collasso.
Educazione ambientale: sensibilizzare le persone del luogo sugli aspetti dell’ecologia è un’ altra delle attività che potresti intraprendere come volontario ambientale.
Se hai una spiccata dote comunicativa e ti piace conoscere culture diverse questa è la missione che più ti si addice. L’educazione ambientale è un’attività che ha tra gli altri come scopo, quello di suggerire alle persone locali, comportamenti alternativi nel loro vivere quotidiano, che non danneggiano l’ambiente.
Dove posso fare il volontariato?
Tanti piccoli piccoli passi in direzioni diverse, con uno scopo comune: proteggere e salvaguardare la Natura.
Puoi fare volontariato ambientale in tutto il mondo, perché aiutare l’ambiente, significa dover operare su più fronti. Ecco dove puoi fare volontariato ambientale, in base alla tua decisione: vuoi rimanere “in zona” o spostarti un po’ più in là?
Volontariato ambientale all’estero: è quello che di più attrae i giovani studenti perché permette di visitare posti lontani e meravigliosi, a volte selvaggi e dalle problematiche un po’ forti.
E’ un tipo di volontariato che richiede la conoscenza almeno dell’inglese ma permette anche di perfezionare una lingua straniera con dei corsi specializzati.
Il volontariato ambientale all’estero è un ‘ottima occasione per impiegare per esempio l’anno sabbatico a cavallo tra la fine delle scuole superiori e l’inizio dell’Università, sopratutto per schiarirsi le idee sul proprio futuro percorso di studi e su ciò che si vorrà fare “da grandi”.
Ma può essere anche un’occasione per gli adulti, di intraprendere un viaggio unico al posto della classica vacanza.
Potresti andare per esempio in Africa nella foresta pluviale del Madagascar o andare nel Borneo per salvaguardare l’Orango.
Volontariato ambientale locale: in Italia sicuramente abbiamo bisogno di volontari ambientali. Il nostro Paese è afflitto da molti siti inquinati e molte e variegate specie animali che popolano i nostri boschi, le nostre montagne, coste e pianure non sono di certo immuni dagli attacchi dell’uomo.
Peculiarità nostrana sono i territori martoriati dalla mafia, zone in cui le associazioni di volontariato ambientale operano di più, spesso usufruendo di strutture sequestrate alla criminalità organizzata. Per non parlare delle spiagge italiane, da Nord a Sud sempre più maltrattate a suon di rifiuti di ogni forma, materiale e colore.
A che età posso partire per il mio viaggio volontariato?
Il volontariato ambientale è adatto a tutte le età, l’importante è avere almeno 16 anni compiuti, non è necessario raggiungere la maggiore età per diventare un volontario ambientale.
Ci sono comunque associazioni che prevedono attività anche per ragazzi ancora più giovani, di 14 anni di età. Ovviamente per ogni età c’è una campo di lavoro specifico.
Se sei minorenne per esempio, sempre seguito con la massima sicurezza, potrai anche partire all’estero con un gruppo di coetanei per vivere quest’esperienza unica. Se sei invece un over 50 o un pensionato, il tuo contributo sarà ancora più apprezzato perché la tua esperienza, sarà un valore aggiunto.
Quando posso partire per il mio viaggio volontariato?
Normalmente il periodo estivo è quello che va per la maggiore, ma in realtà ci sono progetti attivi durante tutto l’anno.
Perché si paga per partecipare ad un viaggio volontariato?
Non tutti però accettano il fatto che, fare volontariato ambientale ha un costo. In effetti il volontario deve affrontare delle spese per partecipare ai campi di lavoro, soprattutto all’ estero.
Ma perché, ti starai chiedendo, devo pagare per dare il mio tempo e le mie forze in un campo di lavoro? La risposta è semplicissima: le agenzie di volontariato nascono per essere no profit, pertanto non possono prendersi in carico i costi inerenti il mantenimento del volontario.
La persona che sceglie di dedicare il suo tempo al volontariato ambientale lo deve fare con l’ottica di offrire le sue energie alla causa, tenendo conto anche del fatto che questo comporta comunque delle spese, che non possono essere di peso alla causa stessa.
Le tue spese di viaggio, andata e ritorno, il vitto e l’alloggio, i corsi di lingua quando ci sono, sono tutte a carico del volontario. Le associazioni lavorano per garantire un’esperienza unica, in tutta sicurezza e garantendo progetti concreti e validi per la salvaguardia ambientale.
Molte associazioni infatti sono indipendenti e non ricevono finanziamenti da enti istituzionali o governi: la tua quota di partecipazione, serve proprio per garantire una continuità dei progetti in più parti del mondo. E poi ricordati che c’è uno scambio reciproco.
E’ possibile trovare dei volontariati gratuiti?
Si, certo che è possibile. L’Italia presenta molto centri di riabilitazione per animali selvatici autoctoni.
Spesso questi animali sono feriti o hanno vari problemi che impediscono loro di rimanere in natura, quindi vengono accuditi e curati prima di essere liberati.
I volontari anche qui sono sempre i benvenuti e non devono pagare nessuna quota di partecipazione, ma se vogliono, possono fare una donazione. Prova a vedere se nella tua città o nelle zone vicine, esiste un centro di riabilitazione di animali.
Ci sono anche diversi progetti all’estero che non hanno contributi fissi da pagare, mentre altri progetti offrono anche rimborsi e stipendi.
E’ possibile trovare dei volontariati retribuiti?
Se per retribuzione s’intende un corrispettivo in denaro erogato in cambio del lavoro che viene svolto nel campo no, non esiste, perché altrimenti non si chiamerebbe volontariato ma sarebbe un vero e proprio lavoro.
La buona notizia però è che sì puoi lavorare per un’associazione, ente, cooperativa e Ong attiva in campo ambientale.
E’ possibile inoltre trovare volontariati che prevedono un rimborso spese oppure un pocket money: di solito sono programmi organizzati da enti istituzionali che offrono in maniera totalmente gratuita la partecipazione a progetti di protezione ed educazione ambientale .
Queste istituzioni di solito emettono dei bandi di partecipazione nei quali vengono evidenziati l’età minima e massima concessa per poter fare domanda e il periodo della collaborazione.
Allo stesso tempo sta prendendo sempre più piede nelle grandi aziende, la regola di offrire ai propri dipendenti un’esperienza di volontariato ambientale: rappresenta un incentivo molto convincente perché in questi casi la missione di volontariato è ovviamente retribuita.
Come dipendente di queste aziende hai a disposizione un tot di giorni all’anno, in alcuni casi anche mesi, da dedicare al volontariato ambientale.
La scelta di queste grosse ditte dai marchi internazionali che spaziano dal mondo bancario, automotive e tecnologico stanno prendendo coscienza del fatto che esperienze simili, vissute dai propri dipendenti, siano molto positive per la crescita aziendale. Se sei in cerca di lavoro e allo stesso tempo sei sensibile ai problemi ambientali, puoi verificare quali aziende offrono queste opportunità e presentare il tuo curriculum, non si sa mai.
Fare volontariato aiuta a trovare lavoro nella conservazione?
Fare volontariato ambientale aiuta a trovare lavoro nella conservazione, si non c’è dubbio e i fatti lo dimostrano. L’esperienza del volontariato ambientale infatti ti permette di mettere in pratica le tue competenze e di acquisirne delle nuove.
Inoltre sarai in contatto con persone che hanno la tua stessa passione con i quali potrai confrontarti e scambiare idee ma non solo, collaborerai con professionisti del settore.
Tutto questo, segnalato nel tuo curriculum, non farà che rendere la tua candidatura molto competitiva, ottenendo più possibilità di essere assunto dalle aziende. Se decidi di fare volontariato ambientale infatti, ti presenti all’azienda come una persona volenterosa e con capacità già messe in campo, inerenti i progetti sulla conservazione ambientale.</p>
Quando dura un volontariato?
In linea di massima le associazioni offrono la possibilità di partecipare ai campi per una durata minima di due settimane, mentre il tempo massimo generalmente lo decide il volontario.
Tutto sommato sei tu che puoi scegliere in base al tuo tempo e in base alle tue possibilità, quanto rimanere: più sarà il tempo che dedicherai al progetto è più importante sarà il tuo contributo. Ci sono inoltre associazioni che riducono la quota di partecipazione in relazione alla durata della permanenza.