Cosa studiare per lavorare nella conservazione ambientale

Oggi più che mai, la società ha bisogno di un esercito buono di professionisti capaci di lavorare per la sostenibilità ambientale.

Ma cosa si deve studiare per lavorare nella tutela della natura?

Lo vedremo in questo video/articolo, io sono Alessandro e questo è Keep the Planet.

Leggi l’articolo o guarda il video:

https://www.youtube.com/watch?v=Rh7kMLy-YL0

Cosa studiare per lavorare nell’ambiente

In un’epoca storica dove paura e incertezza dominano le menti delle persone, esiste un gruppo di irrinunciabili sognatori che non rinunciano alla forza dei loro sogni.

Stiamo parlando di tutti coloro che hanno deciso di fare della sostenibilità ambientale il loro obiettivo di vita. Ecologi, biologi, geologi, ma anche bioarchitetti, ingegneri, agricoltori, le professioni legate alla tutela della natura sono varie e in crescita.

Un recente studio dell’International Labour Organization ha quantificato in 18 milioni di nuovi posti di lavoro netti nell’ambito della sostenibilità ambientale entro il 2030.

E’ chiaro che un giovane in cerca di un futuro lavorativo non può non guardare il settore della green economy con interesse e passione.

Ma cosa studiare per avere successo nel settore della sostenibilità ambientale?

Quali percorsi di studi intraprendere per lavorare nella tutela della natura?

Le lauree per lavorare nella conservazione della natura

lavori nella naturaPossiamo individuare 2 grandi macroaree di interesse: il primo quello scientifico tradizionale, il secondo quello ingegneristico.

Tuttavia non dobbiamo dimenticare che ormai tutti gli ambiti lavorativi coinvolgono aspetti ambientali, esigenze nuove che hanno portato novità anche in settori storicamente poco affini alla natura e alle sue tematiche.

Detto ciò, il primo grande gruppo di facoltà per lavorare nella tutela della natura sono ovviamente quelle scientifiche.

Chi ha la passione per la chimica e ama trascorrere le proprie giornate all’aria aperta può lavorare nell’ambito del monitoraggio ambientale.

Nello specifico c’è un crescente bisogno di queste figure nel settore del monitoraggio della qualità delle acque.

Una recente ricerca del Censis ha stabilito come l’Università di Trento offra il miglior percorso in chimica, a seguire Camerino, Bologna, Milano e Pavia. In questa immagine vediamo le migliori 20 facoltà italiane dove studiare chimica.

Sempre in ambito scientifico, abbiamo ovviamente Scienze biologiche.

Coloro che si vogliono addentrare nel mondo della natura, la biologia probabilmente è la scelta più ovvia e diretta.

La biologia infatti non è altro che la scienza che studia gli esseri viventi, i fenomeni della vita e le leggi che li governano. E’ dalla biologia e dalla sua comprensione che partono poi a catena tutti gli altri aspetti che riguardano la vita su questo pianeta.

Il percorso universitario in Scienze Biologiche prepara i futuri biologi alle professioni nelle scienze della vita quali biologi, zoologi, botanici, microbiologici e simili.

Si inizia generalmente con il percorso triennale comune a tutte le varie specializzazioni, per poi specializzarsi nella Laurea Magistrale.

In due precedenti video qui sul canale di Keep the Planet abbiamo visto la figura professionale del biologo della fauna selvatica e quella del biologo marino, se ti interessa, ovviamente corri a vederli.

Altra grande macroarea di studi sempre in ambito scientifico consigliata a chi desidera lavorare nella tutela della natura è quella delle Scienze Geologiche.

I Geologi e i Geofisici studiano il pianeta Terra e i processi che ne regolano il funzionamento e la dinamica, a diverse scale spaziali e temporali.

Le Scienze geologiche studiano cause ed effetti delle interazioni tra geosfera, atmosfera, idrosfera e biosfera e le conseguenze che gli effetti dei cambiamenti climatici in corso possono avere sull’interazione Uomo-Pianeta.

I laureati in geologia possono lavorare negli enti pubblici e privati, imprese e studi professionali che operano nella geologia applicata all’ingegneria, nel rilevamento geologico, nell’idrogeologia, nella geologia ambientale, nella geologia mineraria ed energetica, nella pianificazione territoriale e difesa del suolo. Tutti settori chiave implicati nello sviluppo sostenibile e tutela della natura.

Essendo una facoltà di lungo corso, chi desidera studiare geologia in Italia non avrà che l’imbarazzo della scelta. E’ possibile studiare geologia nelle principali università italiane, mentre secondo una recente ricerca mondiale, la migliore facoltà in Italia è Padova che ha raggiunto il punteggio più alto.

Prossima facoltà, ma ovviamente il percorso formativo per eccellenza per tutti coloro che vogliono lavorare nel mondo della tutela naturale: Scienze naturali e ambientali.

La facoltà di scienze naturali inizia con la triennale dove si studiano le discipline di base quali chimica, biologia animale e vegetale, fisiologia, matematica, statistica, fisica, genetica, geologia, zoologia, ecologia, per poi nella laurea specialistica dirigersi verso le specializzazioni nei diversi ambiti come etologia, monitoraggio ambientale e forestale.

Gli specialisti nelle scienze naturali svolgono attività fondamentali nella conservazione ambientale come censimenti del patrimonio naturalistico, progettazione ed esecuzione di piani di monitoraggio, valutazione di impatto ambientale, recupero e gestione dell’ambiente naturale, organizzazione e direzione di musei, giardini botanici, parchi naturali; educazione ambientale e divulgazione. Sono i professionisti per eccellenza nel settore della conservazione ambientale e dedicheremo un ampio spazio a queste professioni qui sul canale.

Prossima laurea da prendere per chi vuole aiutare la natura è scienze agrarie e forestali.

Un’ottima alternativa a Scienze Naturali la troviamo certamente nel percorso di studi di scienze agrarie e forestali.

All’interno del dipartimento di Agraria troviamo questo percorso atto a formare i professionisti del futuro in ambiti chiave dello sviluppo sostenibile come la produzione di cibo e la gestione del patrimonio forestale.

Gli obiettivi formativi di questa laurea riguardano l’applicazione di tecnologie e strumenti per il controllo delle produzioni agrarie (vegetali e animali) e forestali dal punto di vista quantitativo, qualitativo e ambientale, la gestione dell’azienda e la commercializzazione dei prodotti, la stima dei beni fondiari e dei beni prodotti, la messa a punto di impianti, la gestione e valorizzazione delle risorse forestali e del territorio montano.

Proteggere la natura non significa solamente evitare ogni attività umana, ma anche e soprattutto rafforzare l’ancestrale equilibrio tra umani e ambiente, equilibrio purtroppo rotto negli ultimi decenni di sviluppo incontrollato.

Cambiamo ambito e analizziamo le facoltà in ambito ingegneristico che possono portare il laureato a lavorare per la conservazione della natura.

Secondo le stime del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, nei prossimi anni più del 20% dei laureati in ingegneria potrebbe trovare spazio nell’edilizia verde.

Bioedilizia che offre anche molte opportunità lavorative a designer e architetti, anch’essi sempre più richiesti nella progettazione di nuovi edifici ecosostenibili.

Uno dei settori chiave in ambito naturale è sicuramente il campo dell’ingegneria energetica.

Con la crisi climatica in atto, è obbligatorio pensare ad uno sviluppo energetico che faccia uso non solo di energia rinnovabile, ma anche di tecnologie di efficienza energetica e riduzione degli sprechi.

In questo contesto, l’ingegnere energetico è il professionista che si occupa di ingegneria energetica, una branca dell’ingegneria appartenente al settore industriale che applica nella progettazione di sistemi, impianti e soluzioni finalizzate all’uso razionale dell’energia.

Di recente istituzione il corso di studi in ingegneria per l’ambiente e il territorio che si occupa di formare gli studenti e trasformarli in professionisti capaci di sfruttare le competenze ingegneristiche per risolvere problematiche legate all’ambiente.

Come vedi le strade da prendere per lavorare nella natura sono molte e diverse tra loro e sono certo di avermene dimenticata qualcuna, se hai suggerimenti o domande, scrivi qui sotto nei commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Diventa parte attiva del cambiamento

ISCRIVITI GRATIS ALLA GREEN COMMUNITY

Unisciti gratuitamente alla community di Keep the Planet su Telegram