Di ritorno da un recente viaggio in Borneo malese, posso tranquillamente affermare che questa zona del mondo è una delle migliori destinazioni per amanti della natura.
Trekking nella giungla, immersioni con tartarughe, avvistamenti di oranghi, scimmie dalla proboscide, elefanti pigmei, orso della luna, il Borneo malese offre delle avventure uniche.
Nonostante la bellezza indiscutibile, le sue perle naturalistiche sono sotto minaccia da un capitalismo globalizzato sempre più affamato di risorse naturali e sempre meno attento alle tematiche ambientali.
Lo sfruttamento del legname prima, la crescita delle coltivazioni di palme da olio ora, hanno devastato la maggior parte delle foreste primarie del Borneo malese che ora resistono in ristrette aree protette.
Non è certo un caso che molte delle specie simbolo di questa area di mondo sono in serio pericolo di estinzione.
Fortunatamente non tutto è ancora perduto.
Grazie al lavoro incessante delle ONG ambientaliste si sono raggiunti dei risultati confortanti.
Io stesso ho fondato l’associazione ambientalista Keep the Planet per dare il mio modesto contributo alla salvaguardia dell’ambiente.
Tra i tanti progetti per aiutare la conservazione del pianeta, ho deciso di scrivere questa guida sul Borneo malese per incentivare gli amanti della natura ad organizzare un viaggio così da contribuire alla protezione della natura.
Il turismo infatti è una componente fondamentale della conservazione perché uno dei modi più efficaci per dimostrare alle popolazioni locali il valore economico della foresta può essere sostenibile.
Se depredare le risorse naturali è un modo facile per alcuni di arricchirsi, proteggere la foresta è un’azione che nel lungo termine avvantaggerà l’intera popolazione.
Se come me ti piace definirti un’ambientalista amante della natura, allora non puoi non organizzare un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Borneo malese.
Se vuoi diventare parte attiva del cambiamento, iscriviti alla Green Academy di Keep the Planet, l’unica scuola online in Italia dedicata interamente alla tua crescita personale e professionale nel settore della sostenibilità e conservazione ambientale.
Borneo malese: informazioni pratiche
Il Borneo malese è una regione della Malesia ed occupa la parte settentrionale dell’isola di Borneo.
Quest’ultima è suddivisa tra tre stati, la parte meridionale posseduta dall’Indonesia, mentre la parte settentrionale è composta dalla parte malese più il piccolo territorio posseduto dal Sultanato del Brunei.
Il Borneo malese è a sua volta diviso in due regioni, il Sarawak ad occidente e il Sabah ad oriente.
Le due principali città, Kuching nel Sarawak e Kota Kinabulu nel Sabah, sono i due principali punti di entrata nel paese.
Entrambe le città sono servite da aeroporti funzionali e moderni.
Anche se la lingua ufficiale è il malese, vista la passata occupazione britannica, la lingua inglese è molto diffusa sia nei giovani che nei meno giovani.
Quanto costa un viaggio in Borneo malese?
La Malesia è un paese abbastanza economico e moderno, i servizi sono di standard occidentale ed è molto facile raggiungerlo.
Il biglietto dall’Italia per la capitale della Malesia Kuala Lumpur ha un costo variabile a partire dai 450 euro A/R. La media si aggira intorno ai 550 euro, ma se si prenota in anticipo è possibile scendere sotto questa cifra.
Dopo una sosta nella capitale, è possibile raggiungere il Borneo malese con uno dei numerosi voli low cost che collegano Kuala Lumpur con Kuching, Kota Kinabulu, Miri, Sibu.
Se prenotati con anticipo, è possibile trovare voli a poche decine di euro.
I prezzi degli hotel variano a seconda della tipologia, è facile trovare delle camere semplici, ma pulite, per due persone a partire da 10$ a notte. Ci sono hotel anche per i viaggiatori più esigenti con prezzi a partire dai 50-100$ a notte fino ad arrivare a diverse centinaia di $.
Situazione simile per il cibo, è possibile mangiare nei numerosi mercati locali per soli 5$, mentre non mancano ristoranti di lusso per budget consistenti.
I trasporti sono anch’essi economici, con pochi $ è possibile spostarsi in città con taxi pubblici e privati, mentre per le lunghe destinazioni consiglio di utilizzare l’efficiente, ma economica, rete di autobus.
Tutte o quasi le attrazioni naturalistiche sono visitabili in maniera autonoma con un notevole risparmio rispetto alle agenzie turistiche, tuttavia è necessario un certo grado di preparazione e voglia di fare per un’organizzazione fai da te. Molti parchi nazionali sono ben serviti dai mezzi pubblici e visitabili senza guide.
Quali vaccinazioni bisogna fare per andare in Malesia?
Gli standard sanitari malesi sono piuttosto alti e non ti sentirai mai completamente perso ed abbandonato.
Fortunatamente non ho avuto bisogno delle cure di emergenza, spero che nemmeno tu lo abbia, quello che posso dire è che gli standard sono più simili ai nostri rispetto a quelli di un paese del terzo mondo.
Per quanto riguarda il discorso vaccini, io non sono un medico e non lo diventerò dispensando consigli, rivolgiti al tuo dottore di famiglia per consigli circa le vaccinazioni.
Io personalmente non mi sono vaccinato per questo viaggio tuttavia se passerai diverso tempo in mezzo alla natura potresti valutare diversamente.
Sia che tu ti vaccini o no, quando si viaggia la cosa più importante è la precauzione che inizia con la stipulazione di un’assicurazione di viaggio e con l’adottare tutta quella serie di azioni atte a prevenire l’insorgere delle malattie.
Quando viaggi nei paesi tropicali devi evitare di mangiare cibi crudi, bere acqua non sigillata, non bere mai ghiaccio.
Mangiando cibo ben cotto sempre e comunque non ho mai avuto problemi.
Altra precauzione molto importante è proteggersi dalle punture di zanzare.
Abiti lunghi e freschi con colori chiari che non lasciano scoperte nessuna parte del corpo, l’uso di molti repellenti e dormire sotto una rete anti zanzara.
Ho passato diverse settimane in viaggio senza essere mai stato punto. In Borneo la Malaria è rara, mentre la dengue è presente e non esiste vaccini. Con le giuste attenzioni, non avrai problemi di sorta.
Qual è il periodo migliore per andare nel Borneo malese?
Se soffri il caldo, preparati a soffrire.
Esatto, in Borneo malese troverai temperature e tassi di umidità che ti faranno rimpiangere l’inverno italiano.
Il clima è prettamente equatoriale caratterizzato da temperature medie annuali che oscillano intorno ai 28°.
Le precipitazioni sono abbondanti durante tutto l’anno mancando una vera e propria stagione secca come nelle zone tropicali caratterizzate dai monsoni.
E’ proprio questo clima caldo-umido e molto piovoso che ha dato vita alle meravigliose foreste del Borneo, casa di specie uniche al mondo.
Detto ciò, il periodo più secco (o meglio meno piovoso) è quello che va da Maggio a Settembre per quanto riguarda il Sarawak, mentre per il Sabah si consigliano i mesi che vanno da Gennaio ad Aprile.
In valigia portati prevalentemente abiti leggeri, ma non dimenticarti anche una maglia pesante specialmente se visiterai le zone montagnose.
Quali mezzi di trasporto utilizzare in Malesia?
Io sono un’amante dei viaggi su strada e la Malesia si presta a questo tipo di viaggio. La rete di autobus locale è sufficientemente sviluppata per permettere al viaggiatore di muoversi senza prendere aerei.
All’interno delle città ci si muove facilmente in taxi, mentre negli ultimi anni la controversa application Uber ha conquistato una buona fetta di mercato malese.
Per spostarsi dal Sabah al Sarawak e viceversa è consigliabile utilizzare uno dei tanti voli low cost per risparmiare tempo, e a volte anche denaro.
Visto per la Malesia, come funziona?
Non esiste cosa più facile del visto malese, arrivi all’aeroporto e ti verrà rilasciato un permesso turistico della durata di ben 90 giorni a costo zero.
Come ritirare denaro?
La moneta ufficiale della Malesia è il Ringgit. Ci sono banconote da tagli di 1, 2, 5, 10, 20, 50,100, al cambio attuale per un euro ottieni circa 4,73 Ringgit.
Ti assicuro che nella tua mente farai il cambio 5 Ringgit. per un euro.
Non c’è assolutamente bisogno di cambiare moneta prima di partire, gli ATM sono presenti pressoché ovunque, ottenendo un cambio migliore rispetto al cambio anticipato dall’Italia.
Ogni banca è diversa, in ogni caso ricorda di passare in filiale e attivare il prelievo per il periodo di soggiorno per non avere spiacevoli sorprese. Per sicurezza puoi portare alcuni euro con te in contanti, ma probabilmente non ne avrai bisogno.
Cosa portare in valigia?
Il borneo malese è caldo, molto caldo, tuttavia ti consiglio di portare almeno una maglia pesante anche se non andrai in montagna per contrastare l’onnipresente aria condizionata.
Immancabili sono le t-shirt, ne consumerai molte per via del sudore, ti consiglio quelle sportive che traspirano. Ovviamente ciabatte e costume da mare, e scarpe comode da trekking.
Potrai evitare di portare l’abito da sera, una vacanza di Borneo è soprattutto natura. Anche se le farmacie sono presenti ovunque, un kit di pronto soccorso di base con una crema contro le punture di insetti, antibiotici e anti infiammatori non è mai di troppo.
La Malesia è un paese sicuro per viaggiatori solitari, gruppi, famiglie?
Assolutamente sì, il popolo malese è tranquillo e accogliente, basta pensare a con quale facilità le principali religioni, islam, cristianesimo e buddismo, e le diverse etnie vivano in pace ed armonia sotto lo stesso paese uniti dalla stessa bandiera e lingua.
Non ti sentirai mai in pericolo, la Malesia è visitabile tranquillamente da famiglie e viaggiatrici e viaggiatori solitari.
Cosa vedere in Borneo malese
Quando viaggi in Borneo essenzialmente puoi dividere l’itinerario in due grandi tappe che guarda caso coincidono con i due stati, il Sarawak e il Sabah.
Partiamo dal primo.
Cosa vedere in Sarawak
Il punto di partenza ideale è sicuramente Kuching, città moderna e cosmopolita dove ti consiglio di passare almeno una notte per ammortizzare il fuso orario e la stanchezza del viaggio.
Una mia amica ha scritto un bellissimo post che ti consiglio di leggere.
Come descrive bene Simona, Kuching è il Borneo che non ti aspetti, una città dove l’arte domina la scena cittadina.
Da qui puoi partire per il Borneo selvaggio, quello che tutti i viaggiatori vogliono vedere.
Immancabile la visita del Bako National Park a nord.
Costituito nel 1957, prende il nome dal vicino villaggio di pescatori ed è il più antico parco nazionale di tutto il Sarawak.
Ampio ben 2730 ettari, il Bako ospita tutti i tipi di vegetazione caratteristica del Borneo come le mangrovie, il sistema paludare e la foresta pluviale.
Per arrivare al Bako NP devi prendere un autobus pubblico da Kuching che in meno di un’ora ti porta al porto dove prendere una piccola imbarcazione locale che in meno di 30 minuti ti porta al quartier generale dove troverai tutti i servizi di base come alloggio e ristorante.
Ti consiglio di passare almeno una notte nelle sistemazioni situate all’interno del parco per incrementare le possibilità di vedere la fauna. Gli avvistamenti infatti si concentrano all’alba, al tramonto e nel trekking notturno organizzato dalle guide del parco.
Il protagonista del Bako è sicuramente la scimmia proboscide, ma con la dovuta fortuna potrai avvistare anche il gatto selvatico, la scimmia Langur, lo scoiattolo volante e tante altri animali endemici del Borneo.
Nel parco sono presenti diversi tracciati a piedi ben segnalati di diversa lunghezza che possono essere percorsi in autonomia.
Per chi non vuole perdersi l’immancabile avvistamento degli oranghi, a sud di Kuching è possibile visitare la Semenggoh Nature Reserve, un’area protetta che ospita 28 orango facilmente avvistabili durante le ore di alimentazione da parte dei ranger del parco.
Raggiungibile in circa 40 minuti di autobus che parte alla mattina o nel primo pomeriggio dal centro di Kuching.
Gli oranghi del parco sono cosiddetti semi selvatici, cioè animali che vivono in libertà, ma che sono ancora in qualche modo dipendenti dall’uomo: sono individui che hanno vissuto in cattività per molti anni e che per qualche ragione non possono vivere completamente allo stato selvatico.
Nel caso specifico,il problema è la ridotta superficie della riserva che non è sufficiente ad alimentare tutti gli esemplari presenti.
A quasi 300 chilometri da Kuching troviamo il Batang Ai National Park, il parco del popolo Iban.
Tipiche dell’ambiente sono le Longhouse, case molto grandi che ospitano anche fino a 150 persone e guidate da un capo tribù.
Il Batang Ai è una delle migliori zone per avvistare oranghi completamente selvatici. Qui è presente anche il leopardo nebuloso del Borneo. Puoi raggiungere il parco con i servizi di un’agenzia o in maniera indipendente in auto.
Concludiamo questa veloce rassegna delle cose da vedere in Sarawak con la destinazione forse più famosa, il Gunung Mulu National Park.
Raggiungibile via areo da Kuching, il Gunung Mulu è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco grazie alle sue caratteristiche uniche al mondo.
Il parco è il più grande del Sarawak ed ospita incredibili caverne carsiche diventate celebri a seguito di una spedizione internazionale che nel 1975 descrisse le meraviglie naturali del parco.
Cosa vedere in Sabah
Iniziamo la visita della parte orientale del Borneo malese dalla città principale, Kota Kinabulu. La capitale dello stato è una moderna città abitata da circa 570.000 persone ed è la migliore destinazione per chi cerca la vita di città in questo angolo di mondo. Da non perdere una visita alla moschea.
Per i più avventurosi e allenati si parte alla scoperta del Monte Kinabulu, la vetta più alta di tutta l’isola del Borneo che fa cornice all’omonimo parco.
Per raggiungere la vetta è necessario intraprendere un trekking di due giorni rigorosamente accompagnati da una guida. La prima giornata è spesa per raggiungere il campo base a Laban Rata, a 3000 metri di altitudine.
Non è necessario partecipare alla scalata per visitare il parco, per chi è meno allenato o meno voglioso di avventura è possibile partecipare ad un trekking di alcune ore circondati da una foresta unica al mondo piena di specie endemiche.
Immancabile è la visita alla Danum Valley Conservation Area, 438 km quadrati di foresta unica al mondo che non a caso è scelta dai ricercatori di tutto il mondo per i loro studi sulla biodiversità.
Dominato dalla Dipterocarpacee, l’ambiente è tipico delle foreste tropicali che fanno da habitat ad una delle faune più varie dell’intero globo terrestre.
Con un po’ di fortuna, qui potrai avvistare oranghi, macachi, orsi della luna, elefanti pigmei, leopardi maculati e addirittura l’animale più raro di tutto il Borneo, il rinoceronte di Sumatra.
Molto famoso in Sabah è il Sepilok Rehabilitation Center, il più antico centro di riabilitazione degli oranghi, tuttavia un mio caro amico indonesiano che lavora nella conservazione mi ha avvertito di certe pratiche poco consone alla loro missione di proteggere gli oranghi.
In questo articolo trovi le sue ragioni.
Le mie fonti locali invece mi consigliano di supportare il Sun Bear Rehabilitation Center, situato proprio di fianco al Sepilok.
Il Sabah offre anche una destinazione speciale per gli amanti del mare e delle isole tropicali, sulla costa orientale infatti trovi diversi arcipelaghi come le Turtle Islands che offrono delle occasioni uniche per agli amanti del diving e dello snorkelling.
I due hub per raggiungerle sono le città di Semporna e Sandakan.
Attrazioni naturalistiche del Borneo
Questo lungo articolo è dedicato soprattutto alle attrazioni naturalistiche del Borneo perché sono loro le protagoniste del viaggio.
Certo, anche gli amanti della storia e della cultura potranno soddisfare i loro desideri, tuttavia è la natura a dominare un viaggio nel Borneo malese.
A differenza del Borneo indonesiano più selvaggio e meno strutturato per il turismo occidentale, la Malesia ha creato una rete di parchi facilmente usufruibili che aiutano anche il viaggiatore meno esperto a raggiungere angoli remoti del pianeta in tutta sicurezza.
La facilità di organizzare un viaggio è dovuta anche dall’ampia diffusione dell’inglese nella popolazione locale. Dai trekking alle immersioni, non verrai deluso dal viaggio.
Borneo malese: considerazioni finali
Nonostante alcune aree sono ancora salve, questa area del mondo sta soffrendo un vero e proprio attacco da parte della globalizzazione miope ed avida poco interessata alla salvaguardia dell’ambiente.
La sempre crescente domanda di olio di palma da parte del mondo intero ha già distrutto la maggior parte delle foreste primarie del paese.
Se i parchi nazionali fin qui descritti sono ormai salvi dall’avidità umana, vaste aree non protette rischiano di sparire velocemente.
Come comuni cittadini ansiosi di contribuire alla conservazione delle specie in via d’estinzione non ci resta altro che partire e visitare le aree protette e supportare il lavoro di noi ambientalisti che quotidianamente sacrifichiamo il nostro tempo per proteggere il pianeta.
Il nemico da combattere è potente, ma noi non ci arrenderemo mai.
Alessandro di Keep the Planet.
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Se vuoi diventare parte attiva del cambiamento, iscriviti alla Green Academy di Keep the Planet, l’unica scuola online in Italia dedicata interamente alla tua crescita personale e professionale nel settore della sostenibilità e conservazione ambientale.
Bellissimo articolo Ale 😉
grazie 🙂