Quali sono le principali aree marine protette in Italia

Quali sono le principali aree marine protette in Italia, perché sono importanti e perché dovremmo visitarle e amarle.

Ciao a tutti ragazzi , io sono Alessandro Nicoletti, biologo marino e fondatore dell’associazione ecologista Keep the Planet.

Questo è il secondo video/articolo dedicato alle aree marine protette e oggi parleremo delle principali riserve qui da noi in Italia.

Leggi l’articolo o guarda il video:

https://www.youtube.com/watch?v=asWe-IGREjo

Le aree marine protette in territorio italiano sono 27 oltre a 2 parchi sommersi che tutelano complessivamente circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa.

Oltre alle aree marine protette propriamente istituite secondo la legge italiana, esiste il Santuario Internazionale dei mammiferi marini, detto anche Santuario dei Cetacei che nasce dalla cooperazione con Francia e Principato di Monaco e tutela un ampia porzione di Mar Tirreno e Mar Ligure ritenuta un’area di particolare importanza per la conservazione dei cetacei.

Storia delle aree marine protette in Italia

La storia delle aree marine protette italiane inizia nel 1986 con l’istituzione del Parco Marino di Miramare che protegge la costa e le acque circostanti il promontorio di Miramare, nel Golgo di Trieste.

Nei 30 ettari protetti, per una fascia di 200 m dalla linea di costa, vige un regime di tutela integrale, circondata inoltre da una a protezione parziale, detta “Buffer”di 90 ettari che costituisce un’ulteriore cintura protetta di 400 metri di ampiezza, in cui vige il divieto di pesca professionale e di ancoraggio.

Ogni area è suddivisa, generalmente, in tre tipologie di zone con diversi gradi di tutela.

La zona A, la riserva integrale, la Zona B detta anche zona buffer, e la zona C che segna il confine più esterno del parco.

Dopo oltre 30 anni di esperienza diretta, la prima area marina protetta in Italia ci mostra come lo sviluppo sostenibile e l’utilizzo delle risorse del mare deve necessariamente passare per la tutela dei siti di maggiore interesse scientifico ed ecologico.

Se da una parte la prima area marina protetta in Italia ci insegna che la protezione di un tratto di mare dalle attività umane è possibile, dall’altra denota tutti i limiti della conservazione.

Il Parco Miramare infatti protegge solo una piccola parte del Golfo di Trieste, e recentemente è stata richiesta una revisione dei propri confini essendo l’estensione della riserva troppo limitata per il raggiungimento degli obiettivi generali del Piano di Azione di Madrid del 2008.

La strada da percorrere è la protezione dei luoghi di particolare interesse biologico ed ecologico, ma per avere un reale vantaggio dobbiamo aumentare le dimensioni delle aree marine protette.

Se il Parco di Miramare è la riserva marina italiana più antica, la più grande è l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.

Con i suoi 53.992 ettari, oltre a essere la più grande area marina protetta d’Europa, presenta la caratteristica di essere il primo punto di arrivo per numerosi organismi marini che arrivano dall’Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo dando a questa area una notevole importanza ecologica.

Qui infatti trovano rifugio importanti specie commerciali come ad esempio il tonno rosso.

L’importanza delle aree marine protette in Italia

quali sono le aree marine protette in italiaLe aree marine protette in Italia e non solo, sono di vitale importanza per molteplici motivi; motivi ecologici, motivi biologici, motivi sociali, economici e storici.

Le zone marine tutelate per legge hanno il ruolo fondamentale di conservare la biodiversità e offrire rifugio a tutte quelle specie che sono minacciate di estinzione dalla pesca eccessiva, l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

Proteggere gli habitat critici di particolare interesse ecologico preserva gli stock ittici, garantendo continuità nelle attività di pesca e quindi la sicurezza alimentare e sociale del futuro.

Le aree marine protette svolgono e svolgeranno un ruolo fondamentale per la conservazione dei mari, tuttavia, esistono delle criticità importanti che la politica tarda a risolvere.

Il problema dei nostri mari è che nonostante poco meno del 20% delle acque territoriali italiane siano in qualche modo protette, solo una piccolissima parte è riserva integrale dove le attività umane sono completamente interdette.

Dal punto di vista scientifico, per garantire il ruolo ecologico delle aree marine protette, le zone A, quelle a protezione totale, andrebbero aumentate in numero e in dimensioni.

Le zone di protezione integrale apportano infatti enormi benefici alla vita marina.

I benefici delle aree marine protette

Qui, dove la pesca sia sportiva che professionale è vietata, così come il transito di qualsiasi imbarcazione, le specie marine possono finalmente rigenerarsi con enormi benefici anche per le acque circostanti.

L’aumento dell’abbondanza e/o della biomassa di alcuni organismi e della diversità di specie all’interno dell’area protetta rappresenta uno dei benefici principali derivanti dall’istituzione delle AMP.

Il parametro che si studia dopo l’istituzione di un’area marina protetta è il cosiddetto “effetto riserva” cioè quell’insieme di cambiamenti nell’ambiente marino originati dalla riduzione degli impatti antropici che possono manifestarsi appunto come incremento della densità, della taglia e della biomassa delle specie marine.

A questo si aggiungono “l’effetto reclutamento” e “l’effetto spillover” che determinano un miglioramento delle zone esterne all’AMP che vedono un aumento in numero e taglia dei pesci anche in zone lontane dal sito protetto.

Lo studio dell’ “effetto riserva” rappresenta una delle ricerche più importanti per valutare il funzionamento e l’efficacia di un AMP: il monitoraggio ed il confronto delle condizioni ambientali tra i siti all’interno e all’esterno della riserva ci indica chiaramente se la conservazione funziona oppure no.

Queste ricerche sono importanti perché ci dicono se le zonazioni sono state fatte correttamente e se è il caso o meno di modificarle.

Le evidenze scientifiche sull’efficacia delle aree marine protette sono ormai riconosciute a livello internazionale, ora serve lungimiranza e determinazione per ampliare il numero e le dimensioni delle riserve per poi monitorarle e valutarne i benefici.

L’Italia ha quasi 8000 km di coste, isole, mari e fondali di una bellezza unica che offre lavoro e risorse a milioni di persone.

Se questo millennario equilibrio tra uomo e mare viene meno, le conseguenze saranno pesanti e imprevedibili.

La politica deve lavorare insieme ai cittadini coinvolti per l’aumento delle aree marine protette e noi comuni cittadini diventare parte attiva del cambiamento frequentando le riserve marine, chiedendone di nuove e sempre più grandi così da garantire la bellezza dei nostri mari per i tempi futuri.

Bene, per questo video è tutto, ti saluto lasciandoti qui di seguito tutte informazioni riguardante le aree marine protette in Italia, anno di istituzione ed estensione.

Parco Miramare

Anno istituzione: 1986
Estensione : 30 ettari
Costa interessata: 1.104 metri

Torre del Cerrano

Anno istituzione: 2009
Estensione : 3.430 ettari
Costa interessata: 7.103 metri

Isole Tremiti

Anno istituzione: 1989
Estensione: 1.466 ettari
Costa interessata: 20.410 metri

Torre Guaceto

Anno istituzione: 1991
Estensione : 2.227 ettari
Costa interessata: 8.405 metri

Porto Cesareo

Anno istituzione: 1997
Estensione: 16.654 ettari
Costa interessata: 32.707 metri

Capo Rizzuto

Anno istituzione: 1991
Estensione : 14.721 ettari
Costa interessata: 42.150 metri

Isole ciclopi

Anno istituzione: 1989
Estensione: 628 ettari
Costa interessata: 6.236 metri

Plemmirio

Anno istituzione: 2004
Estensione : 2.429 ettari
Costa interessata: 14.348 metri

Isole Pelagie

Anno istituzione: 2002
Estensione : 4.136 ettari
Costa interessata: 46.279 metri

ISOLE EGADI

Anno istituzione: 1991
Estensione: 53.992 ettari
Costa interessata: 73.992 metri

Isola Capo Gallo

Anno istituzione: 2002
Estensione : 2.173 ettari
Costa interessata: 16.124 metri

Ustica

Anno istituzione: 1986
Estensione : 15.951 ettari
Costa interessata: 14.452 metri

Capo Carbonara

Anno istituzione: 1998
Estensione: 14.360 ettari
Costa interessata: 34.209 metri

PENISOLA DEL SINIS – ISOLA DI MAL DI VENTRE

Istituita anno 1997
Estensione : 26.703 ettari
Costa interessata: 30.080 metri

Capo Caccia – Isola Piana

Anno istituzione: 2002
Estensione : 2.631 ettari
Costa interessata: 36.144 metri

Isola dell’Asinara

Anno istituzione: 2002
Estensione : 10.732 ettari
Costa interessata: 79.635 metri

Tavolara

Anno istituzione: 1997
Estensione : 15.357 ettari
Costa interessata: 76.094 metri

COSTA DEGLI INFRESCHI E DELLA MASSETA

Anno istituzione: 2009
Estensione : 2.332 ettari
Costa interessata: 13.808 metri

SANTA MARIA DI CASTELLABATE

Anno istituzione: 2009

Estensione : 7.095 ettari

Costa interessata: 19.257 metri

Punta campanella

Anno istituzione: 1997

Estensione: 1.539 ettari

Costa interessata: 31.433 metri

REGNO DI NETTUNO

Anno istituzione: 2007

Estensione : 11.256 ettari

Costa interessata: 52.386 metri

Isola di Ventotene

Anno istituzione: 1997

Estensione : 2.799 ettari

Costa interessata: 9.836 metri

SECCHE DI TOR PATERNO

Anno istituzione: 2000

Estensione : 1.387 ettari

Costa interessata: 0 metri

SECCHE DELLA MELORIA

Anno istituzione: 2009

Estensione: 9.372 ettari

Costa interessata: 208 metri

Cinque terre

Istituita anno 1997 Estensione: 4.554 ettari

Costa interessata: 19.300 metri

Portofino

Anno istituzione: 1998

Estensione : 346 ettari

Costa interessata: 13.893 metri

Bergeggi

Anno istituzione: 2007

Estensione : 203 ettari

Costa interessata: 1.923 metri

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