Dopo il video sui 10 viaggi naturalistici in Europa per l’avvistamento delle specie selvatiche, non poteva mancare quello dedicato alla nostra Italia.
Ciao a tutti ragazzi, io sono Alessandro Nicoletti, biologo marino e fondatore di Keep the Planet e oggi parliamo dei 10 migliori viaggi naturalistici in Italia.
Puoi guardare il video o leggere l’articolo:
https://youtu.be/GmTF-fHFviA
Premessa, la classifica non ha nessuna reale valenza, stiamo vedendo delle zone meravigliose del nostro paese e non esistono parametri per dire che una è più bella dell’altra, tutte le aree che vedremo hanno caratteristiche che le rendono uniche e meritevoli di una visita.
Stesso discorso per tutte le aree non inserite, in Italia abbiamo così tanti luoghi che è ovviamente impossibile riportarli tutti.
I 10 migliori viaggi naturalistici in Italia
Detto ciò, alla 10 posizione dei migliori viaggi naturalistici in Italia troviamo i Monti Sibillini.
A cavallo tra Marche e Umbria, troviamo i Monti Sibillini, il quarto massiccio montuoso per altezza dell’Appennino continentale.
Il monte Vettore, con 2476 metri è la cima più alta, ma è il Monte Sibilla a dare il nome al complesso montuoso.
Istituito nel 1993 qui sorge il Parco Nazionale dei Monti Sibillini che offre rifugio ad una grande quantità di specie vegetali ed animali.
Tra tutti, l’animale simbolo che con un pizzico di fortuna non è impossibile vedere è il camoscio d’Abruzzo o appenninico.
Reintrodotto a partire dal 2008 grazie ad una serie di progetti europei di conservazione, oggi all’interno del parco troviamo una popolazione di circa 200 esemplari in crescita.
Rimaniamo in Italia centrale per la 9 posizione, un luogo che spero di visitare presto.
Anch’esso istituito nel 1993, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è un parco nazionale situato nell’Appennino tosco-romagnolo, lungo il confine delle regioni Emilia-Romagna e Toscana, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze.
Notizia recente il parco è entrato nella prestigiosa Green list dell’IUCN, massima certificazione nella qualità delle aree protette.
Un risultato straordinario se pensiamo che sono solo 59 le aree nel mondo ad aver ottenuto tale certificazione.
Per gli amanti del trekking, qui si può effettuare il Sentiero delle Foreste Sacre, un percorso variabile tra gli 80 e i 90 chilometri che si addentra nel cuore del parco nazionale.
Con un pizzico di fortuna, durante il percorso potrai avvistare la grande fauna del parco rappresentata da daini, cervi, caprioli, e dal re dell’Appennino il Lupo, il predatore più grande presente nel parco.
8 Posizione dei migliori viaggi naturalistici in Italia, troviamo il Parco nazionale dello Stelvio.
130000 ettari di paesaggio alpino messo sotto tutela nel lontano 1935, data che lo rende il 4 parco italiano più antico.
Situato nel cuore delle Alpi Centrali, lo Stelvio è un tipico parco montano d’alta quota: per circa tre quarti il suo territorio è al di sopra dei 2000 metri, raggiungendo un massimo di 3.905 m sulla cima dell’Ortles.
Grazie alle elevate quote, il parco è caratterizzato da un susseguirsi di cime impervie e di vastissime superfici glaciali.
Al suo interno trova rifugio una grande varietà di specie vegetali ed animali, tra le specie più caratteristiche ricordiamo cervi, camosci, caprioli, stambecchi, marmotte, volpi,lupi, linci e orsi.
Basta montagne, sono o non sono un biologo marino.
Alle 7 posizione dei 10 imperdibili viaggi naturalistici non potevamo non inserire la Sardegna e la sua Area Marina protetta di Tavolara.
Istituita nel 1997 con decreto del Ministero dell’ambiente, l’Area Marina Protetta di Tavolara tutela quindicimila ettari di mare e circa quaranta Km di territorio costiero, ma è il sistema insulare, che costituisce il cuore della biodiversità di quest’area, a imprimere un fascino particolare.
Gli ambienti sommersi sono caratterizzati da vaste estensioni di prateria a Posidonia oceanica, fanerogama marina che origina gli ecosistemi più produttivi del Mediterraneo, e varie forme di coralligeno mediterraneo, che si sviluppa a differenti profondità, costruendo scenari di grande bellezza, molto ricercati dal turismo subacqueo.
Qui troviamo anche l’ormai sempre più raro corallo rosso, simbolo del Mar Mediterraneo.
Alla 6 posizione dei migliori viaggi naturalistici in Italia troviamo il Parco Nazionale del Pollino.
Il favoloso Parco del Pollino, grazie alle sue preziose ricchezze e bellezze che gelosamente custodisce è anche l’area protetta più estesa d’Italia.
Ed a dire il vero anche una delle meno conosciute.
Situato a cavallo tra Calabria e Basilicata, il parco protegge un’area particolarmente interessante dal punto di vista geologico. Importante rifugio inoltre dal punto di vista della conservazione di rapaci come il capovaccaio, l’aquila reale e tante altre specie.
Alla 5 posizione ho deciso di inserire uno degli arcipelaghi più importanti in Italia che fa da rappresentante a tutte e 800 le isole presenti nei nostri mari.
Le Isole Eolie sono un importante destinazione ecoturistica composto da 7 isole di origine vulcanica e diversi isolotti che tutti insieme vanno a comporre uno dei paesaggi più suggestivi del nostro paese. Qui, nelle acque circostanti l’arcipelago trovano rifugio delfini, tartarughe marine e tantissime altre specie marine.
Un ecosistema marino e terrestre che merita un video, forse durante l’estate ne faremo uno.
Alla 4 posizione dei migliori viaggi naturalistici in Italia ho voluto inserire uno dei paesaggi simbolo del nostro paese.
Le dolomiti sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane caratterizzate dalla dolomia, una roccia sedimentaria carbonatica formata da carbonato di calcio e magnesio.
Dichiarate patrimonio dell’Umanità dal 2009, le dolomiti sono senza dubbio una meta imperdibile per chi desidera ammirare uno dei gioielli naturalistici del nostro paese.
Rimaniamo ad alta quota, per la terza posizione. Rro indeciso di inserire questa zona alla prima posizione, ma poi ho cambiato idea e il motivo ve lo spiegherò alla fine del video.
Nel gradino più basso del podio troviamo il parco nazionale più antico d’Italia, il Gran Paradiso e l’animale simbolo di tutto l’arco alpino italiano, lo stambecco.
Istituito nell’ormai lontano 1922, La storia del Parco nazionale del Gran Paradiso è strettamente legata alla salvaguardia del suo animale simbolo: lo stambecco. Questo ungulato, un tempo largamente diffuso a quote elevate, oltre il limite del bosco, su tutto l’arco alpino fu oggetto di una caccia indiscriminata durata secoli.
Ed è qui che la storia della conservazione dello stambecco si lega con i privilegi del passato. Il 21 settembre 1821 il re di Sardegna Carlo Felice emanò le Regie patenti con le quali ordinava: «Rimane fin d’ora proibita in qualsivoglia parte de’ regni domini la caccia degli stambecchi».
Il motivo reale non era il fine conservazionistico, temi che all’epoca non erano nemmeno conosciuti, ma per motivi personali: data la rarità dell’animale, il re lo voleva tutto per se.
Facendo un piccolo passo in avanti nel tempo, nel 1850 re Vittorio Emanuele II durante una battuta di caccia uccise uno stambecco. Incuriosito dall’animale, dopo 6 anni diede vita alla riserva reale di caccia del Gran Paradiso.
Nel corso degli anni, i vari re italiani rispettarono la tradizione di famiglia continuando con le reali battute di caccia. Fu Vittorio Emanuele III, a cambiare la storia del luogo quando decise di cedere il parco allo stato italiano che nel 1922, lo trasformò nel primo parco nazionale italiano.
La storia è particolarmente interessante, credo che in futuro ci dedicheremo un video specifico.
2 posizione riservata ad una delle zone più importanti d’Italia ai fini della conservazione marina dell’intero mar mediterraneo.
Il santuario dei cetacei è un’area compresa tra Francia, Italia e principato di Monaco che ha la fortuna di essere una tra le zone marine ad alta biodiversità.
Qui trovano rifugio tutti i cetacei presenti nel mar mediterraneo, dalla balenottera comune al capodoglio, ai delfini, gli amanti della vita marina troveranno qui un vero paradiso naturale.
Eccoci finalmente arrivati alla prima posizione, chi vincerà questa classifica.
Inizialmente avevo deciso di inserire il Gran Paradiso come premio alla sua storia e al fatto di essere il parco più antico d’Italia, ma poi ho pensato, non posso togliere il primo posto al Parco nazionale d’Abruzzo che ospita non solo l’animale simbolo dell’Italia, ma anche il logo di Keep the Planet.
Simbolo del Parco d’Abruzzo, l’orso bruno marsicano è una sottospecie differenziata geneticamente dagli orsi delle Alpi, rappresentando quindi un endemismo esclusivo dell’Italia centrale.
Grazie ai monitoraggi genetici si stima una popolazione di circa 50 esemplari nel territorio del Parco e zone limitrofe.